III Comm: illustrato pdl polizia mortuaria
(ACON) Trieste, 11 nov - DT - La Regione non ha una
legislazione organica per i servizi funerari né per la
cremazione. Almeno finora. Perché a ciò risponde la proposta di
legge presentata in III Commissione consiliare (presidente
Giorgio Venier Romano, UDC) e sottoscritta dal Gruppo della Lega
Nord, con primo firmatario Ugo De Mattia.
Quarantotto articoli in cui, innanzitutto, si disciplinano le
competenze dei diversi livelli di amministrazione pubblica,
attribuendo alla Regione il compito di coordinamento,
programmazione e vigilanza e al Comune l'onere di assicurare i
servizi di sepoltura e cremazione (che vuol dire stabilire
l'ubicazione e l'uso dei cimiteri, le tariffe delle sepolture, il
regolamento del trasporto funebre). All'Azienda per i servizi
sanitari spetta la tutela della salute pubblica, la vigilanza
sull'igiene e la gestione dei servizi di medicina necroscopica.
Oltre a questo, si è voluto dare chiarezza allo svolgimento
dell'attività funebre per evitare possibili commistioni o
alterazioni di mercato (peraltro più volte segnalate anche
all'Autorità garante della concorrenza). Esempio: sono stati
inseriti l'incompatibilità della gestione dei cimiteri con
l'attività funebre, il divieto di disbrigo delle pratiche
amministrative, di vendita delle casse e articoli funebri e di
ogni altra attività connessa al funerale all'interno di strutture
sanitarie e socioassistenziali di ricovero e cura, pubbliche e
private, di obitori e cimiteri. "Un tanto perché - ha spiegato De
Mattia - la presenza di società di onoranze funebri all'interno
delle strutture ospedaliere potrebbe determinare una situazione
di vantaggio competitivo a favore dell'impresa stessa
consentendole un accesso privilegiato alla clientela, in questo
caso i parenti del defunto.
Un altro problema è la saturazione dei cimiteri, e allora nella
norma si sono valorizzate quelle tecniche (come ad esempio i
loculi areati) che favoriscono i processi di mineralizzazione
così da garantire la scheletrizzazione naturale dei corpi in
tempi inferiori ai 10 anni (e non 30-40 anni) e la conseguente
rotazione decennale delle salme. E lo stesso vale per le bare.
Due accorgimenti che consentiranno l'incremento di posti
disponibili nelle strutture cimiteriali già esistenti ed
eviteranno i costi sostenuti dai Comuni per le operazioni di
bonifica del terreno.
Ma c'è anche un po' di semplificazione nel pdl: per accelerare
gli adempimenti amministrativi, si è stabilita la possibilità per
il medico curante che deve redigere la denuncia di causa di morte
di essere sostituito - in caso di indisponibilità o urgenza - dal
suo sostituto. Semplificazione che riguarda
pure quanto stabilito per la cremazione e la dispersione delle
ceneri.
A maggio scorso Giorgio Venier Romano (UDC) e Paolo Ciani (Pdl)
avevano presentato un analogo progetto legge: ora, a valutare e
sintetizzare i due testi, sarà un Comitato ristretto costituito
in seno alla III Commissione.