PD: Moretton, non cancellare i finanziamenti per la prima casa
(ACON) Trieste, 15 nov - COM/AB - Saremo contro la volontà del
centro destra di penalizzare famiglie e singoli che vogliono
impegnarsi per la costruzione o l'acquisto della prima casa.
Riteniamo gravissimo che anche quest'anno, come accadde lo scorso
anno nella prima fase di stesura del bilancio, non siano stati
previsti finanziamenti al settore.
La denuncia giunge da Gianfranco Moretton, capogruppo PD in
Consiglio regionale, che ricorda come la sua parte politica
avesse detto e lo riaffermi con forza che quando vengono meno le
risorse bisogna decidere le priorità sulla base delle effettive
esigenze.
Per noi, una delle principali azioni deve essere quella di
sostenere la costruzione, acquisto o ristrutturazione della prima
casa. In particolare qui, nella nostra regione, dove il culto per
l'abitazione è insito nella mentalità delle genti. Il presidente
Tondo deve impegnarsi con serietà in favore di questo settore,
finanziandolo, se non vuole contraddirsi nella volontà al
sostegno dell'economia.
Mai come in questo caso è dimostrato che quando lavora la
cazzuola, come dice il proverbio, lavorano tutti. Inoltre,
sentito che ci sarebbe l'idea della maggioranza di cambiare il
sistema contributivo con l'attivazione di un fondo di rotazione,
riteniamo che se ciò si realizzasse si tornerebbe indietro nel
tempo, penalizzando i cittadini interessati alla prima casa. Il
fondo di rotazione, oltre a rendere rigido il bilancio della
regione, non andrebbe incontro ai cittadini che si vedrebbero
condizionati dal sistema bancario per la parte del mutuo
eccedente il fondo di rotazione. Si passerebbe da un sistema
contributivo annuo costante decennale una tantum al quello del
prestito, ancorché a tasso agevolato che, tra l'altro, potrebbe
anche influenzare i tassi d'interesse.
La Giunta Tondo - conclude Moretton - senza indugio faccia la
scelta di contribuire sulla prima casa con il collaudato sistema
finora adottato, perché è sempre stata una scelta vincente.
Pensiamo che l'opinione pubblica non gradirebbe scelte diverse.