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Idv: Corazza, cave, per centrodestra territorio è solo merce

17.11.2010
16:58
(ACON) Trieste, 17 nov - COM/DT - "E' un progetto di legge che prevarica i Comuni, centralizzando tutte le scelte nelle mani della Regione in barba al volere dei municipi che più di tutti rappresentano le istanze dei cittadini". Non è certamente positivo il commento di Alessandro Corazza sullo stralcio della Giunta che regola attività estrattive e risorse geotermiche.

Secondo il consigliere regionale di Idv "chi ha in concessione le cave, come chiunque sia portatore di interessi particolari, è più forte di chi tutela l'interesse generale di tutti i cittadini, perciò il legislatore dovrebbe prendere maggiormente le parti delle comunità locali e dell'ambiente, che costituiscono la parte debole da difendere rispetto agli interessi economici.

"Un esempio su tutti - continua Corazza - è il caso del monte San Lorenzo di Maniago, dove si è scelto di non dare ascolto alla popolazione (che chiedeva lo stop all'escavazione) per venire incontro al cementificio di Fanna che, mai contento, ha anche chiesto e ottenuto di ampliare ulteriormente l'attività andando a bruciare rifiuti, senza badare alle denunce delle persone che vivono sul territorio, preoccupate per le conseguenze negative che potrebbero insorgere per la salute.

"Tutto questo - spiega il dipietrista - evidenzia la visione culturale di questo centrodestra, che considera la terra come qualcosa di mercificabile e che ha valore solo se ne viene consentito lo sfruttamento economico, senza apprezzarne gli aspetti ambientali e paesaggistici".

Ma Corazza ne ha anche per l'atteggiamento passivo della Lega rispetto alla norma in esame. "Sono sorpreso, perché mi sarei aspettato che nei confronti di leggi del genere avrebbe sollevato le barricate. Invece è lei stessa a votare questi provvedimenti che non tutelano le comunità locali ma permettono le fortune economiche di chi gestisce le cave a danno dei cittadini e del territorio.

"È l'ennesima dimostrazione che esistono due Lega Nord: una sulla carta, che enuncia buone intenzioni e proclama battaglie a favore delle realtà locali; e una reale, che vota a testa bassa norme come questa, sperando che i cittadini distratti non se ne accorgano".