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PD: Brussa, su benzina inaccettabile posizione della Giunta

26.11.2010
15:34
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/AB - A giudizio del consigliere regionale del PD Franco Brussa, appare del tutto inaccettabile la posizione della Giunta sulla vicenda della legge sulla benzina agevolata, bloccata dal Governo e sulla quale l'Esecutivo non ha ancora deciso se fare opposizione.

Brussa, del provvedimento è stato un relatore di maggioranza, avendo lo stresso PD approvato quella legge e, anzi, contribuito in maniera decisiva all'allargamento dei comuni della regione beneficiari di uno sconto ulteriore.

Immaginare, come affermato dall'assessore Kosic referente per la Giunta del provvedimento, di voler aspettare un parere di merito da parte dell'avvocatura della Regione prima di decidere se fare o meno opposizione, è offensivo sia dal punto di vista politico che giuridico: politico perché non si può rivendicare a gran voce la nostra potestà legislativa primaria in alcune competenze per poi deflettere da questo; giuridico perché evidentemente Kosic non ha neppure letto i rilievi del Governo, che considera il contributo per i cittadini della regione per l'acquisto della benzina come un possibile aiuto anche a imprese individuali, incorrendo in questo caso in un'ingiusta concorrenza e quindi in contrasto con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato.

Evidentemente - prosegue Brussa - anche il funzionario statale che ha esaminato la nostra legge l'ha fatto molto superficialmente, cadendo nell'equivoco di interpretare in modo negativo una norma che, invece, è chiarissima e non favorisce affatto le imprese, ma semplicemente i cittadini di questa regione, con un contributo che va considerato un aiuto economico alle famiglie alla luce della crisi in atto. A conferma di ciò - sottolinea l'esponente PD - sta il fatto che a essere referente della legge sia l'assessore all'assistenza Kosic.

Esiste però un'altra preoccupazione - sottolinea Brussa - che è quella adombrata dallo stesso collega Asquini e cioè che in realtà l'assessore Savino, per conto della Giunta regionale, abbia volutamente boicottato questa legge, alla quale non ha mai creduto, intervenendo a livello romano affinché fossero sollevate presunte incompatibilità con le norme europee.

Se così fosse - conclude Brussa - saremmo di fronte a un fatto gravissimo, non solo sul piano politico per il venir meno di una correttezza istituzionale che dovrebbe vedere la Giunta difendere e applicare le norme approvate dal Consiglio regionale, ma soprattutto perché ci sarebbe un danno economico notevole dal momento che dalla vendita della benzina si ricavano introiti per le casse della Regione. E questo, in un momento di crisi per le risorse regionali più volte denunciato da Tondo e dalla Savino, sarebbe davvero un atto scellerato.