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Citt: Colussi, ancora ferma bonifica del Cellina dall'amianto

11.11.2010
15:31
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/AB - Il Cellina e la questione amianto deve ancora aspettare. Ancora una volta l'audizione congiunta davanti alla III e IV Commissione consiliare della Commissione regionale amianto ha evidenziato l'impasse in cui si trova da tempo l'avvio dell'intervento di bonifica dell'alveo del Cellina a sud del ponte Giulio.

Come evidenzia in questi giorni un settimanale nazionale che dedica alla vicenda una corposa inchiesta giornalistica, tutto è iniziato nel 1982, quando sono stati buttati nell'alveo del fiume 16 blocchi di rifiuti di una ditta che produceva guarnizioni di testa in amianto per motori.

"Da allora - ha stigmatizzato il capogruppo di Cittadini-Libertà civica in Consiglio regionale Piero Colussi - l'amianto si trova lì in balia delle tante esondazioni che hanno interessato il Cellina e che contribuiscono a trascinare a valle il pericoloso materiale.

"Da quanto è emerso oggi in Commissione - ha continuato Colussi - sembra che il finanziamento a suo tempo previsto dalla Regione nel febbraio 2008 e affidato alla Protezione civile sia stato bloccato per effetto di un conflitto di competenze fra la stessa Regione e la Provincia di Pordenone. La Giunta Tondo ha infatti successivamente assegnato i fondi all'ente intermedio. Stessa sorte è toccata all'intervento previsto dal Comune di Montereale Valcellina per ripulire il tratto di fiume di propria competenza. Anche qui la Regione aveva stanziato 360 mila euro, ma in questo caso la situazione di stallo sembra causata dall'ASS 6, che non ha approvato il piano di sicurezza proposto dalla ditta vincitrice dell'appalto per la bonifica. A distanza di 18 anni dall'evento criminoso, il necessario risanamento appare ancora lontano".

Per chiarire la grave situazione Piero Colussi presenterà un'interrogazione all'assessore competente con l'augurio si riesca quanto prima a dare risposte concrete alla situazione di grave pericolo per la salute dei cittadini. Va infatti ricordato che in Friuli Venezia Giulia gli iscritti al registro degli esposti all'amianto sono 8.400 e che dal 2000 al 2009 l'esposizione ha causato in regione 522 mesoteliomi (i tumori alla pleura). Il materiale continua a restare lì, senza protezione, quando tutti sanno che basta respirare una sola fibra di questo materiale killer per rischiare guai alle vie respiratorie.