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Idv: Agnola, mozione contro previsioni Finanziaria nazionale

11.11.2010
15:07
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/RC - Enio Agnola (Idv) commenta duramente le misure della legge finanziaria nazionale, che mette sullo stesso piano tutte le Regioni a statuto speciale, suddividendo tra di loro una poco appetitosa torta di 500 milioni di euro, e anticipa una mozione.

Alla faccia del federalismo e del premio per le Regioni virtuose: il Friuli Venezia Giulia è trattato come una cicala - prosegue Agnola - quando, nel 2009 e 2010, si sono già fatti risparmi per oltre 400 milioni.

Per l'esponente dell'Italia dei valori si parla di risparmi forzati a fronte di un generico contenimento della spesa pubblica e di un freno alle regioni "allegre", cosa che ben si calza a Sicilia e Sardegna che abusano regolarmente della spesa pubblica, o a Val D'Aosta e Trentino Alto Adige che mantengono privilegi in termini di compartecipazione alle entrate tributarie largamente superiori ai nostri e senza il peso del Servizio sanitario, da noi tutto sulle spalle del contribuente regionale.

Siamo intenzionati - aggiunge Agnola - a presentare una mozione urgente, da far approvare al Consiglio regionale, per chiedere alla Giunta di intervenire immediatamente presso il ministro Tremonti affinché la nostra Regione sia esonerata da questo obbligo di diminuzione di spesa che, proprio per evidenziarne la natura di "provvedimento educativo", deve essere rispettato anche in caso di aumento delle entrate.

Nelle precedenti leggi finanziarie - continua Agnola - la Regione aveva chiesto sacrifici a tutti per mettere al riparo la capacità di intervento e accompagnare la ripresa senza ricorrere al debito. Ora, in presenza di una Finanziaria realizzabile senza ulteriori tagli, il Governo ci impone una riduzione di 70 milioni che la Giunta, invece di ribellarsi con tutte le forze, ha già passivamente individuato nelle infrastrutture, tipico settore che accompagna la ripresa economica, e nella cultura, ambito già largamente penalizzato nelle precedenti Finanziarie e che evidentemente viene considerato talmente poco da costituire una specie di fondo di salvezza di bilancio, buono per ogni occasione.

Dopo aver presentato come una grande conquista l'ottenimento di quanto spettante sulla compartecipazione all'Irpef delle pensioni - conclude Agnola - peraltro ben bilanciato dalla partecipazione al fondo perequativo su un federalismo fumoso negli obiettivi ma tristemente chiaro nel chiedere, vediamo una incomprensibile debolezza nei confronti delle scelte del ministro Tremonti che dagli uffici romani toglie alla nostra Regione risorse fondamentali per accompagnare quella ripresa che i cittadini meriterebbero dopo due finanziarie lacrime e sangue.