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V Comm: pdl elezioni provinciali e comunali, illustrazione

09.11.2010
14:20
(ACON) Trieste, 09 nov - RC - Partenza in salita, per l'illustrazione in V Commissione, presieduta da Roberto Marin (Pdl), della proposta di legge dei rappresentanti del Pdl Paolo Ciani, Daniele Galasso, Franco Baritussio e lo stesso Marin sulla revisione sia dell'ordinamento degli enti locali sia del settore elettorale, finalizzata al contenimento della spesa pubblica.

In apertura dei lavori, la critica dell'opposizione è stata rivolta all'assenza della Giunta regionale di fronte a un argomento così delicato, ma la maggiore discussione è andata alla stessa opportunità di trattare singolarmente la proposta quando sul tavolo della Commissione ci sono già altri provvedimenti che riguardano l'argomento. Primo ad avanzare concretamente la proposta di creare un Comitato ristretto è stato Antonio Pedicini (Pdl), idea che però non ha trovato il consenso necessario, in special modo nell'UDC data la contrarietà di Edoardo Sasco.

Dopo una lunga pausa durante la quale la maggioranza si è consultata sull'avanzamento dei lavori, il presidente Marin ha dato la parola a Ciani per l'illustrazione della norma. Dal consigliere, che ne ha sottolineato l'urgenza data dalle elezioni amministrative della prossima primavera per le Province di Gorizia e Trieste, si è così appreso che l'articolo 1 riduce il numero dei consiglieri provinciali (sono ridotti a 19 nelle province sino a 300.000 abitanti e a 24 nelle altre).

Il 2 ridefinisce i collegi elettorali provinciali ai fini dei rinnovi dei Consigli medesimi che avranno luogo dal 2011.

Il 3 determina il numero massimo di assessori per ciascuna Provincia pari a un quarto dei Consiglieri, arrotondando all'unità superiore e computando nel calcolo il presidente provinciale. Il 4 va di pari passo per assessori e consiglieri comunali.

Con l'articolo 5, per le elezioni provinciali si modifica il premio di maggioranza prevedendo, sia al primo che al secondo turno di votazione, anziché l'assegnazione del 60% dei seggi quella dei due terzi, con arrotondamento all'unità superiore, al gruppo o ai gruppi collegati alla carica di presidente della Provincia, sempre che nessun altro gruppo o altri gruppi collegati abbiano superato nel primo turno il 50% dei voti validi. La stessa previsione è contenuta nell'articolo seguente, per l'attribuzione dei seggi per l'elezione del Consiglio comunale dove la popolazione è inferiore ai 15.000 abitanti.

L'articolo 7 elimina, alla scadenza del relativo incarico, la figura del direttore generale sia nei Comuni con popolazione fino a 100.000 abitanti sia nelle Province.

All'articolo 8, infine, troviamo la soppressione della figura del Difensore civico comunale, lasciando la possibilità di attribuirne le funzioni alla Provincia nel cui territorio rientra il Comune, mediante apposita convenzione.

Il presidente Marin ha dichiarato conclusi i lavori, non prima, però, di essersi impegnato a verificare, a livello di accordo di maggioranza, tre previsioni della proposta di legge in esame: l'assegnazione dei due terzi dei seggi ai candidati presidenti; la riduzione del 20% del numero dei consiglieri provinciali; l'abrogazione dei direttori generali nei Comuni, da poter svincolare al numero degli abitanti.

(immagini tv) RC