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Pdl: Marin, tenere aperto il punto nascita di Gorizia

09.11.2010
16:10
(ACON) Trieste, 09 nov - COM/RC - "Mantenere aperto in via definitiva e non sperimentale il punto nascita di Gorizia, unitamente a quello di Monfalcone, e trasferire da subito all'ASS n. 2 le eventuali necessarie risorse, al fine di garantire livelli ottimali di assistenza".

A chiederlo, i consiglieri regionali Roberto Marin (primo firmatario) e Gaetano Valenti del Pdl, con Federico Razzini della Lega Nord, in una mozione presentata al presidente della Giunta regionale, Renzo Tondo.

Così le spiegazioni di Marin:

"Proprio ieri, la Giunta ha approvato in via preliminare il documento sulle Linee annuali per la gestione del Servizio sanitario regionale del 2011. All'interno del testo è previsto un riordino delle aree materno infantili in Regione per le quali, secondo le indicazioni contenute nel Piano sanitario regionale 2010-2012 sul quale si era già espresso il Comitato regionale materno-infantile, si individua quale soluzione necessaria, per ragioni di qualità, sicurezza, numerosità della casistica trattata ed economicità, un unico punto nascita per l'ASS n. 2 Isontina (Ospedali di Gorizia e Monfalcone).

"Di conseguenza, l'ASS n. 2 è tenuta presentare, in sede di PAL 2011, la propria proposta sul nuovo assetto di offerta, contenente le azioni previste e la loro temporizzazione nel periodo di vigenza del Piano (biennio 2011-2012). Oltretutto, sino all'assetto definitivo, vanno anche ricercate le soluzioni organizzative tra le due sedi di Gorizia e Monfalcone, finalizzate alla ricerca delle necessarie condizioni di sicurezza.

"Le linee guida presentate alle Regioni nei giorni scorsi dal ministro alla Salute, Fazio, e non ancora approvate dalla Conferenza Stato/Regioni non rappresentano una norma tassativa, bensì indicazioni che le Regioni possono recepire in funzione delle proprie caratteristiche geografiche e delle contestuali ragioni socio-ecomoniche.

"Il decalogo del ministro Fazio definisce, in particolare, le necessarie dotazioni strumentali e di personale presso le strutture sanitarie e ospedaliere. Alla luce di questo, valutando più nel dettaglio l'attività del punto nascita di Gorizia, risulta che il costo medio di un parto all'ASS n. 2 Isontina sia di gran lunga inferiore a quelli di altre Aziende Sanitarie regionali.

"Il territorio isontino ha già dato molto alla sanità regionale, perdendo negli anni moltissimi presidi sanitari e venendo cannibalizzato di reparti, specialità e risorse economiche. Oltretutto la chiusura del punto nascita di Gorizia rappresenterebbe un grave problema anche per tutti i residenti della Destra Isonzo, determinando una fuga verso altre Aziende Sanitarie regionali e causando, quindi, un notevole danno economico per l'ASS n. 2 ed un forte disagio per la popolazione.

"Per questo si chiede alla Giunta regionale che il punto nascita di Gorizia sia mantenuto aperto in via definitiva, unitamente a quello di Monfalcone; che vengano trasferite subito all'ASS n. 2 le eventuali risorse al fine di garantire livelli ottimali di assistenza e di contestualizzare le linee guida del ministero della Salute alle necessità delle Aziende sanitarie regionali, riconoscendo, in particolare, le specificità dell'area confinaria goriziana e il ruolo di capoluogo di Provincia che Gorizia rappresenta". RC