III Comm: illustrata proposta LN tutela animali compagnia (2)
(ACON) Trieste, 11 nov - RC - La seconda proposta di legge
sulla tutela degli animali porta la firma della Lega Nord, primo
a sottoscriverla Federico Razzini.
Si tratta di un aspetto sino ad oggi considerato prevalentemente
da un punto di vista dell'igiene pubblica - ha spiegato Ugo De
Mattia. Con la nostra proposta, alla Regione va il compito di
promuovere il benessere e il rispetto della vita animale,
finanziare le opere per il risanamento e la costituzione di
rifugi per cani e gatti, nonché indirizzare l'attività dei
Comuni: sono ancora pochi quelli che si sono dotati del
regolamento per la tutela e il benessere animale, perciò sarà la
Regione a elaborare le linee guida.
Le Province coordineranno le attività svolte dai Comuni, in
particolare per quanto attiene i Piani di prevenzione e di
controllo del randagismo.
Il responsabile del benessere dell'animale è il suo detentore,
che dovrà provvedere alla sua sistemazione e alle cure, tenendo
conto dei suoi bisogni fisiologici, dell'età e della razza.
Sono modificati i criteri per il rilascio del nulla osta per le
attività di allevamento e di commercio: attualmente, per un cane
di peso inferiore ai 10 chilogrammi è richiesto siano messi a sua
disposizione un metro quadro di superficie coperta e sino a 1,5
metri quadri di superficie adiacente per il movimento,
eventualmente da condividere con altri esemplari, ma un cane che
supera i 30 kg può essere custodito all'interno di un box di
circa 2 metri quadri e godere di uno spazio per la sgambatura di
soli 2,5 metri quadri. Per la Lega, ciò è inaccettabile e propone
l'assoggettamento delle strutture volte a ospitare attività
commerciali ai medesimi requisiti (che saranno stabili con
regolamento dalla Giunta regionale) per le strutture destinate al
ricovero dei randagi.
Si attribuisce al Sindaco la possibilità di provvedere al ritiro
e al ricovero non solo dei cani, ma anche dei gatti detenuti in
condizioni tali da causare disagio all'animale o da non garantire
la sicurezza o l'igiene pubbliche. Il ricovero dovrà avvenire
all'interno delle oasi feline, ovvero degli spazi verdi
adeguatamente recintati. Tali strutture, inoltre, dovranno
ottenere l'autorizzazione sanitaria e dovrà essere nominato un
veterinario quale responsabile sanitario.
E ancora, i Comuni dovranno rispettare dei criteri di prelazione
nell'affidamento della gestione delle strutture di ricovero;
dovranno attuare i Piani per il controllo del randagismo
elaborati in collaborazione con le Province; promuoveranno
interventi di sterilizzazione anche per gli animali di proprietà,
prevedendo di contribuire alle spese sostenute da chi si avvale
dei veterinari convenzionati. Nell'ambito dei corsi di formazione
e di aggiornamento della polizia locale e del personale delle
Aziende per i servizi sanitari, vi sarà attenzione alla tutela
del benessere animale.
L'intero capo IV della proposta di legge è dedicato alla tutela
dei gatti liberi. In particolare, le colonie feline devono essere
censite e iscritte presso un registro curato dal Comune, e le
aree presso cui tali colonie stanziano regolarmente vanno
riconosciute e individuate dai Comuni quali zone protette ai fini
della cura e dell'alimentazione degli animali.
La gestione degli esemplari può essere affidata agli enti e alle
associazioni onlus iscritte al registro regionale. I Comuni
possono riconoscere il ruolo dei cosiddetti gattari (persone che
volontariamente e gratuitamente si occupano delle colonie)
mediante il rilascio di un tesserino di riconoscimento.
Il Servizio di vigilanza zoofila che proponiamo di istituire - ha
aggiunto De Mattia - è un'altra grande novità. La Regione sarà
posta a capo di tale servizio, ma la sua organizzazione sarà
attribuita ai Comuni. Faranno parte del Servizio esclusivamente
persone volontarie che, assunta la qualifica di guardia giurata,
svolgeranno attività informativa sulla legislazione in materia di
tutela degli animali, concorreranno alla protezione degli
animali, offriranno la propria disponibilità agli enti competenti
per collaborare in opere di soccorso e di recupero degli animali,
accerteranno e sanzioneranno le violazioni delle disposizioni in
materia. Saranno i Comuni a organizzare i corsi di formazione per
i volontari che intendono sostenere l'esame per la nomina a
guardia giurata.
(fine)