Pdl: Marin, tenere aperto il punto nascita di Gorizia
(ACON) Trieste, 09 nov - COM/RC - "Mantenere aperto in via
definitiva e non sperimentale il punto nascita di Gorizia,
unitamente a quello di Monfalcone, e trasferire da subito all'ASS
n. 2 le eventuali necessarie risorse, al fine di garantire
livelli ottimali di assistenza".
A chiederlo, i consiglieri regionali Roberto Marin (primo
firmatario) e Gaetano Valenti del Pdl, con Federico Razzini della
Lega Nord, in una mozione presentata al presidente della Giunta
regionale, Renzo Tondo.
Così le spiegazioni di Marin:
"Proprio ieri, la Giunta ha approvato in via preliminare il
documento sulle Linee annuali per la gestione del Servizio
sanitario regionale del 2011. All'interno del testo è previsto un
riordino delle aree materno infantili in Regione per le quali,
secondo le indicazioni contenute nel Piano sanitario regionale
2010-2012 sul quale si era già espresso il Comitato regionale
materno-infantile, si individua quale soluzione necessaria, per
ragioni di qualità, sicurezza, numerosità della casistica
trattata ed economicità, un unico punto nascita per l'ASS n. 2
Isontina (Ospedali di Gorizia e Monfalcone).
"Di conseguenza, l'ASS n. 2 è tenuta presentare, in sede di PAL
2011, la propria proposta sul nuovo assetto di offerta,
contenente le azioni previste e la loro temporizzazione nel
periodo di vigenza del Piano (biennio 2011-2012). Oltretutto,
sino all'assetto definitivo, vanno anche ricercate le soluzioni
organizzative tra le due sedi di Gorizia e Monfalcone,
finalizzate alla ricerca delle necessarie condizioni di sicurezza.
"Le linee guida presentate alle Regioni nei giorni scorsi dal
ministro alla Salute, Fazio, e non ancora approvate dalla
Conferenza Stato/Regioni non rappresentano una norma tassativa,
bensì indicazioni che le Regioni possono recepire in funzione
delle proprie caratteristiche geografiche e delle contestuali
ragioni socio-ecomoniche.
"Il decalogo del ministro Fazio definisce, in particolare, le
necessarie dotazioni strumentali e di personale presso le
strutture sanitarie e ospedaliere. Alla luce di questo, valutando
più nel dettaglio l'attività del punto nascita di Gorizia,
risulta che il costo medio di un parto all'ASS n. 2 Isontina sia
di gran lunga inferiore a quelli di altre Aziende Sanitarie
regionali.
"Il territorio isontino ha già dato molto alla sanità regionale,
perdendo negli anni moltissimi presidi sanitari e venendo
cannibalizzato di reparti, specialità e risorse economiche.
Oltretutto la chiusura del punto nascita di Gorizia
rappresenterebbe un grave problema anche per tutti i residenti
della Destra Isonzo, determinando una fuga verso altre Aziende
Sanitarie regionali e causando, quindi, un notevole danno
economico per l'ASS n. 2 ed un forte disagio per la popolazione.
"Per questo si chiede alla Giunta regionale che il punto nascita
di Gorizia sia mantenuto aperto in via definitiva, unitamente a
quello di Monfalcone; che vengano trasferite subito all'ASS n. 2
le eventuali risorse al fine di garantire livelli ottimali di
assistenza e di contestualizzare le linee guida del ministero
della Salute alle necessità delle Aziende sanitarie regionali,
riconoscendo, in particolare, le specificità dell'area confinaria
goriziana e il ruolo di capoluogo di Provincia che Gorizia
rappresenta".
RC