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PD: Lupieri, potenziare assistenza domiciliare e residenze protette

19.11.2010
15:44
(ACON) Trieste, 19 nov - COM/ET - "Affinché le persone possano continuare a stare a casa loro è necessario potenziare l'assistenza domiciliare, un risultato che non si ottiene riducendo il fondo sociale regionale di 500 mila euro per Trieste, né riducendo di fatto di 1,5% il finanziamento alla sanità triestina".

A sostenerlo il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri, che continua.

"Non è necessario aumentare l'offerta delle case di riposo polifunzionali a Trieste, perché neanche tutti i posti letto disponibili vengono occupati. Bisogna invece aumentare fortemente il numero dei posti letto delle residenze protette per i pazienti anziani non autosufficienti.

"Oggi molte di queste persone sono impropriamente presenti nelle case polifunzionali dove gli standard di assistenza non sono adeguati alla complessità delle cure necessarie per una non autosufficienza complessa. Il regolamento di riclassificazione delle case di riposo è di fatto bloccato, data l'incapacità dell'assessore Kosic di adeguarlo alla particolare situazione triestina, pur con la necessità di migliorarne gli standard assistenziali.

"La priorità è quindi creare più posti letto nelle residenze protette in modo che venga garantita quanto prima una risposta adeguata, con strutture dedicate alle patologie che necessitano di assistenza intensiva particolare, nelle fasi avanzate.

"L'aumento delle demenze deve trovare una forte risposta di assistenza sociale nei confronti delle famiglie coinvolte, ma anche di una risposta consistente in strutture dedicate adeguate. Quindi - spiega Lupieri - la riclassificazione delle case di riposo deve considerare le differenti esigenze delle varie patologie, e non può limitarsi a dare una stessa risposta uguale per tutti.

"Ma per tutto ciò ci vuole una analisi dei bisogni, una pianificazione e una programmazione che l'assessorato a guida Kosic non dimostra di saper fare. L'anziano non autosufficiente è una vera emergenza, non solo assistenziale - dice l'esponente dell'opposizione - ma anche etica e morale.

"Oggi, nelle case di riposo polifunzionali convivono persone autosufficienti in grado di svolgere ancora qualche atto abituale della vita, con persone non autosufficienti, dementi, ma deambulabili, con persone a letto con nutrizioni artificiali, flebo e ausili, che però sono in grado di comprendere e in qualche modo di esprimersi. Come nel caso della SLA, la peggiore delle patologie che ammala il corpo e non la mente.

"Nel terzo millennio non è tollerabile una situazione così sfacciatamente ingiusta. Invito quindi l'assessore Kosic a destinare risorse per posti letto dedicati per pazienti SLA, Alzheimer, post ictus non autosufficienti complessi. Questa è la vera emergenza in un Paese che vogliamo civile".