Capigruppo discutono finanziamenti ad atenei TS e UD con CGIL
(ACON) Trieste, 23 nov - RC - Diritto allo studio e futuro dei
giovani, ovvero no al taglio dei fondi ma integrazione tra gli
atenei di Udine e Trieste: è a questa soluzione che i
rappresentanti della FLC CGIL del Friuli Venezia Giulia hanno
chiesto ai capigruppo del Consiglio regionale di pensare, facendo
presente il disegno di legge n. 97 sul finanziamento al sistema
universitario del nostro territorio, già modificato in parte
dalla competente Commissione consiliare.
Ciò che si legge all'articolo 9 del ddl 97 - hanno sostenuto - è
che la premialità prevista per l'Università che otterrà migliori
risultati non sarà assegnata guardando a standard di livello
internazionale, o quanto meno rispetto ad altre strutture
nazionali, ma solo contrapponendo Udine a Trieste, restando
quindi a un livello regionale che non porta vera e positiva
competizione.
Ciò di cui abbiamo bisogno, invece - è stato rimarcato portando
l'esempio di Verona, Padova e Venezia - è che si crei una
sinergia e si eliminino i doppioni. Avere due facoltà uguali non
porta a una grande Università, ma solo a un dispendio di fondi,
già esigui. Il fondo ministeriale per borse di studio è sceso del
90%, passando da oltre 200 milioni a poco più di 20, e non
basteranno i 100 annunciati in Finanziaria per ripristinare lo
status precedente.
Contestualmente, quest'anno la Regione ha tagliato il fondo di
finanziamento agli Erdisu scendendo da 5,7 milioni a 4,4 e ha
azzerato il fondo integrativo regionale nel 2009 pari a 800mila
euro. La cosa ha conseguenze sul finanziamento ministeriale
poiché il suo riparto tra le Regioni è meritocratico: maggiori
sono le risorse messe dalla Regione, maggiore è la quota data
dallo Stato.
Per sopravvivere inoltre, a detta degli intervenuti è necessario
che le due Università attirino studenti dall'estero. E questo si
ottiene solo offrendo livelli costanti di finanziamento al
diritto allo studio nelle strutture pubbliche. Senza dimenticare
che l'innalzamento delle poste causerà anche l'esclusione dei
ragazzi appartenenti alle famiglie meno abbienti.
La richiesta della FLC CGIL è che il Consiglio regionale si
faccia promotore di una conferenza dove tutti i soggetti siano
ascoltati, in funzione della nascita di un vero e proprio sistema
regionale della formazione e della ricerca.
Tesolat per l'UDC, Baritussio per il Pdl, Codega per il PD, De
Mattia per LN, Kocijancic e Pustetto per SA, Colussi per
Cittadini e Corazza per Idv hanno ascoltato con attenzione le
argomentazioni dei presenti e raccolto le soluzioni paventate,
non nascondendo a loro volta alcune perplessità. Loro compito
sarà, quindi, fare una riflessione con i colleghi di gruppo per
tradurle in eventuali modifiche al provvedimento legislativo.
(immagini tv)