Idv: Agnola, mozione contro tagli indiscriminati del Governo
(ACON) Trieste, 12 nov - COM/AB - "Alla faccia del federalismo
e del premio per le Regioni virtuose". Enio Agnola, consigliere
regionale dell'Idv, commenta duramente le misure della
Finanziaria nazionale, che mette sullo stesso piano le Regioni a
statuto speciale suddividendo tra loro una poco appetitosa torta
di 500 milioni di euro di risparmi forzati per un generico
contenimento della spesa pubblica e quindi un freno alle regioni
"allegre", che ben si calza aa Sicilia e Sardegna che "abusano
regolarmente della spesa pubblica o di Val D'Aosta e Trentino
Alto Adige che mantengono privilegi in termini di
compartecipazione alle entrate tributarie largamente superiori ai
nostri e senza il peso del Servizio sanitario, tutto sulle spalle
del contribuente regionale".
"Per questo abbiamo presentato - spiega Agnola - una mozione
urgente da far approvare al Consiglio per chiedere alla Giunta di
intervenire immediatamente presso il Ministro Tremonti affinché
si decida che la nostra Regione sia esonerata da questo obbligo
di diminuzione di spesa che, proprio per evidenziarne la natura
di provvedimento educativo, deve essere rispettato anche in caso
di aumento delle entrate".
"Nelle precedenti leggi finanziarie - continua Agnola - la
Regione aveva chiesto a tutti sacrifici per mettere al riparo la
capacità di intervento e accompagnare la ripresa senza ricorrere
al debito. Ora, in presenza di una Finanziaria realizzabile senza
ulteriori tagli, il Governo ci impone una riduzione di 70 milioni
che la Giunta, invece di ribellarsi con tutte le forze
attivabili, ha già passivamente individuato nelle infrastrutture,
tipico settore che accompagna la ripresa economica e nella
cultura, ambito già largamente sforbiciato nelle precedenti
finanziarie e che evidentemente viene considerato talmente poco
da costituire una specie di fondo di salvezza di bilancio buono
per ogni occasione".
"Dopo aver presentato come una grande conquista l'ottenimento di
quanto spettante sulla compartecipazione all'Irpef delle pensioni
- conclude Agnola - peraltro ben bilanciato dalla partecipazione
al fondo perequativo su un federalismo fumoso negli obiettivi ma
tristemente chiaro nel chiedere, vediamo una incomprensibile
debolezza nei confronti delle scelte del ministro Tremonti che
dagli uffici romani toglie alla nostra regione risorse
fondamentali per accompagnare quella ripresa che i nostri
cittadini meriterebbero dopo due finanziarie lacrime e sangue".