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PD: Lupieri, dare una risposta politica definitiva al problema amianto

11.11.2010
15:41
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/ET - "L'amianto è un'emergenza e non può restare un argomento di cui si parla talvolta ai convegni, altre volte nei tribunali o leggendo i necrologi. A questa emergenza bisogna dare una risposta politica definitiva per non tornare ogni anno a ripetere le stesse considerazioni sui medesimi problemi".

Sergio Lupieri (PD) interviene sull'audizione della Commissione regionale amianto proponendo che la Regione incentivi le Province perchè promuovano il prelievo dell'amianto dai siti maggiormente inquinati e dalle abitazioni dei cittadini.

"Sarebbe quanto mai utile che la Regione, attraverso l'Arpa, si attivasse per inviare alle Province e ai Comuni i risultati della mappatura aerea delle aree a maggiore concentrazione di amianto, in modo da sensibilizzare le amministrazioni e nel contempo agire da stimolo per le bonifiche.

"Con fondi straordinari poi - ha continuato l'esponente del PD - è necessario risolvere quelle situazioni di inquinamento ambientale così rilevanti da non essere accessibili alle singole amministrazioni come, nel comune di Trieste, lo Scalo legnami e la zona ex Aquila di Aquilinia.

"Fondamentale per la prevenzione, invece, è la diagnosi precoce delle malattie amianto correlate, per cui bisogna rendere gratuiti ai cittadini coinvolti gli esami di controllo. Inoltre vi è la necessità di avere un maggior numero di operatori UOPSAL (unità operativa prevenzione salute ambienti lavoro), in modo da aumentare i controlli nei cantieri edili e sui siti a rischio, ricordando che con una maggiore sorveglianza sanitaria si riducono le malattie professionali.

"Certamente una maggiore informazione e sensibilizzazione da parte dei medici e delle associazioni è opportuna per rendere cosciente l'opinione pubblica su un rischio così elevato". Infine, Lupieri ricorda come la Giunta debba mantenere l'impegno preso in Consiglio regionale per attivarsi sul Governo centrale affinché venga stabilito che per l'accertamento dell'esposizione all'amianto dei lavoratori marittimi sia sufficiente il solo foglio matricolare, per altro già contenuto nei fascicoli dell'Ipsema (Istituto previdenza settore marittimo).

"I lavoratori marittimi esposti all'amianto sono più di 700 nel solo Friuli Venezia Giulia e hanno preclusa la possibilità di avere quei benefici di legge che altri hanno ottenuto, in quanto il curriculum lavorativo rilasciato dal datore di lavoro era ed è praticamente impossibile da acquisire. La Regione - ha concluso il consigliere - deve attivarsi, sempre a Roma, affinché vengano velocizzate le pratiche inerenti il giusto riconoscimento economico degli esposti amianto".