Pdl: Cargenlutti, creare un Osservatorio per l'edilizia
(ACON) TRIESTE, 8 nov, COM/MPB - La crisi dell'edilizia in Friuli
Venezia Giulia è preoccupante. A dirlo sono i dati e le
categorie: opere pubbliche ferme e appalti in difficoltà.
L'analisi è emersa nell'incontro a Trieste tra i consiglieri
regionale del Pdl Paride Cargnelutti, Alessandro Colautti,
presidente della IV Commissione consiliare, e Daniele Galasso,
capogruppo in Consiglio regionale, che hanno affrontato
l'emergenza, ipotizzando soluzioni condivise, come quella di una
forte governance in capo alla Regione per accompagnare gli enti
locali nell'applicazione delle leggi emanate dal Fvg e superare
così gli ostacoli che impediscono l'attuazione dei dettati
normativi.
La Regione - ricorda Cargnelutti in una nota - ha messo in campo
gli strumenti per far ripartire l'economia nell'edilizia, dalla
legge anticrisi al nuovo Codice dell'edilizia, al piano-casa, con
gare d'appalto più snelle e veloci e alleggerimento burocratico
per il conferimento d'incarichi professionali fino a 50 mila
euro.
Nonostante questo quadro che dovrebbe venire incontro alle nuove
esigenze del mercato, assistiamo sempre più frequentemente a gare
esasperate, con il 60 per cento di ribasso per le progettazioni,
e registriamo lavori pubblici con ribassi sproporzionati. Il che
significa che molte innovazioni legislative da noi approntate non
vengono rispettate. La conseguenza è che il settore si è arenato
- sostiene il consigliere, che fa sapere che nell'incontro con
Colautti e Galasso si è avanzata l'ipotesi di un Osservatorio
regionale che fornisca l'assistenza tecnica e giuridica agli enti
locali affinché siano accompagnati, passo dopo passo, nel
rispetto delle norme più snelle approvate dalla Regione.
Al momento - spiega Cargnelutti - stiamo studiando un piano per
sciogliere questi nodi, affinché i tecnici comunali, con la guida
e la supervisione della Regione, non abbiano timori di applicare
le gare ristrette per paura di dover rispondere personalmente in
caso di ricorsi. E' proprio per evitare questo rischio che molto
spesso - sottolinea il consigliere - gli addetti preposti nei
Comuni preferiscono seguire il vecchio modus operandi ,
vanificando le innovazioni introdotte dal governo regionale.
La Regione - insiste il consigliere - si farà carico di questo
nuovo ruolo, anche per evitare la dispersione del patrimonio di
saperi professionali proprio del tessuto delle piccole-medie
imprese.
Fermo restando il massimo rispetto del denaro pubblico, il nostro
obiettivo principale è quello di far funzionare il sistema
garantendo l'equilibrio fra costo e prodotto - afferma in
chiusura Cargnelutti sottolineando che un'impresa che pratica
'sconti' innaturali non può lavorare bene e rischia di ricorrere
al lavoro nero o comunque di risparmiare sull'opera e sulla
sicurezza: un professionista che pratica sconti ben al di sotto
di qualsiasi 'minimo' non può elaborare un buon progetto, è la
sottolineatura conclusiva del consigliere.
MPB