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III Comm: illustrato pdl polizia mortuaria

11.11.2010
13:55
(ACON) Trieste, 11 nov - DT - La Regione non ha una legislazione organica per i servizi funerari né per la cremazione. Almeno finora. Perché a ciò risponde la proposta di legge presentata in III Commissione consiliare (presidente Giorgio Venier Romano, UDC) e sottoscritta dal Gruppo della Lega Nord, con primo firmatario Ugo De Mattia.

Quarantotto articoli in cui, innanzitutto, si disciplinano le competenze dei diversi livelli di amministrazione pubblica, attribuendo alla Regione il compito di coordinamento, programmazione e vigilanza e al Comune l'onere di assicurare i servizi di sepoltura e cremazione (che vuol dire stabilire l'ubicazione e l'uso dei cimiteri, le tariffe delle sepolture, il regolamento del trasporto funebre). All'Azienda per i servizi sanitari spetta la tutela della salute pubblica, la vigilanza sull'igiene e la gestione dei servizi di medicina necroscopica.

Oltre a questo, si è voluto dare chiarezza allo svolgimento dell'attività funebre per evitare possibili commistioni o alterazioni di mercato (peraltro più volte segnalate anche all'Autorità garante della concorrenza). Esempio: sono stati inseriti l'incompatibilità della gestione dei cimiteri con l'attività funebre, il divieto di disbrigo delle pratiche amministrative, di vendita delle casse e articoli funebri e di ogni altra attività connessa al funerale all'interno di strutture sanitarie e socioassistenziali di ricovero e cura, pubbliche e private, di obitori e cimiteri. "Un tanto perché - ha spiegato De Mattia - la presenza di società di onoranze funebri all'interno delle strutture ospedaliere potrebbe determinare una situazione di vantaggio competitivo a favore dell'impresa stessa consentendole un accesso privilegiato alla clientela, in questo caso i parenti del defunto.

Un altro problema è la saturazione dei cimiteri, e allora nella norma si sono valorizzate quelle tecniche (come ad esempio i loculi areati) che favoriscono i processi di mineralizzazione così da garantire la scheletrizzazione naturale dei corpi in tempi inferiori ai 10 anni (e non 30-40 anni) e la conseguente rotazione decennale delle salme. E lo stesso vale per le bare. Due accorgimenti che consentiranno l'incremento di posti disponibili nelle strutture cimiteriali già esistenti ed eviteranno i costi sostenuti dai Comuni per le operazioni di bonifica del terreno.

Ma c'è anche un po' di semplificazione nel pdl: per accelerare gli adempimenti amministrativi, si è stabilita la possibilità per il medico curante che deve redigere la denuncia di causa di morte di essere sostituito - in caso di indisponibilità o urgenza - dal suo sostituto. Semplificazione che riguarda pure quanto stabilito per la cremazione e la dispersione delle ceneri.

A maggio scorso Giorgio Venier Romano (UDC) e Paolo Ciani (Pdl) avevano presentato un analogo progetto legge: ora, a valutare e sintetizzare i due testi, sarà un Comitato ristretto costituito in seno alla III Commissione.