PD: Pupulin, sì contrattisti in uffici immigrazione Questure
(ACON) Trieste, 2 nov - COM/DT - Non si devono lasciar scadere
i contratti dei lavoratori a tempo determinato occupati
nell'ufficio immigrazione delle Questure.
Lo chiede il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin, a
giudizio del quale "lo si deve fare per due motivi, e qui
concordo con le organizzazioni confederali della Funzione
pubblica e con i rappresentanti dei sindacati di polizia: prima
di tutto perché stanno svolgendo un lavoro indispensabile per chi
abbia veramente a cuore la sicurezza, la regolarità dei soggiorni
degli immigrati, la loro integrazione. E poi perché sono
impegnati in un'attività d'ufficio che permette alla polizia il
controllo del territorio. In più, si tratta di persone che hanno
ottenuto il contratto di lavoro attraverso un regolare concorso.
"Pertanto - aggiunge Pupulin - risulta di totale mancanza di buon
senso e fuori da ogni logica una decisione che torni alla
situazione precedente, che vedeva lunghe code fuori degli uffici
della Questura e personale della polizia alle prese con la
burocrazia. Non vorrei che una tale scelta puntasse a una nuova
selezione non oggettiva del personale, non solo precario. O a un
abbandono dell'attività di regolarizzazione, funzionale alla
scelta brutale di rispedire nei Paesi di origine anche quei
lavoratori immigrati che, avendo perso il lavoro a causa della
crisi, rischiano di perdere pure il diritto alla continuazione
della loro permanenza, magari già da tanti anni, nel nostro
Paese.
"Bisogna abbandonare la propaganda legata al sostegno delle
inutili e costose ronde dei volontari pagate coi soldi pubblici,
ronde di cui nessuno si accorge e di cui finalmente si incomincia
a non sentirne la necessità, neppure nel centrodestra. Si
risparmi piuttosto - annota il consigliere - sull'intervento dei
militari nella vigilanza, sotto il coordinamento di polizia e
carabinieri, nei Comuni maggiori della provincia. In tempi di
ristrettezza si devono scegliere le cose che maggiormente
servono, non le operazioni che a volte risultano, non certo per
scelta dei militari, di pura e semplice immagine.
"La stessa Amministrazione regionale potrebbe intervenire
stornando le risorse che oggi vanno sprecate in improprie forme
di sostegno alla sicurezza verso progetti che prevedano
l'utilizzo di personale per funzioni utili e indispensabili nelle
questure e nei tribunali. Una scelta - conclude Pupulin - che non
potrebbe che essere condivisa da chi vuole lavorare
effettivamente per la sicurezza e l'integrazione dei nuovi
italiani".