V Comm: pdl elezioni provinciali e comunali, illustrazione
(ACON) Trieste, 09 nov - RC - Partenza in salita, per
l'illustrazione in V Commissione, presieduta da Roberto Marin
(Pdl), della proposta di legge dei rappresentanti del Pdl Paolo
Ciani, Daniele Galasso, Franco Baritussio e lo stesso Marin sulla
revisione sia dell'ordinamento degli enti locali sia del settore
elettorale, finalizzata al contenimento della spesa pubblica.
In apertura dei lavori, la critica dell'opposizione è stata
rivolta all'assenza della Giunta regionale di fronte a un
argomento così delicato, ma la maggiore discussione è andata alla
stessa opportunità di trattare singolarmente la proposta quando
sul tavolo della Commissione ci sono già altri provvedimenti che
riguardano l'argomento. Primo ad avanzare concretamente la
proposta di creare un Comitato ristretto è stato Antonio Pedicini
(Pdl), idea che però non ha trovato il consenso necessario, in
special modo nell'UDC data la contrarietà di Edoardo Sasco.
Dopo una lunga pausa durante la quale la maggioranza si è
consultata sull'avanzamento dei lavori, il presidente Marin ha
dato la parola a Ciani per l'illustrazione della norma. Dal
consigliere, che ne ha sottolineato l'urgenza data dalle elezioni
amministrative della prossima primavera per le Province di
Gorizia e Trieste, si è così appreso che l'articolo 1 riduce il
numero dei consiglieri provinciali (sono ridotti a 19 nelle
province sino a 300.000 abitanti e a 24 nelle altre).
Il 2 ridefinisce i collegi elettorali provinciali ai fini dei
rinnovi dei Consigli medesimi che avranno luogo dal 2011.
Il 3 determina il numero massimo di assessori per ciascuna
Provincia pari a un quarto dei Consiglieri, arrotondando
all'unità superiore e computando nel calcolo il presidente
provinciale. Il 4 va di pari passo per assessori e consiglieri
comunali.
Con l'articolo 5, per le elezioni provinciali si modifica il
premio di maggioranza prevedendo, sia al primo che al secondo
turno di votazione, anziché l'assegnazione del 60% dei seggi
quella dei due terzi, con arrotondamento all'unità superiore, al
gruppo o ai gruppi collegati alla carica di presidente della
Provincia, sempre che nessun altro gruppo o altri gruppi
collegati abbiano superato nel primo turno il 50% dei voti
validi. La stessa previsione è contenuta nell'articolo seguente,
per l'attribuzione dei seggi per l'elezione del Consiglio
comunale dove la popolazione è inferiore ai 15.000 abitanti.
L'articolo 7 elimina, alla scadenza del relativo incarico, la
figura del direttore generale sia nei Comuni con popolazione fino
a 100.000 abitanti sia nelle Province.
All'articolo 8, infine, troviamo la soppressione della figura del
Difensore civico comunale, lasciando la possibilità di
attribuirne le funzioni alla Provincia nel cui territorio rientra
il Comune, mediante apposita convenzione.
Il presidente Marin ha dichiarato conclusi i lavori, non prima,
però, di essersi impegnato a verificare, a livello di accordo di
maggioranza, tre previsioni della proposta di legge in esame:
l'assegnazione dei due terzi dei seggi ai candidati presidenti;
la riduzione del 20% del numero dei consiglieri provinciali;
l'abrogazione dei direttori generali nei Comuni, da poter
svincolare al numero degli abitanti.
(immagini tv)
RC