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CR: pres. Franz commemora ex consiglieri Donadel e Cecovini (2)

23.11.2010
12:02
(ACON) Trieste, 23 nov - AB - Il presidente Maurizio Franz ha quindi commemorato in Consiglio regionale due ex consiglieri recentemente scomparsi, Galliano Donadel e Manlio Cecovini che, per il loro impegno e per le loro capacità - ha affermato - hanno lasciato importanti segni nell'ambito dei lavori di questa Assise.

Galliano Donadel è stato consigliere della seconda e terza legislatura, figura storica della politica, e non solo, di Muggia (Ts), dove era nato 88 anni fa. Tra le file del PCI ha ricoperto più volte la carica di consigliere comunale e di assessore, di consigliere provinciale di Trieste prima di entrare, nel marzo del 1972, in Consiglio regionale, dove fu riconfermato nella legislatura successiva.

Di Donadel, il presidente Franz ha quindi ricordato la grande onestà intellettuale e le esperienze di lavoro e nell'associazionismo, specialmente quello sportivo, che lo avevano fatto conoscere tra la gente di Muggia e gli avevano fatto maturare esperienze che ha seppe mettere a frutto durante la sua presenza nelle istituzioni.

Manlio Cecovini ha ricoperto la carica di consigliere regionale nella quarta e nella sesta legislatura. Nato a Trieste nel 1914 - ha ricordato Franz - completò gli studi classici al liceo Dante e si laureò in giurisprudenza all'Università di Milano, iniziando subito la carriera in magistratura, prima come pubblico ministero e quindi giudice civile, sempre a Milano.

La vita di Cecovini fu caratterizzata da molteplici esperienze, che il presidente Franz ha citato: al fronte greco-albanese con la Brigata Julia, all'Avvocatura dello Stato, nella massoneria, come storico. E poi la carriera politica: tra i fondatori della Lista per Trieste, città della quale fu sindaco dal 1978 al 1983, europarlamentare e consigliere regionale.

Indipendenza, cultura, eloquio sciolto, capacità di sintesi, ma soprattutto grande legame con la città di Trieste - ha sottolineato Franz - gli hanno consentito di essere spesso al di sopra delle parti per il bene della sua città, per la quale ha sempre operato in maniera disinteressata e con il massimo impegno. Ma Manlio Cecovini si sentiva soprattutto uno scrittore. La sua attività di saggista e narratore, iniziata nel 1946 con "L'autogoverno della Venezia Giulia, progetto di Statuto", comprende una quarantina di libri, l'ultimo dei quali, nel 2005, "Il romanzo di Trieste. Storia di un autonomismo".

Il Consiglio regionale ha quindi osservato un minuto di raccoglimento.

(segue)