Ripetiz. corretta notizia PD:Moretton,legge elettorale e...
(ACON) Trieste, 19 nov - COM/RC - Ciò che è accaduto giovedì in V
Commissione, in occasione della discussione sul progetto di legge
relativo ai costi della politica, per il capogruppo del PD,
Gianfranco Moretton, mette in luce come l'istituzione Regione
continui inesorabilmente verso la deriva.
È l'inizio della resa dei conti all'interno del Pdl - dice
Moretton - ma anche del centrodestra con le fibrillazioni
dell'UDC, mentre la Lega compiaciuta assiste dalla finestra.
Tutto ciò non certo per i costi della politica, che sono solo il
pretesto, ma per una precisa volontà del Pdl (o quantomeno di una
parte maggioritaria dello stesso) di presentare un emendamento
che cancelli il doppio turno e il voto disgiunto.
Per l'esponente del PD, la modifica della legge elettorale
servirebbe ad appagare gli appetiti di Pdl e Lega Nord nella
spartizione delle candidature a sindaco nei due Comuni capoluogo,
Trieste e Pordenone, che si recheranno alle urne nella prossima
primavera.
Su questa questione - così ancora Moretton - si inseriscono
interessi di parte che nulla hanno a che vedere con gli scopi
nobili che dovrebbero essere propri della politica, ma
soddisferebbero le esigenze di coloro che, con la cancellazione
del doppio turno, vedrebbero svanire il sogno di potersi
candidare a sindaco, magari anche per competere solo al primo
turno e poi rivendicare una posizione di interesse in occasione
del secondo.
Si scopre anche che, con la scusa del risparmio, mentre si tenta
di ridurre il numero dei consiglieri provinciali e comunali
ritoccando pure il rapporto di rappresentanza tra maggioranza e
opposizione, qualcuno accampa mille argomentazioni per evitare
tutto ciò attribuendo al venir meno della democrazia se si
dovesse procedere alla reale riduzione dei componenti i Consigli
comunali. Subito dopo, però, si capisce che la verità è un'altra
- continua il consigliere - in quanto, accorciando la
rappresentanza, qualche partito minore potrebbe perdere il
proprio rappresentante negli enti locali. Questo accade nel
momento in cui le istituzioni dovrebbero occuparsi delle riforme
per fronteggiare adeguatamente i veri problemi dei cittadini.
Il teatrino che giovedì è stato messo in scena in Consiglio, con
scambio di accuse fra la stessa maggioranza - è la conclusione di
Moretton - è solo la punta dell'iceberg delle enormi difficoltà
presenti nel centrodestra che, trovandosi senza una guida
autorevole anche per l'evidente assenza del presidente Tondo, è
destinato a infrangersi sugli scogli di un mare in forte tempesta.
MPB