PD: Lupieri, sanità, disagi crescenti per il cittadino
(ACON) Trieste, 29 nov - COM/MPB - La sanità del presidente
Tondo e dell'assessore Kosic si caratterizza per un progressivo
peggioramento dell'assistenza e con personale sempre più
insufficiente in un prossimo futuro che prevede tagli di servizi
e di strutture.
A metterlo in evidenza è il consigliere del PD Sergio Lupieri,
vicepresidente della III Commissione del Consiglio regionale
competente per sanità e assistenza.
Dopo due anni e mezzo di governo, la sanità di questa Giunta -
insiste Lupieri - porta alla mancanza di posti letto nei reparti
di medicina per la chiusura dei 35 posti della III medica, con
pazienti fuori reparto e disagio grave non solo per le famiglie,
ma anche per il personale di assistenza. Inoltre, il blocco del
turnover causa una progressiva riduzione di personale sia
riguardo all'assistenza domiciliare sia nelle corsie, dove
pazienti non autosufficienti con alta intensità di cura non
possono avere le necessarie attenzioni nonostante gli sforzi del
personale presente.
Lupieri elenca ancora: limitazione nel poter accedere alle
strutture private convenzionate per esami del sangue o esami
radiologici, per esaurimento del budget disponibile;
impossibilità di eseguire esami a domicilio se non inseriti
nell'assistenza programmata o integrata; attese di più di un anno
per interventi chirurgici programmati (prostata, cataratta), e
comunque di 30-60 giorni nel caso di tumori; impossibilità di
eseguire alcuni esami o prestazioni se non ricorrendo al privato;
partecipazione economica elevata da parte della famiglia per le
spese dell'assistenza a pazienti complessi per malattie
cronico-degenerative (Alzheimer, SLA, post Ictus);percorsi
complicati e iperburocratici per accedere a prestazioni
necessarie.
Il consigliere aggiunge poi il rischio grave che il Burlo
Garofolo perda la qualifica di Istituto di Ricerca e Cura a
Carattere Scientifico.
Une elenco dei disagi per i pazienti e il loro familiari che
potrebbe continuare a lungo e che arriva talvolta a fenomeni di
malasanità ai quali il nostro Servizio Sanitario Regionale non
era abituato, annota Lupieri sottolineando che è necessaria una
riforma del SSR che consenta di mantenere standard elevati di
cura e di assistenza anche in una situazione di bisogni crescenti
e di risorse calanti.
Purtroppo - conclude - questa Giunta non dimostra di essere in
grado di poter affrontare e risolvere questa sfida.