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IV Comm: cave, provvedimento approvato a maggioranza (3)

17.11.2010
18:05
(ACON) Trieste, 17 nov - ET - La IV Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alessandro Colautti (Pdl), ha approvato a maggioranza le norme stralciate dalla legge di manutenzione sulle attività estrattive e sulle risorse geotermiche. Sì di Pdl e LN, contrari PD, SA e Idv. Presente anche l'assessore competente Luca Ciriani.

In precedenza sono stati accolti anche gli ultimi 10 emendamenti sottoscritti da Colautti, che introducono ulteriori previsioni al provvedimento.

All'articolo 21 bis in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche, si stabilisce che questa venga disciplinata con regolamento, che dovrà ottenere il parere della Commissione consiliare competente. Gli scarichi delle acque utilizzate per scopi geotermici sono assimilate - all'articolo 21 ter - alle acque reflue domestiche, a patto che non siano utilizzate nell'ambito di cicli produttivi e non siano sottoposte a trattamenti chimici; si definiscono a quali disposizioni sottostanno le piccole utilizzazioni di calore geotermico - articolo 21 quater - che sono disciplinate con regolamento regionale, previo parere della Commissione consiliare.

L'articolo 21 quinquies riscrive l'articolo 15 della legge regionale sulla costruzione in zona sismica (16/2009) per togliere le previsioni che violavano la competenza statale in materia di ambiente.

È il riordino delle funzioni in materia di servizio idrico integrato, come stabilito dalla legge Finanziaria dello Stato, l'oggetto del 21 sexies. Nelle more del riordino, la Regione individua nelle forme di cooperazione tra Comuni e Province, istituite in base alla norma regionale sull'organizzazione del servizio idrico integrato, le strutture che dal primo gennaio 2011 assumono le funzioni delle Autorità d'ambito territoriale ottimale, con il nome di Consulta d'ambito.

Nelle more della definizione della disciplina del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e dell'individuazione delle autorità deputate a organizzare, affidare e controllare il servizio, all'articolo 21 septies, il territorio della regione è suddiviso in 4 ambiti territoriali ottimali, uno per ciascuna provincia. Si definisce la possibilità per i rifiuti di essere trattati anche in impianti non appartenenti all'ambito territoriale di produzione. Queste previsioni - è stato spiegato dai proponenti - consentono, in attesa di una disciplina organica della gestione integrata dei rifiuti urbani, di far progredire l'iter del nuovo Piano in materia, con una suddivisione finalizzata alla futura organizzazione del servizio.

All'articolo 21 octies si stabilisce la possibilità per la Giunta di prorogare gli incarichi del commissario dell'Autorità del bacino regionale fino all'8 aprile 2012.

Il termine per la presentazione delle domande di riconoscimento o di concessione preferenziale, previsto dalla legge regionale del 2002 sulla difesa del suolo e sul demanio idrico, è stato spostato dall'articolo 21 nonies al 31 dicembre 2011. Sempre allo stesso articolo, la devoluzione alle Province delle funzioni in materia di difesa del suolo e di demanio idrico è stata rinviata al 1. gennaio 2012, limite prima fissato al 1. gennaio 2011.

All'articolo 21 decies si stabilisce il rinvio dinamico del contenuto della legge alle previsioni comunitarie. Nuove previsioni per l'Autorità regionale per la vigilanza sui servizi idrici all'articolo 21 undicies.

I relatori per l'Aula saranno Alessandro Colautti per la maggioranza, Giorgio Brandolin (PD) e Stefano Pustetto (SA-SEL) per l'opposizione.

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