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VI Comm: sospeso esame ddl cultura in attesa di Stati Generali

16.11.2010
18:37
(ACON) Trieste, 16 nov - MPB - Rinviato l'esame del disegno di legge 98 contenente norme in materia di promozione delle attività culturali e di organismi operanti nei settori della cultura e dell'istruzione, in attesa di convocare gli Stati Generali della Cultura.

Nella riunione della VI Commissione, presieduta da Piero Camber (Pdl), il neo assessore alla cultura Elio De Anna lo ha chiesto esplicitamente spiegando scopi e obiettivi della convocazione di una serie di forum sia a livello regionale che di singole province. E definendo poi, anche alla luce delle osservazioni e delle richieste di puntualizzazione avanzate dai consiglieri, un cronoprogramma.

Una prima giornata di ascolto, in linea di massima già a gennaio, a Udine, all'auditorium della Regione, e poi alcuni altri incontri di approfondimento tematico nelle diverse province, da tenersi tra febbraio e marzo, per arrivare entro la primavera a un documento da presentare alla Commissione. In sostanza dare il via a una fase propedeutica utile a raccogliere elementi per ridefinire un provvedimento sulla cultura. A registrare indicazioni e osservazioni, insieme all'assessore anche una rappresentanza della Commissione consiliare, e organismi (come ad esempio le fondazioni bancarie, le Camere di commercio) che intervengono nella promozione di attività e manifestazioni culturali.

Così, in VI Commissione, la discussione ha visto affrontare insieme i due punti inerenti il tema della cultura: il ddl 98 e lo stralcio della norma concernente il riconoscimento degli organi culturali di interesse regionali, ovvero la questione delle tabelle, con la scelta finale di bocciare lo stralcio, con la sola astensione di Antonaz (SA-PRC) e di mantenere come testo base il ddl, avviando però una fase di approfondimento. Necessario ancor più in considerazione che la cultura, ha detto De Anna, potrà contare su 5 milioni di euro in meno rispetto allo scorso esercizio.

Indicazioni e suggerimenti, anche sul piano metodologico, sono venuti dai consiglieri:

Piero Colussi (Citt), condividendo il percorso indicato, ha invitato a tener conto dei dati che possono essere forniti dall'osservatorio istituito con la legge sugli spettacoli dal vivo.

Alessandro Corazza (Idv), che invece avrebbe voluto che il provvedimento fosse affrontato subito, ha sottolineato che i criteri per l'attribuzione dei fondi dovrebbero andare in legge e non attraverso le tabelle, metodo non sufficientemente trasparente, con rischio di ricorsi.

Per Edoardo Sasco (UDC), importante l'obiettivo di discutere le regole generali; con meno finanziamenti vanno mantenuti e, se possibile, migliorati i servizi ai cittadini, e le condizioni, se non per il 2011, dovranno essere garantite almeno per il 2012.

Roberto Antonaz (SA-PRC), difendendo il ricorso alle tabelle che consentono alle associazioni di programmare l'attività, ha posto l'attenzione sulla questione dei fondi vincolati.

Paolo Menis (PD) ha invitato la Regione a portare un documento di discussione agli Stati Generali, affrontando quei nodi che hanno impedito al ddl in esame di esprimersi al meglio. Gli ha fatto eco il collega del PD Franco Codega, che ha suggerito di finalizzare al massimo la richiesta di pareri e indicazioni.

(immagini tv)