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IV Comm: attività estrattive, approvati primi 4 articoli (2)

16.11.2010
17:19
(ACON) Trieste, 16 nov - ET - La IV Commissione consiliare, presidente Alessandro Colautti (Pdl) e alla presenza dell'assessore competenete Luca Ciriani, ha avviato l'esame delle norme stralciate dalla legge di manutenzione su attività estrattive e risorse geotermiche, approvando i primi 4 dei 21 articoli.

All'articolo 1, con emendamenti a firma Colautti, si ribadisce il divieto di esercitare attività estrattive all'interno dei parchi regionali, comunali e interregionali, mentre il successivo definisce la struttura regionale competente al rilascio dell'autorizzazione all'attività estrattiva. Gianfranco Moretton, Giorgio Brandolin, Mauro Travanut e Sergio Lupieri del PD, hanno ottenuto che il regolamento che conterrà i criteri per la predisposizione del progetto di coltivazione e risistemazione ambientale, le modalità di presentazione dell'istanza di autorizzazione e la modulistica, debba ottenere un parere della competente Commissione consiliare.

Accolto anche l'articolo 3, modificato con una riscrittura tecnica. All'articolo 4, l'emendamento della maggioranza fa che sia il Piano delle attività estrattive a indicare le aree destinate a tale attività. Su proposta del PD si fissa che almeno ogni due anni la Giunta stimi il fabbisogno delle sostanze minerali.

All'inizio dei lavori si era svolto il dibattito generale. Il primo a intervenire Gianfranco Moretton (PD). La norma testimonia il fallimento politico dell'iniziativa legislativa della maggioranza, che ha mancato di riformare molte delle materie contenute nello stralcio. Per il consigliere sarebbe opportuno valutare con metro ambientale le misure da adottare e i problemi che pone la straordinarietà delle grandi opere in essere.

Sono fallite le premesse dell'attuale legislatura e per Mauro Travanut (PD) è importante anche il fatto che alla direzione del settore Ambiente della Regione si siano succeduti già 3 assessori in soli 2 anni e mezzo. Nello specifico, il consigliere ha lamentato che lo stralcio stia diventando un raccoglitore - visti gli emendamenti - di argomenti tra i più vari.

Per Giorgio Brandolin (PD) è necessaria l'approvazione del Piano delle attività estrattive (PRAE), lo strumento di pianificazione e gestione, oltre a chiarire lo spirito del provvedimento in discussione, dando un quadro di riferimento. È importante anche comprendere la gerarchia, il rapporto che intercorrerà tra la pianificazione regionale e quella comunale.

Il presidente Colautti e l'assessore Ciriani hanno evidenziato che il processo di adozione del PRAE avrà un percorso partecipato, pari a quello della valutazione ambientale strategica.

L'esame del provvedimento proseguirà domani per l'intera giornata.

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