CR: circoscrizioni comunali, relatore maggioranza Pedicini (2)
(ACON) Trieste, 24 nov - RC - La Finanziaria 2010 dello Stato
ha previsto la soppressione delle circoscrizioni di decentramento
comunale tranne che per i Comuni con più di 250.000 abitanti (ne
mantengono la facoltà). Ciò significa - ha evidenziato Antonio
Pedicini (Pdl), relatore di maggioranza - l'eliminazione di
queste realtà nei Comuni capoluogo di provincia di Udine,
Pordenone e Gorizia e nel capoluogo regionale di Trieste. Ecco la
necessità di intervenire per riaffermare che, da noi, le
circoscrizioni di decentramento comunale hanno sempre ben operato
e il decentramento dei servizi è necessario.
Le conseguenze, altrimenti, per il consigliere saranno
l'appesantimento dell'attività dei Comuni e la complicazione dei
rapporti dei cittadini con le amministrazioni comunali, fino a un
probabile allontanamento degli stessi dalla partecipazione alla
vita della loro città.
L'articolo 1 del provvedimento disciplina la possibilità, per i
Comuni capoluogo di Provincia e per quelli con popolazione
superiore a 50.000 abitanti, di istituire le circoscrizioni di
decentramento. L'organizzazione e le funzioni di questi organismi
di partecipazione saranno disciplinate dallo Statuto comunale.
L'articolo 2 precisa che, in attesa che i Comuni disciplinino
organizzazione e funzionamento delle circoscrizioni, sarà
applicato quanto già previsto da statuti e regolamenti
municipali.
La proposta di legge, approvata trasversalmente in Commissione,
per Pedicini rappresenta uno dei primi tasselli per la riforma
delle Autonomie locali. La previsione delle circoscrizioni, in
via del tutto facoltativa e con libertà di definirne numero e
competenze, rappresenta altresì un atto concreto di federalismo
consapevole.
(immagini tv)
(segue)