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IV Comm: sì a modifiche regolamento edilizia convenzionata

09.11.2010
13:31
(ACON) Trieste, 9 nov - ET - La delibera al vaglio della IV Commissione, presieduta da Alessandro Colautti (Pdl) e presente l'assessore competente Riccardo Riccardi, modifica il regolamento sulle agevolazioni per l'edilizia convenzionata. Al termine di un lungo dibattito è stata accolta con parere favorevole a maggioranza. Sì di Pdl e LN, astenuti PD, SA e Cittadini.

Le modifiche intervengono adeguando le previsioni a norme di legge regionali, aderendo al Piano casa nazionale e fissando i contributi da attribuire alle ATER sulla base delle diverse necessità espresse dalle stesse.

Entrando nello specifico, la Giunta ha modificato le previsioni sul contributo per gli interventi di recupero di abitazioni da affittare, attuati dalle cooperative edilizie e loro consorzi, o dalle imprese. Questo sarà pari al 35% della spesa ritenuta ammissibile sulla base del costo dell'immobile e non potrà superare l'importo di 35mila euro per alloggio. Nella precedente versione del regolamento, la percentuale era pari al 25% e l'ammontare massimo di 25mila euro.

Per le ATER il contributo passa dall'attuale 35% al 45%, con importi massimi per alloggio che variano per le 4 province: 52mila e 500 euro nella provincia di Udine, 55mila nelle province di Gorizia e Pordenone e 60mila nella provincia di Trieste. Elevato anche il contributo per gli interventi di costruzione o di recupero di abitazioni da cedere o da assegnare in proprietà. Questo ammonta al 30% del prezzo di vendita dell'immobile e non può superare l'importo di 25 mila e 550 euro per alloggio. Nella versione precedente alla modifica, la percentuale era del 20% e l'importo massimo di 20mila euro.

Le iniziative di ristrutturazione di centri storici, di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, di ristrutturazione di borghi e edifici rurali tradizionali, di ripopolamento delle zone rurali e montane, di interventi straordinari per l'adeguamento a standard tecnologici, di servizi e di sicurezza e per porzioni del territorio regionale caratterizzate da particolari situazioni di disagio, possono ottenere contributi pari, rispettivamente, al 40%, al 50% e al 35% della spesa ammissibile. I massimali, in questi casi, sarebbero pari a 37mila e 500 euro per gli interventi di cooperative edilizie e loro consorzi, o di imprese, per alloggi da dare in locazione; a 55mila euro per gli interventi delle ATER nella provincia di Udine, 57mila e 500 euro nelle province di Gorizia e Pordenone, di 62mila e 500 per gli interventi nella provincia di Trieste, sempre per alloggi da dare in affitto. Portato a 30mila e 550 euro il contributo per costruzione o recupero di abitazioni da cedere o da assegnare in proprietà.

Tra i requisiti dei destinatari si cancella, in linea con il già varato regolamento per le locazioni, la previsione finora contenuta nel regolamento che stabiliva che l'alloggio era ritenuto adeguato se aveva tanti vani quanti i membri della famiglia che vi abitava più uno: ad esempio cinque stanze, esclusi cucina e bagno, per una famiglia di quattro persone. Questo presupposto, cioè il vano in più oltre al numero delle persone che compongono il nucleo familiare, è stato cancellato. In linea generale è previsto che chi ha un alloggio ritenuto adeguato non può godere delle agevolazioni collegate con le previsioni sull'edilizia convenzionata.

Il nuovo regolamento modifica anche i requisiti dei destinatari, stabilendo che per gli interventi di edilizia convenzionata i soci assegnatari di cooperative edilizie, gli acquirenti e i locatari dalle imprese e dalle ATER che hanno già beneficiato di contributi di edilizia residenziale, possano richiederne nuovi dopo cinque anni dalla precedente assegnazione. Posti anche i limiti delle richieste per gli interventi concedibili alle cooperative e imprese, per anno solare e per provincia.

E ancora. Ai fini del rispetto degli obblighi dei beneficiari non viene rilevato il trasferimento di residenza di uno dei coniugi beneficiari, se il ricorso per la separazione è stato presentato entro un anno dal trasferimento di residenza. Ampliata la lista della documentazione da presentare per il trasferimento del beneficio in caso di divorzio, separazione legale, o di scioglimento della convivenza, adeguamento questo al diritto di famiglia.

Si aggiungono, tra gli interventi di recupero di immobili o vani e ammissibili alle agevolazioni, anche l'ampliamento, oltre alle già presenti ristrutturazioni edilizie, urbanistiche, il restauro e il risanamento conservativo. Infine si modifica lo schema tipo di convenzione di edilizia convenzionata adeguandolo alle nuove previsioni di legge.

L'assessore Riccardi si è detto disponibile a portare al vaglio della Giunta le ulteriori proposte di modifica del regolamento provenienti sia dai banchi del PD, che del Pdl. Si tratta soprattutto di individuare un nuovo metodo di gradazione dei contributi alle ATER, tenendo conto dei maggiori costi in alcune parti della regione (ad esempio nelle zone delle ATER di Trieste e Tolmezzo), ma senza creare eccessive diversificazioni.

(immagini tv)