IV Comm: sì a modifiche regolamento edilizia convenzionata
(ACON) Trieste, 9 nov - ET - La delibera al vaglio della IV
Commissione, presieduta da Alessandro Colautti (Pdl) e presente
l'assessore competente Riccardo Riccardi, modifica il regolamento
sulle agevolazioni per l'edilizia convenzionata. Al termine di un
lungo dibattito è stata accolta con parere favorevole a
maggioranza. Sì di Pdl e LN, astenuti PD, SA e Cittadini.
Le modifiche intervengono adeguando le previsioni a norme di
legge regionali, aderendo al Piano casa nazionale e fissando i
contributi da attribuire alle ATER sulla base delle diverse
necessità espresse dalle stesse.
Entrando nello specifico, la Giunta ha modificato le previsioni
sul contributo per gli interventi di recupero di abitazioni da
affittare, attuati dalle cooperative edilizie e loro consorzi, o
dalle imprese. Questo sarà pari al 35% della spesa ritenuta
ammissibile sulla base del costo dell'immobile e non potrà
superare l'importo di 35mila euro per alloggio. Nella precedente
versione del regolamento, la percentuale era pari al 25% e
l'ammontare massimo di 25mila euro.
Per le ATER il contributo passa dall'attuale 35% al 45%, con
importi massimi per alloggio che variano per le 4 province:
52mila e 500 euro nella provincia di Udine, 55mila nelle province
di Gorizia e Pordenone e 60mila nella provincia di Trieste.
Elevato anche il contributo per gli interventi di costruzione o
di recupero di abitazioni da cedere o da assegnare in proprietà.
Questo ammonta al 30% del prezzo di vendita dell'immobile e non
può superare l'importo di 25 mila e 550 euro per alloggio. Nella
versione precedente alla modifica, la percentuale era del 20% e
l'importo massimo di 20mila euro.
Le iniziative di ristrutturazione di centri storici, di recupero
e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, di
ristrutturazione di borghi e edifici rurali tradizionali, di
ripopolamento delle zone rurali e montane, di interventi
straordinari per l'adeguamento a standard tecnologici, di servizi
e di sicurezza e per porzioni del territorio regionale
caratterizzate da particolari situazioni di disagio, possono
ottenere contributi pari, rispettivamente, al 40%, al 50% e al
35% della spesa ammissibile. I massimali, in questi casi,
sarebbero pari a 37mila e 500 euro per gli interventi di
cooperative edilizie e loro consorzi, o di imprese, per alloggi
da dare in locazione; a 55mila euro per gli interventi delle ATER
nella provincia di Udine, 57mila e 500 euro nelle province di
Gorizia e Pordenone, di 62mila e 500 per gli interventi nella
provincia di Trieste, sempre per alloggi da dare in affitto.
Portato a 30mila e 550 euro il contributo per costruzione o
recupero di abitazioni da cedere o da assegnare in proprietà.
Tra i requisiti dei destinatari si cancella, in linea con il già
varato regolamento per le locazioni, la previsione finora
contenuta nel regolamento che stabiliva che l'alloggio era
ritenuto adeguato se aveva tanti vani quanti i membri della
famiglia che vi abitava più uno: ad esempio cinque stanze,
esclusi cucina e bagno, per una famiglia di quattro persone.
Questo presupposto, cioè il vano in più oltre al numero delle
persone che compongono il nucleo familiare, è stato cancellato.
In linea generale è previsto che chi ha un alloggio ritenuto
adeguato non può godere delle agevolazioni collegate con le
previsioni sull'edilizia convenzionata.
Il nuovo regolamento modifica anche i requisiti dei destinatari,
stabilendo che per gli interventi di edilizia convenzionata i
soci assegnatari di cooperative edilizie, gli acquirenti e i
locatari dalle imprese e dalle ATER che hanno già beneficiato di
contributi di edilizia residenziale, possano richiederne nuovi
dopo cinque anni dalla precedente assegnazione. Posti anche i
limiti delle richieste per gli interventi concedibili alle
cooperative e imprese, per anno solare e per provincia.
E ancora. Ai fini del rispetto degli obblighi dei beneficiari non
viene rilevato il trasferimento di residenza di uno dei coniugi
beneficiari, se il ricorso per la separazione è stato presentato
entro un anno dal trasferimento di residenza. Ampliata la lista
della documentazione da presentare per il trasferimento del
beneficio in caso di divorzio, separazione legale, o di
scioglimento della convivenza, adeguamento questo al diritto di
famiglia.
Si aggiungono, tra gli interventi di recupero di immobili o vani
e ammissibili alle agevolazioni, anche l'ampliamento, oltre alle
già presenti ristrutturazioni edilizie, urbanistiche, il restauro
e il risanamento conservativo. Infine si modifica lo schema tipo
di convenzione di edilizia convenzionata adeguandolo alle nuove
previsioni di legge.
L'assessore Riccardi si è detto disponibile a portare al vaglio
della Giunta le ulteriori proposte di modifica del regolamento
provenienti sia dai banchi del PD, che del Pdl. Si tratta
soprattutto di individuare un nuovo metodo di gradazione dei
contributi alle ATER, tenendo conto dei maggiori costi in alcune
parti della regione (ad esempio nelle zone delle ATER di Trieste
e Tolmezzo), ma senza creare eccessive diversificazioni.
(immagini tv)