News


PD: Della Mea, sempre a rischio plessi scolastici montani

24.11.2010
12:59
(ACON) Trieste, 24 nov - COM/AB - Le puntuali rassicurazioni dell'assessore Roberto Molinaro non tolgono le preoccupazioni al consigliere regionale del PD Sandro Della Mea sulle conseguenze che si avrebbero in montagna, per quanto riguarda il dimensionamento della rete scolastica, con l'applicazione di parametri eccessivamente rigidi proposti da un provvedimento recente della Giunta.

Infatti, la quota minima prevista di 20 bambini per poter mantenere la scuola dell'infanzia e di 30 per la scuola primaria comporta la chiusura, in tempi molto rapidi, della maggior parte dei plessi scolastici della montagna, nonostante le possibilità di deroga introdotte dal DPR 81/2009 che, per la montagna, prevedono una riduzione delle percentuali di quota e la considerazione dei tempi di percorrenza per il raggiungimento di una nuova e diversa sede scolastica.

L'assessore - aggiunge Della Mea - dichiara inoltre che non sono state realizzate le proiezioni di quale sarà la situazione negli anni scolastici futuri conseguente agli indirizzi proposti, ma come ben si sa quando a determinare le scelte sono i numeri e i parametri e non una politica lungimirante, non si fa che aumentare la criticità dei territori montani.

Mi auguro - conclude il consigliere del PD - che gli indirizzi e le direttive proposte sappiano tenere nel dovuto conto ipotesi di plessi aperti, che collaborino tra loro e che sappiano attuare una sperimentazione didattica di tipo innovativo. Alla fine, i criteri di valutazione dovranno basarsi su parametri oggettivi e cioè, tanto per fare un esempio, la distanza da considerare per il raggiungimento della scuola, che sia effettivamente quella che gli alunni devono percorrere da casa. Soprattutto si tenga sempre presente che lo studio in montagna non è solo un diritto primario, ma un elemento fondamentale per scongiurare il definitivo esodo, e conseguente abbandono, del territorio.