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Pdl: Rosolen, abbattere canoni d'affitto alloggi ATER

29.11.2010
15:39
(ACON) Trieste, 29 nov - COM/RC - Destinare in via prioritaria il Fondo sociale 2011 per l'abbattimento dei canoni d'affitto a sostegno di chi è stato colpito in modo particolare dalla crisi economica, e introdurre l'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) nel conteggio del reddito familiare per determinare i canoni dell'ATER. A chiederlo, la consigliera regionale del Pdl Alessia Rosolen in un'interrogazione presentata alla Giunta.

"La pesantissima crisi economica e occupazionale nella quale viviamo - rileva la Rosolen - determina ricadute dirette sul reddito delle famiglie e investe fasce di popolazione sempre più ampie in regione, soprattutto a Trieste, come dimostrano i dati parziali sull'occupazione 2010, secondo i quali alla lista di quasi 10mila disoccupati iscritti al Centro per l'impiego nel 2009, si sono aggiunti, nei primi sei mesi di quest'anno, 5mila nuovi disoccupati.

"Anche le assunzioni in provincia di Trieste hanno fatto segnare una diminuzione del 18,6% (quasi 5mila unità) nel periodo gennaio-agosto 2010. Una condizione pesante, che presenta una forte tendenza alla perdita di posti di lavoro, un aumento della cassa integrazione straordinaria e la crescita di iscritti alle liste di mobilità non indennizzata e alle liste di disoccupazione - dice la consigliera. In questa situazione, si incrementa anche il problema abitativo: la Consulta per la casa dell'ANCI ha lanciato un vero e proprio allarme, rilevando come negli ultimi due anni ci sia stato un significativo aumento degli sfratti per morosità e, per quanto riguarda l'edilizia popolare, un incremento di casi di morosità per il mancato pagamento degli affitti delle ATER, anche a Trieste.

"A partire da gennaio di quest'anno, infatti - prosegue la Rosolen - l'ATER di Trieste ha applicato l'aumento dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia sovvenzionata a fronte di un'offerta degli alloggi stessi che riesce a soddisfare meno della metà della domanda. Nonostante questo, in base a numerose segnalazioni, esisterebbero molti appartamenti abitabili di proprietà dell'ATER di Trieste che attualmente non sono stati assegnati.

"Oltretutto, alcuni affittuari di alloggi dell'azienda territoriale, al momento esclusi dai piani di vendita della stessa, avrebbero manifestato interesse ad acquistare l'appartamento del quale sono locatari.

"I problemi delle ATER - rileva ancora la Rosolen - riguardano però anche i canoni di locazione che, in base al DPREG 119/2004, vengono determinati sulla base del reddito del nucleo familiare, dato dalla somma dei redditi imponibili ai fini dell'imposta diretta sulle persone fisiche posseduti su base annuale dallo stesso nucleo e ridotta in misura percentuale in relazione al numero dei componenti. Sempre in base alla legge, il nucleo familiare è composto dal richiedente, dal coniuge e dai figli minorenni. Proprio per la definizione della situazione complessiva del nucleo familiare, le ATER non applicano la detrazione del reddito da lavoro straordinario per la determinazione della capacità economica e del reddito imponibile, previsto dalla legge finanziaria.

"In merito alle agevolazioni per l'edilizia sovvenzionata e, in particolare, alla determinazione del canone di locazione degli alloggi - afferma la Rosolen - non viene, quindi, richiesto l'ISEE, ma si tiene conto della situazione complessiva del nucleo familiare. Come se non bastasse, al compimento della maggiore età un figlio viene automaticamente escluso dall'appartenenza allo stesso nucleo familiare, indipendentemente dal fatto che sia ancora studente o produca un reddito proprio. In questo modo, il nucleo familiare perde il diritto alla detrazione del 10% dal reddito complessivo della famiglia sulla base del quale viene calcolato l'affitto per gli alloggi.

"Nelle altre regioni italiane ciò non accade. In Veneto, ad esempio, la detrazione per il figlio a carico non solo continua ad applicarsi anche dopo il compimento della maggiore età, ma è anche prevista per i nascituri. Nella nostra regione, invece, l'accesso alle misure di sostegno delle fasce deboli e delle famiglie è per la maggior parte subordinato al possesso dei requisiti di reddito riferiti all'ISEE.

"Per questo - continua la consigliera regionale - chiedo al presidente Tondo e all'assessore Riccardi a quanto ammontano gli aumenti del canone d'affitto applicati da gennaio 2010 dall'ATER di Trieste e di quanto sia eventualmente cresciuta la morosità degli inquilini negli ultimi due anni; il numero di appartamenti abitabili attualmente non utilizzati e l'indicazione della data dalla quale essi risultano inutilizzati; il numero degli appartamenti non locati, perché necessitano di interventi di ristrutturazione e per i quali non siano previsti interventi di recupero nel prossimo futuro; il numero delle emergenze verificatesi negli ultimi cinque anni che hanno reso necessario l'utilizzo imprevisto di appartamenti tenuti a disposizione a questo scopo; se il numero di appartamenti liberi sia congruo con il numero di alloggi che l'ATER di Trieste è tenuta a tenere a disposizione per le emergenze.

"Sarebbe anche utile che, a fronte dei dati allarmanti sull'occupazione e dell'aumento della morosità, l'ATER del capoluogo giuliano rivedesse la scelta di non destinare parte del contributo regionale assegnato nella variazione di bilancio 2010 all'abbattimento degli affitti, almeno per gli inquilini colpiti in maniera diretta dalla crisi economica, ad esempio nel caso di persone in cassa integrazione, in mobilità, che siano state poste in disoccupazione, o nel caso dei lavoratori autonomi che abbiano visto i loro redditi diminuiti in percentuale superiore al 20%, tenendo anche conto della composizione del nucleo familiare.

"Chiedo, inoltre - così ancora la Rosolen - se la Giunta regionale intende formulare un indirizzo alle ATER del Friuli Venezia Giulia affinché queste, nella realizzazione dei piani di vendita, tengano conto delle eventuali richieste di acquisto dell'appartamento da parte degli inquilini affittuari, e quale criterio è utilizzato dall'azienda territoriale di Trieste per definire l'aumento del valore catastale degli alloggi.

"Infine, è necessario che sia modificato il regolamento DPREG 119/2004 per introdurre l'ISEE per il conteggio del reddito familiare o, in alternativa, subordinare l'esclusione dal nucleo familiare di un figlio al compimento della maggiore età, e quindi la perdita delle detrazione del 10% dal reddito complessivo della famiglia, alla condizione che il neo-maggiorenne produca reddito, e che il Fondo sociale 2011 sia destinato in via prioritaria all'abbattimento dei canoni d'affitto".