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PD: Brussa, insoddisfatto risposta fondi editoria periodica

24.11.2010
17:37
(ACON)Trieste, 24 nov - L'editoria periodica di interesse regionale, pur rientrando negli interventi meritevoli di attenzione, in una situazione di difficoltà complessiva per il Bilancio regionale, non può figurare tra le priorità da salvaguardare.

Con queste parole l'assessore alle Finanza Sandra Savino, rispondendo all'interrogazione del consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa, ha giustificato la cancellazione del capitolo 420 del Bilancio.

È questa una posizione, ha affermato Brussa, assolutamente inaccettabile e risibile, dato che, conti alla mano, i 350 mila euro assegnati nel 2009, se invece confermati, peserebbero sul Bilancio regionale lo 0,00004%.

La risposta burocratica data oggi in Aula dall'assessore, per conto del presidente della Regione Tondo, cui invece compete la responsabilità diretta della legge 23 del 1965 ed in particolare dei fondi relativi a questo settore, non può, a giudizio dell'esponente PD, dunque, giustificare questo mancato finanziamento, anche per il 2011, dopo quanto analogamente avvenuto per l'anno in corso.

Ad essere colpite in maniera indiscriminata e pesante sono tante testate storiche della piccola editoria dal grande valore storico, culturale e sociale.

Pubblicazioni quali ad esempio Aquileia Nostra, Studi Goriziani, Fogolar Furlan, ISIG di Gorizia, La Patrie dal Friul, Nuova Iniziativa Isontina o notiziari quali Trieste Oggi, Radio Spazio e tv locali della montagna come Telealto But vengono messi oggi nelle condizioni di non essere più in grado di operare, con danni gravissimi per le comunità di riferimento e con l'umiliazione di centinaia e centinaia di volontari che gratuitamente prestano la loro professionalità e il loro tempo libero per tener vivo questo patrimonio informativo e culturale.

Anche alla luce di ciò, afferma Brussa, "non verrà meno il mio impegno affinché in sede di Bilancio la Giunta ritorni sui suoi passi". La speranza, in questo, è data anche da quello che l'assessore ha detto a voce, e non nella risposta scritta fornita, ha affermato in Aula e cioè, l'auspicio che il Consiglio regionale recepisca l'esigenza di dare una risposta a questo settore e decida di ripristinare il capitolo, dotandolo di quel minimo finanziamento che costituisce una risposta sia di sostegno economico, ma, soprattutto, di riconoscimento per il ruolo che svolgono queste realtà a favore della comunità regionale.