Idv: Corazza, non alle circoscrizioni comunali
(ACON) Trieste, 22 nov - COM/AB - Domani (martedì 23 novembre)
sarà discussa in Consiglio regionale la proposta di legge
regionale in materia di circoscrizioni di decentramento comunale
che, sfruttando l'autonomia della nostra Regione in materia di
ordinamento degli enti locali, mira a reintrodurre nei capoluoghi
di provincia le circoscrizioni comunali che la normativa
nazionale ha invece cancellato.
Alessandro Corazza, capogruppo dell'Idv e relatore di minoranza
della legge, ha annunciato la contrarietà del suo gruppo alla
norma, ricordando peraltro come l'Idv sia stata promotrice del
loro taglio già in Parlamento: "Mentre a livello nazionale si
taglia e si razionalizza la spesa pubblica e i costi della
politica, in Friuli Venezia Giulia la legge viene piegata agli
interessi di partiti e politici locali, non dando risposta ai
reali bisogni dei cittadini ma anzi facendogli pagare i costi".
"Solo qui in Friuli Venezia Giulia c'è una classe politica che
non riesce a tagliare nemmeno degli organi che non hanno alcun
potere deliberativo, come le circoscrizioni, pur di non intaccare
equilibri e posizioni di potere consolidate, ma trovando anche un
accordo bipartisan. Ma la cosa più grave - conclude il
dipietrista - è che con questa legge non si lascia nemmeno
autonomia ai singoli Comuni capoluogo di decidere se applicare o
meno la normativa nazionale, imponendogli d'imperio di
istituirle, alla faccia del federalismo".
"A nostro giustizio - ha commentato Corazza - riproporre le
circoscrizioni così come sono state strutturate finora è
antistorico e non tiene conto dei cambiamenti intercorsi nella
nostra società: ad esempio, oggi esiste un livello di
alfabetizzazione, anche informatica, molto più alto che in
passato e ormai la maggioranza dei cittadini si relaziona
direttamente col Comune, rendendo inutile ricorrere a questo
ennesimo istituto intermedio. Sempre più spesso, inoltre, quando
emergono problemi di quartiere, sorgono comitati locali di
cittadini che se ne fanno carico e diventano i veri punti di
riferimento della questione. Oggi quindi andrebbero ripensate le
funzioni delle circoscrizioni e le relative sedi dovrebbero
diventare esclusivamente veri e propri centri civici dove sia
possibile accedere gratuitamente a Internet e ai servizi del
Comune".
"Questo centro destra riesce a far passare le norme solo quando
si tratta di salvare carrozzoni e sprechi, mentre quando si
tratta di dare seguito alle disposizioni nazionali che prevedono
la riduzione del numero dei consiglieri provinciali e degli
assessori comunali e provinciali, si frantuma, come accaduto la
settimana scorsa in V Commissione quando c'era di votare il
provvedimento sulla riduzione della spesa pubblica".
AB