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Idv: Agnola, mozione contro tagli indiscriminati del Governo

12.11.2010
14:58
(ACON) Trieste, 12 nov - COM/AB - "Alla faccia del federalismo e del premio per le Regioni virtuose". Enio Agnola, consigliere regionale dell'Idv, commenta duramente le misure della Finanziaria nazionale, che mette sullo stesso piano le Regioni a statuto speciale suddividendo tra loro una poco appetitosa torta di 500 milioni di euro di risparmi forzati per un generico contenimento della spesa pubblica e quindi un freno alle regioni "allegre", che ben si calza aa Sicilia e Sardegna che "abusano regolarmente della spesa pubblica o di Val D'Aosta e Trentino Alto Adige che mantengono privilegi in termini di compartecipazione alle entrate tributarie largamente superiori ai nostri e senza il peso del Servizio sanitario, tutto sulle spalle del contribuente regionale".

"Per questo abbiamo presentato - spiega Agnola - una mozione urgente da far approvare al Consiglio per chiedere alla Giunta di intervenire immediatamente presso il Ministro Tremonti affinché si decida che la nostra Regione sia esonerata da questo obbligo di diminuzione di spesa che, proprio per evidenziarne la natura di provvedimento educativo, deve essere rispettato anche in caso di aumento delle entrate".

"Nelle precedenti leggi finanziarie - continua Agnola - la Regione aveva chiesto a tutti sacrifici per mettere al riparo la capacità di intervento e accompagnare la ripresa senza ricorrere al debito. Ora, in presenza di una Finanziaria realizzabile senza ulteriori tagli, il Governo ci impone una riduzione di 70 milioni che la Giunta, invece di ribellarsi con tutte le forze attivabili, ha già passivamente individuato nelle infrastrutture, tipico settore che accompagna la ripresa economica e nella cultura, ambito già largamente sforbiciato nelle precedenti finanziarie e che evidentemente viene considerato talmente poco da costituire una specie di fondo di salvezza di bilancio buono per ogni occasione".

"Dopo aver presentato come una grande conquista l'ottenimento di quanto spettante sulla compartecipazione all'Irpef delle pensioni - conclude Agnola - peraltro ben bilanciato dalla partecipazione al fondo perequativo su un federalismo fumoso negli obiettivi ma tristemente chiaro nel chiedere, vediamo una incomprensibile debolezza nei confronti delle scelte del ministro Tremonti che dagli uffici romani toglie alla nostra regione risorse fondamentali per accompagnare quella ripresa che i nostri cittadini meriterebbero dopo due finanziarie lacrime e sangue".