PD: Lupieri, potenziare assistenza domiciliare e residenze protette
(ACON) Trieste, 19 nov - COM/ET - "Affinché le persone possano
continuare a stare a casa loro è necessario potenziare
l'assistenza domiciliare, un risultato che non si ottiene
riducendo il fondo sociale regionale di 500 mila euro per
Trieste, né riducendo di fatto di 1,5% il finanziamento alla
sanità triestina".
A sostenerlo il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri, che
continua.
"Non è necessario aumentare l'offerta delle case di riposo
polifunzionali a Trieste, perché neanche tutti i posti letto
disponibili vengono occupati. Bisogna invece aumentare fortemente
il numero dei posti letto delle residenze protette per i pazienti
anziani non autosufficienti.
"Oggi molte di queste persone sono impropriamente presenti nelle
case polifunzionali dove gli standard di assistenza non sono
adeguati alla complessità delle cure necessarie per una non
autosufficienza complessa. Il regolamento di riclassificazione
delle case di riposo è di fatto bloccato, data l'incapacità
dell'assessore Kosic di adeguarlo alla particolare situazione
triestina, pur con la necessità di migliorarne gli standard
assistenziali.
"La priorità è quindi creare più posti letto nelle residenze
protette in modo che venga garantita quanto prima una risposta
adeguata, con strutture dedicate alle patologie che necessitano
di assistenza intensiva particolare, nelle fasi avanzate.
"L'aumento delle demenze deve trovare una forte risposta di
assistenza sociale nei confronti delle famiglie coinvolte, ma
anche di una risposta consistente in strutture dedicate adeguate.
Quindi - spiega Lupieri - la riclassificazione delle case di
riposo deve considerare le differenti esigenze delle varie
patologie, e non può limitarsi a dare una stessa risposta uguale
per tutti.
"Ma per tutto ciò ci vuole una analisi dei bisogni, una
pianificazione e una programmazione che l'assessorato a guida
Kosic non dimostra di saper fare. L'anziano non autosufficiente è
una vera emergenza, non solo assistenziale - dice l'esponente
dell'opposizione - ma anche etica e morale.
"Oggi, nelle case di riposo polifunzionali convivono persone
autosufficienti in grado di svolgere ancora qualche atto abituale
della vita, con persone non autosufficienti, dementi, ma
deambulabili, con persone a letto con nutrizioni artificiali,
flebo e ausili, che però sono in grado di comprendere e in
qualche modo di esprimersi. Come nel caso della SLA, la peggiore
delle patologie che ammala il corpo e non la mente.
"Nel terzo millennio non è tollerabile una situazione così
sfacciatamente ingiusta. Invito quindi l'assessore Kosic a
destinare risorse per posti letto dedicati per pazienti SLA,
Alzheimer, post ictus non autosufficienti complessi. Questa è la
vera emergenza in un Paese che vogliamo civile".