Pdl: Cargnelutti, un forte impegno per rilanciare l'edilizia
(ACON) Trieste, 6 nov - COM/AB - "La crisi dell'edilizia in
Friuli Venezia Giulia è preoccupante. A dircelo sono i dati e le
categorie: opere pubbliche ferme e appalti in difficoltà".
A metterlo in evidenza è il consigliere regionale del Pdl Paride
Cargnelutti, che in un incontro a Trieste con il presidente della
IV Commissione consiliare Alessandro Colautti e il capogruppo del
Pdl in Consiglio regionale Daniele Galasso, ha affrontato
l'emergenza ipotizzando soluzioni condivise, come quella di una
forte iniziativa in capo alla Regione in modo tale da
accompagnare gli enti locali nell'applicazione delle leggi
emanate e superare così gli ostacoli che impediscono l'attuazione
dei dettati normativi.
"Gli strumenti per far ripartire l'economia dell'edilizia sono
stati messi in campo dalla Regione: dalla legge anticrisi al
nuovo Codice dell'edilizia al piano-casa, passando per la
predisposizione di gare d'appalto più snelle e veloci (si
chiamano un numero limitato di imprese del territorio) fino a un
importo di 500 mila euro e poi 1 milione (su questa cifra il
Governo ci ha stoppato ma ricorreremo), e grazie
all'alleggerimento burocratico per il conferimento di incarichi
professionali fino a 50 mila euro".
Nonostante questo quadro che dovrebbe venire incontro alle nuove
esigenze del mercato, Cargnelutti sottolinea che "assistiamo
sempre più frequentemente a gare esasperate, con il 60 per cento
di ribasso per le progettazioni, e registriamo lavori pubblici
con ribassi sproporzionati. Il che significa che molte
innovazioni legislative da noi approntate non vengono rispettate.
La conseguenza è che il settore si è arenato".
Nell'incontro fra Cargnelutti, Colautti e Galasso si è avanzata
l'ipotesi dell'Osservatorio regionale che fornisca l'assistenza
tecnica e giuridica agli enti locali affinché siano accompagnati,
passo dopo passo, nel rispetto delle norme più snelle approvate
dalla Regione. Al momento - rende noto Cargnelutti - abbiamo allo
studio un piano per sciogliere questi nodi, in modo che i tecnici
comunali, guidato e supervisionati dalla Regione, non abbiano
timori di applicare le gare ristrette per paura di dover
rispondere personalmente in caso di ricorsi. Ed è proprio per
scongiurare questo scenario che molto spesso gli addetti preposti
nei Comuni preferiscono seguire il vecchio sistema, vanificando
le innovazioni introdotte dal governo regionale.
"La Regione si farà carico di questo nuovo ruolo, anche per
evitare che si disperda il patrimonio professionale proprio del
tessuto delle piccole-medie imprese. Fermo restando il massimo
rispetto del denaro pubblico, il nostro obiettivo principale non
è di prendere per il collo le categorie, bensì di far funzionare
il sistema, cercando che i nostri conterranei lavorino. Compito
della Regione - asserisce il consigliere del Pdl - è garantire
l'equilibrio fra costo e prodotto. Un'impresa che pratica sconti
innaturali non può lavorare bene e rischia di ricorrere al lavoro
nero o comunque di risparmiare sull'opera e sulla sicurezza; un
professionista che pratica sconti ben al di sotto di qualsiasi
minimo non può elaborare un buon progetto".