PD: Menis, su macroarea danubiana inerzia di Giunta e Governo
(ACON) Trieste, 24 nov - COM/DT - "I dubbi sulla gestione dei
rapporti con il governo restano e molti sono gli elementi che
fanno pensare a un fallimento politico". La risposta data
dall'assessore alle Relazioni internazionali Elio De Anna alla
richiesta di chiarimenti di Paolo Menis in merito alla mancata
inclusione del Friuli Venezia Giulia nella macroarea danubiana,
non ha soddisfatto il consigliere regionale del PD.
"Comprendo l'imbarazzo dell'assessore, appena subentrato nelle
deleghe - ha precisato Menis - e gli do atto di aver fornito una
riposta precisa e puntuale che traccia un quadro esaustivo
rispetto ai progetti della nostra Regione in materia di
cooperazione internazionale e comunitaria ma che, tuttavia, non
giustifica l'inerzia di chi lo ha preceduto.
"Come ho sottolineato in Aula, infatti, la macroarea danubiana è
realtà da oltre un anno, periodo in cui, evidentemente, l'allora
assessore Federica Seganti è stata troppo impegnata nella
propaganda sulla sicurezza. Sarebbe bastata una più attenta
azione politica di stimolo nei confronti del governo (e del
ministro degli Esteri Franco Frattini in particolare) per
evidenziare i legami storici e culturali del porto di Trieste, ma
anche del Friuli (dal Patriarcato di Aquileia a oggi) con l'area
danubiana. Su queste basi - ha aggiunto Menis - si sarebbe dovuta
avanzare la richiesta di un interessamento più efficace per
chiedere l'inclusione del nostro territorio in questo progetto
che al momento annovera ben 14 Stati di cui 8 membri dell'Ue.
"Oltretutto, in sede di replica è stata proprio la Giunta a
confermare l'importanza che l'area balcanica rivestirà nel
prossimo futuro, precisando come continui il proficuo rapporto
tra la nostra regione e i Paesi confinanti, oltre che con la
Serbia. Appare quindi ancora più inspiegabile la scelta del
Governo di impegnarsi nell'area adriatico-ionica di cui al
momento fanno parte, oltre all'Italia, Grecia e Albania. In
questo senso - fa notare il consigliere - ho forti dubbi che
Paesi già inclusi nel progetto dell'area danubiana vogliano
nuovamente impegnarsi in un progetto che rischia di essere in
concorrenza in termini di potenziale attribuzione delle risorse.
"Spero che quando il ministro Frattini tornerà nella nostra
regione, che l'ha eletto in Parlamento, il presidente Tondo o
qualche altro esponente della maggioranza si ricordi di
chiedergli conto di una così grande mancanza di attenzione verso
il Friuli Venezia Giulia e l'intero Nordest".