PD: Moretton, Finanziaria e paralisi politica del centro-destra
(ACON) Trieste, 11 nov - COM/RC - La presentazione delle linee
guida "fantasma" relative alla Finanziaria regionale 2011 ha
messo in evidenza che l'azione amministrativa portata avanti,
sempre con affanno, in questi anni dal centro-destra ha reso
stagnante la politica di Tondo.
L'affermazione è del presidente del Gruppo del PD in Consiglio
regionale, Gianfranco Moretton, che così prosegue:
"Le posizioni assunte dalla Giunta di fronte alle categorie
economiche e ai rappresentanti sindacali, che oggi hanno
assistito a una presentazione ragionieristica dei documenti
contabili, ne sono la dimostrazione. Nulla di nuovo è stato
prospettato per una nuova fase di sviluppo economico, sociale e
culturale, pur nel rispetto delle ristrettezze finanziare del
momento.
"L'inerzia che ha causato la paralisi politica del centro-destra
è frutto di una colpevole incapacità a mettere in atto quelle
riforme che la maggioranza di Tondo aveva annunciato all'inizio
della legislatura, ma che in realtà non ha mai avviato.
"Infatti i comparti di sanità, politiche sociali e autonomie
locali non sono stati riformati. Nulla è stato fatto per
sburocratizzare le procedure amministrative, semplificare la
legislazione né, tanto meno, si è intervenuti per riformare le
partecipate regionali.
"E' per questi motivi che oggi Tondo non è nella condizione di
presentare una Finanziaria che contenga elementi d'innovazione e
linee di sviluppo tali da assicurare nuovo lavoro per le imprese
nel settore delle opere pubbliche, e sviluppo per le piccole e
medie imprese.
"Ora i nodi vengono al pettine e dimostrano come in questi anni
sia stata fatta solo propaganda, non siano mai state intraprese
azioni concrete finalizzate a creare una regione moderna,
all'altezza dei suoi compiti e capace di fronteggiare le
inevitabili sfide determinate dal nuovo contesto europeo in cui è
inserita.
"Una lungimirante azione di ristrutturazione e riformismo sarebbe
bastata a Tondo per rendere ancora efficiente l'attività della
nostra Regione anche con minori entrate: ha preferito, invece,
scegliere l'inerzia accompagnata dalla mancanza di un progetto
valido per i nostri territori e le nostre popolazioni".