PD: Lupieri, dare una risposta politica definitiva al problema amianto
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/ET - "L'amianto è un'emergenza e
non può restare un argomento di cui si parla talvolta ai
convegni, altre volte nei tribunali o leggendo i necrologi. A
questa emergenza bisogna dare una risposta politica definitiva
per non tornare ogni anno a ripetere le stesse considerazioni sui
medesimi problemi".
Sergio Lupieri (PD) interviene sull'audizione della Commissione
regionale amianto proponendo che la Regione incentivi le Province
perchè promuovano il prelievo dell'amianto dai siti maggiormente
inquinati e dalle abitazioni dei cittadini.
"Sarebbe quanto mai utile che la Regione, attraverso l'Arpa, si
attivasse per inviare alle Province e ai Comuni i risultati della
mappatura aerea delle aree a maggiore concentrazione di amianto,
in modo da sensibilizzare le amministrazioni e nel contempo agire
da stimolo per le bonifiche.
"Con fondi straordinari poi - ha continuato l'esponente del PD -
è necessario risolvere quelle situazioni di inquinamento
ambientale così rilevanti da non essere accessibili alle singole
amministrazioni come, nel comune di Trieste, lo Scalo legnami e
la zona ex Aquila di Aquilinia.
"Fondamentale per la prevenzione, invece, è la diagnosi precoce
delle malattie amianto correlate, per cui bisogna rendere
gratuiti ai cittadini coinvolti gli esami di controllo. Inoltre
vi è la necessità di avere un maggior numero di operatori UOPSAL
(unità operativa prevenzione salute ambienti lavoro), in modo da
aumentare i controlli nei cantieri edili e sui siti a rischio,
ricordando che con una maggiore sorveglianza sanitaria si
riducono le malattie professionali.
"Certamente una maggiore informazione e sensibilizzazione da
parte dei medici e delle associazioni è opportuna per rendere
cosciente l'opinione pubblica su un rischio così elevato".
Infine, Lupieri ricorda come la Giunta debba mantenere l'impegno
preso in Consiglio regionale per attivarsi sul Governo centrale
affinché venga stabilito che per l'accertamento dell'esposizione
all'amianto dei lavoratori marittimi sia sufficiente il solo
foglio matricolare, per altro già contenuto nei fascicoli
dell'Ipsema (Istituto previdenza settore marittimo).
"I lavoratori marittimi esposti all'amianto sono più di 700 nel
solo Friuli Venezia Giulia e hanno preclusa la possibilità di
avere quei benefici di legge che altri hanno ottenuto, in quanto
il curriculum lavorativo rilasciato dal datore di lavoro era ed è
praticamente impossibile da acquisire. La Regione - ha concluso
il consigliere - deve attivarsi, sempre a Roma, affinché vengano
velocizzate le pratiche inerenti il giusto riconoscimento
economico degli esposti amianto".