PD: Brussa, insoddisfatto risposta fondi editoria periodica
(ACON)Trieste, 24 nov - L'editoria periodica di interesse
regionale, pur rientrando negli interventi meritevoli di
attenzione, in una situazione di difficoltà complessiva per il
Bilancio regionale, non può figurare tra le priorità da
salvaguardare.
Con queste parole l'assessore alle Finanza Sandra Savino,
rispondendo all'interrogazione del consigliere regionale del
Partito Democratico Franco Brussa, ha giustificato la
cancellazione del capitolo 420 del Bilancio.
È questa una posizione, ha affermato Brussa, assolutamente
inaccettabile e risibile, dato che, conti alla mano, i 350 mila
euro assegnati nel 2009, se invece confermati, peserebbero sul
Bilancio regionale lo 0,00004%.
La risposta burocratica data oggi in Aula dall'assessore, per
conto del presidente della Regione Tondo, cui invece compete la
responsabilità diretta della legge 23 del 1965 ed in particolare
dei fondi relativi a questo settore, non può, a giudizio
dell'esponente PD, dunque, giustificare questo mancato
finanziamento, anche per il 2011, dopo quanto analogamente
avvenuto per l'anno in corso.
Ad essere colpite in maniera indiscriminata e pesante sono tante
testate storiche della piccola editoria dal grande valore
storico, culturale e sociale.
Pubblicazioni quali ad esempio Aquileia Nostra, Studi Goriziani,
Fogolar Furlan, ISIG di Gorizia, La Patrie dal Friul, Nuova
Iniziativa Isontina o notiziari quali Trieste Oggi, Radio Spazio
e tv locali della montagna come Telealto But vengono messi oggi
nelle condizioni di non essere più in grado di operare, con danni
gravissimi per le comunità di riferimento e con l'umiliazione di
centinaia e centinaia di volontari che gratuitamente prestano la
loro professionalità e il loro tempo libero per tener vivo questo
patrimonio informativo e culturale.
Anche alla luce di ciò, afferma Brussa, "non verrà meno il mio
impegno affinché in sede di Bilancio la Giunta ritorni sui suoi
passi". La speranza, in questo, è data anche da quello che
l'assessore ha detto a voce, e non nella risposta scritta
fornita, ha affermato in Aula e cioè, l'auspicio che il Consiglio
regionale recepisca l'esigenza di dare una risposta a questo
settore e decida di ripristinare il capitolo, dotandolo di quel
minimo finanziamento che costituisce una risposta sia di sostegno
economico, ma, soprattutto, di riconoscimento per il ruolo che
svolgono queste realtà a favore della comunità regionale.