IV Comm: attività estrattive, approvati primi 4 articoli (2)
(ACON) Trieste, 16 nov - ET - La IV Commissione consiliare,
presidente Alessandro Colautti (Pdl) e alla presenza
dell'assessore competenete Luca Ciriani, ha avviato l'esame delle
norme stralciate dalla legge di manutenzione su attività
estrattive e risorse geotermiche, approvando i primi 4 dei 21
articoli.
All'articolo 1, con emendamenti a firma Colautti, si ribadisce il
divieto di esercitare attività estrattive all'interno dei parchi
regionali, comunali e interregionali, mentre il successivo
definisce la struttura regionale competente al rilascio
dell'autorizzazione all'attività estrattiva. Gianfranco Moretton,
Giorgio Brandolin, Mauro Travanut e Sergio Lupieri del PD, hanno
ottenuto che il regolamento che conterrà i criteri per la
predisposizione del progetto di coltivazione e risistemazione
ambientale, le modalità di presentazione dell'istanza di
autorizzazione e la modulistica, debba ottenere un parere della
competente Commissione consiliare.
Accolto anche l'articolo 3, modificato con una riscrittura
tecnica. All'articolo 4, l'emendamento della maggioranza fa che
sia il Piano delle attività estrattive a indicare le aree
destinate a tale attività. Su proposta del PD si fissa che almeno
ogni due anni la Giunta stimi il fabbisogno delle sostanze
minerali.
All'inizio dei lavori si era svolto il dibattito generale. Il
primo a intervenire Gianfranco Moretton (PD). La norma testimonia
il fallimento politico dell'iniziativa legislativa della
maggioranza, che ha mancato di riformare molte delle materie
contenute nello stralcio. Per il consigliere sarebbe opportuno
valutare con metro ambientale le misure da adottare e i problemi
che pone la straordinarietà delle grandi opere in essere.
Sono fallite le premesse dell'attuale legislatura e per Mauro
Travanut (PD) è importante anche il fatto che alla direzione del
settore Ambiente della Regione si siano succeduti già 3 assessori
in soli 2 anni e mezzo. Nello specifico, il consigliere ha
lamentato che lo stralcio stia diventando un raccoglitore - visti
gli emendamenti - di argomenti tra i più vari.
Per Giorgio Brandolin (PD) è necessaria l'approvazione del Piano
delle attività estrattive (PRAE), lo strumento di pianificazione
e gestione, oltre a chiarire lo spirito del provvedimento in
discussione, dando un quadro di riferimento. È importante anche
comprendere la gerarchia, il rapporto che intercorrerà tra la
pianificazione regionale e quella comunale.
Il presidente Colautti e l'assessore Ciriani hanno evidenziato
che il processo di adozione del PRAE avrà un percorso
partecipato, pari a quello della valutazione ambientale
strategica.
L'esame del provvedimento proseguirà domani per l'intera giornata.
(immagini tv)
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