PD: Brussa, su benzina inaccettabile posizione della Giunta
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/AB - A giudizio del consigliere
regionale del PD Franco Brussa, appare del tutto inaccettabile la
posizione della Giunta sulla vicenda della legge sulla benzina
agevolata, bloccata dal Governo e sulla quale l'Esecutivo non ha
ancora deciso se fare opposizione.
Brussa, del provvedimento è stato un relatore di maggioranza,
avendo lo stresso PD approvato quella legge e, anzi, contribuito
in maniera decisiva all'allargamento dei comuni della regione
beneficiari di uno sconto ulteriore.
Immaginare, come affermato dall'assessore Kosic referente per la
Giunta del provvedimento, di voler aspettare un parere di merito
da parte dell'avvocatura della Regione prima di decidere se fare
o meno opposizione, è offensivo sia dal punto di vista politico
che giuridico: politico perché non si può rivendicare a gran voce
la nostra potestà legislativa primaria in alcune competenze per
poi deflettere da questo; giuridico perché evidentemente Kosic
non ha neppure letto i rilievi del Governo, che considera il
contributo per i cittadini della regione per l'acquisto della
benzina come un possibile aiuto anche a imprese individuali,
incorrendo in questo caso in un'ingiusta concorrenza e quindi in
contrasto con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato.
Evidentemente - prosegue Brussa - anche il funzionario statale
che ha esaminato la nostra legge l'ha fatto molto
superficialmente, cadendo nell'equivoco di interpretare in modo
negativo una norma che, invece, è chiarissima e non favorisce
affatto le imprese, ma semplicemente i cittadini di questa
regione, con un contributo che va considerato un aiuto economico
alle famiglie alla luce della crisi in atto. A conferma di ciò -
sottolinea l'esponente PD - sta il fatto che a essere referente
della legge sia l'assessore all'assistenza Kosic.
Esiste però un'altra preoccupazione - sottolinea Brussa - che è
quella adombrata dallo stesso collega Asquini e cioè che in
realtà l'assessore Savino, per conto della Giunta regionale,
abbia volutamente boicottato questa legge, alla quale non ha mai
creduto, intervenendo a livello romano affinché fossero sollevate
presunte incompatibilità con le norme europee.
Se così fosse - conclude Brussa - saremmo di fronte a un fatto
gravissimo, non solo sul piano politico per il venir meno di una
correttezza istituzionale che dovrebbe vedere la Giunta difendere
e applicare le norme approvate dal Consiglio regionale, ma
soprattutto perché ci sarebbe un danno economico notevole dal
momento che dalla vendita della benzina si ricavano introiti per
le casse della Regione. E questo, in un momento di crisi per le
risorse regionali più volte denunciato da Tondo e dalla Savino,
sarebbe davvero un atto scellerato.