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PD: Menis, su macroarea danubiana inerzia di Giunta e Governo

24.11.2010
15:49
(ACON) Trieste, 24 nov - COM/DT - "I dubbi sulla gestione dei rapporti con il governo restano e molti sono gli elementi che fanno pensare a un fallimento politico". La risposta data dall'assessore alle Relazioni internazionali Elio De Anna alla richiesta di chiarimenti di Paolo Menis in merito alla mancata inclusione del Friuli Venezia Giulia nella macroarea danubiana, non ha soddisfatto il consigliere regionale del PD.

"Comprendo l'imbarazzo dell'assessore, appena subentrato nelle deleghe - ha precisato Menis - e gli do atto di aver fornito una riposta precisa e puntuale che traccia un quadro esaustivo rispetto ai progetti della nostra Regione in materia di cooperazione internazionale e comunitaria ma che, tuttavia, non giustifica l'inerzia di chi lo ha preceduto.

"Come ho sottolineato in Aula, infatti, la macroarea danubiana è realtà da oltre un anno, periodo in cui, evidentemente, l'allora assessore Federica Seganti è stata troppo impegnata nella propaganda sulla sicurezza. Sarebbe bastata una più attenta azione politica di stimolo nei confronti del governo (e del ministro degli Esteri Franco Frattini in particolare) per evidenziare i legami storici e culturali del porto di Trieste, ma anche del Friuli (dal Patriarcato di Aquileia a oggi) con l'area danubiana. Su queste basi - ha aggiunto Menis - si sarebbe dovuta avanzare la richiesta di un interessamento più efficace per chiedere l'inclusione del nostro territorio in questo progetto che al momento annovera ben 14 Stati di cui 8 membri dell'Ue.

"Oltretutto, in sede di replica è stata proprio la Giunta a confermare l'importanza che l'area balcanica rivestirà nel prossimo futuro, precisando come continui il proficuo rapporto tra la nostra regione e i Paesi confinanti, oltre che con la Serbia. Appare quindi ancora più inspiegabile la scelta del Governo di impegnarsi nell'area adriatico-ionica di cui al momento fanno parte, oltre all'Italia, Grecia e Albania. In questo senso - fa notare il consigliere - ho forti dubbi che Paesi già inclusi nel progetto dell'area danubiana vogliano nuovamente impegnarsi in un progetto che rischia di essere in concorrenza in termini di potenziale attribuzione delle risorse.

"Spero che quando il ministro Frattini tornerà nella nostra regione, che l'ha eletto in Parlamento, il presidente Tondo o qualche altro esponente della maggioranza si ricordi di chiedergli conto di una così grande mancanza di attenzione verso il Friuli Venezia Giulia e l'intero Nordest".