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III Comm: illustrata proposta LN tutela animali compagnia (2)

11.11.2010
13:50
(ACON) Trieste, 11 nov - RC - La seconda proposta di legge sulla tutela degli animali porta la firma della Lega Nord, primo a sottoscriverla Federico Razzini.

Si tratta di un aspetto sino ad oggi considerato prevalentemente da un punto di vista dell'igiene pubblica - ha spiegato Ugo De Mattia. Con la nostra proposta, alla Regione va il compito di promuovere il benessere e il rispetto della vita animale, finanziare le opere per il risanamento e la costituzione di rifugi per cani e gatti, nonché indirizzare l'attività dei Comuni: sono ancora pochi quelli che si sono dotati del regolamento per la tutela e il benessere animale, perciò sarà la Regione a elaborare le linee guida. Le Province coordineranno le attività svolte dai Comuni, in particolare per quanto attiene i Piani di prevenzione e di controllo del randagismo.

Il responsabile del benessere dell'animale è il suo detentore, che dovrà provvedere alla sua sistemazione e alle cure, tenendo conto dei suoi bisogni fisiologici, dell'età e della razza. Sono modificati i criteri per il rilascio del nulla osta per le attività di allevamento e di commercio: attualmente, per un cane di peso inferiore ai 10 chilogrammi è richiesto siano messi a sua disposizione un metro quadro di superficie coperta e sino a 1,5 metri quadri di superficie adiacente per il movimento, eventualmente da condividere con altri esemplari, ma un cane che supera i 30 kg può essere custodito all'interno di un box di circa 2 metri quadri e godere di uno spazio per la sgambatura di soli 2,5 metri quadri. Per la Lega, ciò è inaccettabile e propone l'assoggettamento delle strutture volte a ospitare attività commerciali ai medesimi requisiti (che saranno stabili con regolamento dalla Giunta regionale) per le strutture destinate al ricovero dei randagi.

Si attribuisce al Sindaco la possibilità di provvedere al ritiro e al ricovero non solo dei cani, ma anche dei gatti detenuti in condizioni tali da causare disagio all'animale o da non garantire la sicurezza o l'igiene pubbliche. Il ricovero dovrà avvenire all'interno delle oasi feline, ovvero degli spazi verdi adeguatamente recintati. Tali strutture, inoltre, dovranno ottenere l'autorizzazione sanitaria e dovrà essere nominato un veterinario quale responsabile sanitario.

E ancora, i Comuni dovranno rispettare dei criteri di prelazione nell'affidamento della gestione delle strutture di ricovero; dovranno attuare i Piani per il controllo del randagismo elaborati in collaborazione con le Province; promuoveranno interventi di sterilizzazione anche per gli animali di proprietà, prevedendo di contribuire alle spese sostenute da chi si avvale dei veterinari convenzionati. Nell'ambito dei corsi di formazione e di aggiornamento della polizia locale e del personale delle Aziende per i servizi sanitari, vi sarà attenzione alla tutela del benessere animale. L'intero capo IV della proposta di legge è dedicato alla tutela dei gatti liberi. In particolare, le colonie feline devono essere censite e iscritte presso un registro curato dal Comune, e le aree presso cui tali colonie stanziano regolarmente vanno riconosciute e individuate dai Comuni quali zone protette ai fini della cura e dell'alimentazione degli animali.

La gestione degli esemplari può essere affidata agli enti e alle associazioni onlus iscritte al registro regionale. I Comuni possono riconoscere il ruolo dei cosiddetti gattari (persone che volontariamente e gratuitamente si occupano delle colonie) mediante il rilascio di un tesserino di riconoscimento.

Il Servizio di vigilanza zoofila che proponiamo di istituire - ha aggiunto De Mattia - è un'altra grande novità. La Regione sarà posta a capo di tale servizio, ma la sua organizzazione sarà attribuita ai Comuni. Faranno parte del Servizio esclusivamente persone volontarie che, assunta la qualifica di guardia giurata, svolgeranno attività informativa sulla legislazione in materia di tutela degli animali, concorreranno alla protezione degli animali, offriranno la propria disponibilità agli enti competenti per collaborare in opere di soccorso e di recupero degli animali, accerteranno e sanzioneranno le violazioni delle disposizioni in materia. Saranno i Comuni a organizzare i corsi di formazione per i volontari che intendono sostenere l'esame per la nomina a guardia giurata.

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