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PD: Lupieri, sanità, disagi crescenti per il cittadino

29.11.2010
17:48
(ACON) Trieste, 29 nov - COM/MPB - La sanità del presidente Tondo e dell'assessore Kosic si caratterizza per un progressivo peggioramento dell'assistenza e con personale sempre più insufficiente in un prossimo futuro che prevede tagli di servizi e di strutture.

A metterlo in evidenza è il consigliere del PD Sergio Lupieri, vicepresidente della III Commissione del Consiglio regionale competente per sanità e assistenza.

Dopo due anni e mezzo di governo, la sanità di questa Giunta - insiste Lupieri - porta alla mancanza di posti letto nei reparti di medicina per la chiusura dei 35 posti della III medica, con pazienti fuori reparto e disagio grave non solo per le famiglie, ma anche per il personale di assistenza. Inoltre, il blocco del turnover causa una progressiva riduzione di personale sia riguardo all'assistenza domiciliare sia nelle corsie, dove pazienti non autosufficienti con alta intensità di cura non possono avere le necessarie attenzioni nonostante gli sforzi del personale presente.

Lupieri elenca ancora: limitazione nel poter accedere alle strutture private convenzionate per esami del sangue o esami radiologici, per esaurimento del budget disponibile; impossibilità di eseguire esami a domicilio se non inseriti nell'assistenza programmata o integrata; attese di più di un anno per interventi chirurgici programmati (prostata, cataratta), e comunque di 30-60 giorni nel caso di tumori; impossibilità di eseguire alcuni esami o prestazioni se non ricorrendo al privato; partecipazione economica elevata da parte della famiglia per le spese dell'assistenza a pazienti complessi per malattie cronico-degenerative (Alzheimer, SLA, post Ictus);percorsi complicati e iperburocratici per accedere a prestazioni necessarie.

Il consigliere aggiunge poi il rischio grave che il Burlo Garofolo perda la qualifica di Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico.

Une elenco dei disagi per i pazienti e il loro familiari che potrebbe continuare a lungo e che arriva talvolta a fenomeni di malasanità ai quali il nostro Servizio Sanitario Regionale non era abituato, annota Lupieri sottolineando che è necessaria una riforma del SSR che consenta di mantenere standard elevati di cura e di assistenza anche in una situazione di bisogni crescenti e di risorse calanti.

Purtroppo - conclude - questa Giunta non dimostra di essere in grado di poter affrontare e risolvere questa sfida.