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PD: Lupieri, relazione insufficiente sulle liste di attesa

16.11.2010
17:07
(ACON) Trieste, 16 nov - COM/RC - Il sistema di monitoraggio dei tempi di attesa delle prescrizioni sanitarie - afferma Sergio Lupieri - non è adeguato, e necessita nuove forme di rilevazione dei dati che forse saranno fornite dal nuovo Piano nazionale del ministero della Sanità.

Ecco perché, per il consigliere regionale del PD, la relazione presentata alla III Commissione consiliare dall'assessore alla Salute, Vladimir Kosic, non consente una reale valutazione sull'andamento delle liste.

Non ci sono informazioni sui tempi dell'erogazione delle prestazioni e sui tempi di attesa dei referti - fa presente Lupieri. Manca un raffronto sulla performance degli enti e sull'efficacia dei rimedi adottati. Non risulta possibile incrociare i reclami dei cittadini con le cause del reclamo. Non vi sono informazioni sull'investimento di 2,5 milioni di euro in merito alla loro produttività e ai risultati ottenuti. L'assessore Kosic ha presentato un mero elenco di buone intenzioni che recepiscono la delibera n. 288 della Giunta Illy sui tempi d'attesa e il relativo Piano nazionale.

I risultati presentati sono a macchia di leopardo sul territorio regionale e dimostrano alti e bassi in tutte le Aziende sanitarie, senza consentire una valutazione puntuale della singola prestazione. Bisogna aumentare il numero delle prestazioni prioritarie, affrontare il tema dei cittadini che non si presentano all'esame, agire sulla informatizzazione, sulla appropriatezza della prescrizione, sull'informazione, sull'uso appropriato degli apparecchi diagnostici, sulla presenza dei collaboratori di studio per i medici di famiglia. Sono completamente ignorati i tempi di attesa per gli interventi chirurgici (più di un anno per la chirurgia programmata, dai 30 ai 60 giorni per la chirurgia oncologica, troppi per la gravità del problema).

Per Lupieri, si è trattato di un grande lavoro da parte degli uffici, con una raccolta di dati che riguardano 199.534 prestazioni, ma che sono poca cosa rispetto ai 15 milioni di prestazioni che annualmente vengono erogate in regione.