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Idv: Corazza, non alle circoscrizioni comunali

22.11.2010
09:51
(ACON) Trieste, 22 nov - COM/AB - Domani (martedì 23 novembre) sarà discussa in Consiglio regionale la proposta di legge regionale in materia di circoscrizioni di decentramento comunale che, sfruttando l'autonomia della nostra Regione in materia di ordinamento degli enti locali, mira a reintrodurre nei capoluoghi di provincia le circoscrizioni comunali che la normativa nazionale ha invece cancellato.

Alessandro Corazza, capogruppo dell'Idv e relatore di minoranza della legge, ha annunciato la contrarietà del suo gruppo alla norma, ricordando peraltro come l'Idv sia stata promotrice del loro taglio già in Parlamento: "Mentre a livello nazionale si taglia e si razionalizza la spesa pubblica e i costi della politica, in Friuli Venezia Giulia la legge viene piegata agli interessi di partiti e politici locali, non dando risposta ai reali bisogni dei cittadini ma anzi facendogli pagare i costi".

"Solo qui in Friuli Venezia Giulia c'è una classe politica che non riesce a tagliare nemmeno degli organi che non hanno alcun potere deliberativo, come le circoscrizioni, pur di non intaccare equilibri e posizioni di potere consolidate, ma trovando anche un accordo bipartisan. Ma la cosa più grave - conclude il dipietrista - è che con questa legge non si lascia nemmeno autonomia ai singoli Comuni capoluogo di decidere se applicare o meno la normativa nazionale, imponendogli d'imperio di istituirle, alla faccia del federalismo".

"A nostro giustizio - ha commentato Corazza - riproporre le circoscrizioni così come sono state strutturate finora è antistorico e non tiene conto dei cambiamenti intercorsi nella nostra società: ad esempio, oggi esiste un livello di alfabetizzazione, anche informatica, molto più alto che in passato e ormai la maggioranza dei cittadini si relaziona direttamente col Comune, rendendo inutile ricorrere a questo ennesimo istituto intermedio. Sempre più spesso, inoltre, quando emergono problemi di quartiere, sorgono comitati locali di cittadini che se ne fanno carico e diventano i veri punti di riferimento della questione. Oggi quindi andrebbero ripensate le funzioni delle circoscrizioni e le relative sedi dovrebbero diventare esclusivamente veri e propri centri civici dove sia possibile accedere gratuitamente a Internet e ai servizi del Comune".

"Questo centro destra riesce a far passare le norme solo quando si tratta di salvare carrozzoni e sprechi, mentre quando si tratta di dare seguito alle disposizioni nazionali che prevedono la riduzione del numero dei consiglieri provinciali e degli assessori comunali e provinciali, si frantuma, come accaduto la settimana scorsa in V Commissione quando c'era di votare il provvedimento sulla riduzione della spesa pubblica". AB