PD: Brandolin, Consiglio regionale, tre giorni di lavoro inutile
(ACON) Trieste, 25 nov - COM/MPB - "Tre giorni di ''lavori'' in
cui non è stato fatto niente, salvo qualche interrogazione,
interpellanza, question time. E tutto per via delle liti interne
alla maggioranza, che non è capace neppure di portare a casa
quanto essa stessa propone".
È la denuncia del consigliere regionale del Partito Democratico
Giorgio Brandolin sull'attività dell'Assemblea regionale in
questi tre giorni di convocazione.
"Che cosa è stato fatto in questo periodo? Praticamente niente.
Il primo giorno era in programma, dopo le mozioni e
interpellanze, la discussione su Sappada, sull'obbligo di
segnalazione per il soggiorno illegale, e sull'elezione dei
componenti di due comitati. Seguivano norme sulla circoscrizione
e gli obiettivi di finanza pubblica. Il secondo giorno, dopo il
questione time, si doveva discutere delle norme sull'ordinamento
degli enti locali, dei costi della Cimpello-Gemona e della
discarica di Trivignano Udinese. Il terzo giorno, la discussione
avrebbe dovuto riguardare il piano delle attività estrattive.
"Che cosa è stato fatto? Il voto su Sappada, il voto sul reato di
ingresso voluto dalla Lega (che peraltro è stato respinto), le
nomine nei comitati (durate entrambe un quarto d'ora), e basta.
Niente norme di circoscrizione, niente finanza pubblica, niente
ordinamento enti locali, niente Cimpello-Gemona, niente
discarica, niente Piano delle attività estrattive.
"In pratica, il Pdl e la Lega si sono arenati, per tre giorni,
sulle circoscrizioni. E lì è finita la discussione, dal momento
che non hanno trovato un accordo. La situazione non può che
causare una grande indignazione.
"E non è colpa nostra: come centrosinistra, eravamo pronti a dare
battaglia sulla questione delle attività estrattive. Non siamo
neppure arrivati a discuterne. E questo è l'unico elemento
positivo, dal momento che il Piano è una cosa assurda e
vergognosa, e molto pericolosa per il saccheggio del territorio",
conclude Brandolin.