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Capigruppo discutono finanziamenti ad atenei TS e UD con CGIL

23.11.2010
12:42
(ACON) Trieste, 23 nov - RC - Diritto allo studio e futuro dei giovani, ovvero no al taglio dei fondi ma integrazione tra gli atenei di Udine e Trieste: è a questa soluzione che i rappresentanti della FLC CGIL del Friuli Venezia Giulia hanno chiesto ai capigruppo del Consiglio regionale di pensare, facendo presente il disegno di legge n. 97 sul finanziamento al sistema universitario del nostro territorio, già modificato in parte dalla competente Commissione consiliare.

Ciò che si legge all'articolo 9 del ddl 97 - hanno sostenuto - è che la premialità prevista per l'Università che otterrà migliori risultati non sarà assegnata guardando a standard di livello internazionale, o quanto meno rispetto ad altre strutture nazionali, ma solo contrapponendo Udine a Trieste, restando quindi a un livello regionale che non porta vera e positiva competizione.

Ciò di cui abbiamo bisogno, invece - è stato rimarcato portando l'esempio di Verona, Padova e Venezia - è che si crei una sinergia e si eliminino i doppioni. Avere due facoltà uguali non porta a una grande Università, ma solo a un dispendio di fondi, già esigui. Il fondo ministeriale per borse di studio è sceso del 90%, passando da oltre 200 milioni a poco più di 20, e non basteranno i 100 annunciati in Finanziaria per ripristinare lo status precedente.

Contestualmente, quest'anno la Regione ha tagliato il fondo di finanziamento agli Erdisu scendendo da 5,7 milioni a 4,4 e ha azzerato il fondo integrativo regionale nel 2009 pari a 800mila euro. La cosa ha conseguenze sul finanziamento ministeriale poiché il suo riparto tra le Regioni è meritocratico: maggiori sono le risorse messe dalla Regione, maggiore è la quota data dallo Stato.

Per sopravvivere inoltre, a detta degli intervenuti è necessario che le due Università attirino studenti dall'estero. E questo si ottiene solo offrendo livelli costanti di finanziamento al diritto allo studio nelle strutture pubbliche. Senza dimenticare che l'innalzamento delle poste causerà anche l'esclusione dei ragazzi appartenenti alle famiglie meno abbienti.

La richiesta della FLC CGIL è che il Consiglio regionale si faccia promotore di una conferenza dove tutti i soggetti siano ascoltati, in funzione della nascita di un vero e proprio sistema regionale della formazione e della ricerca.

Tesolat per l'UDC, Baritussio per il Pdl, Codega per il PD, De Mattia per LN, Kocijancic e Pustetto per SA, Colussi per Cittadini e Corazza per Idv hanno ascoltato con attenzione le argomentazioni dei presenti e raccolto le soluzioni paventate, non nascondendo a loro volta alcune perplessità. Loro compito sarà, quindi, fare una riflessione con i colleghi di gruppo per tradurle in eventuali modifiche al provvedimento legislativo.

(immagini tv)