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Citt: Colussi, basta tagli alla cultura e al cinema

30.11.2010
15:26
(ACON) Trieste, 30 nov - COM/ET - "Il bilancio dell'anno che sta per concludersi verrà ricordato anche per il grande taglio subito dai finanziamenti alle attività culturali che, registrando una diminuzione di circa 15 milioni di euro, ha visto in percentuale una riduzione di quasi il 33%, una sforbiciata solo parzialmente recuperata dalle variazioni di bilancio".

A sostenerlo Piero Colussi, capogruppo dei Cittadini-Libertà civica in Consiglio regionale.

"La riflessione sul Bilancio del 2011 e sulle proposte di ulteriori tagli alla cultura deve necessariamente partire da questo dato: assieme al comparto agricolo, la cultura è stata l'anno scorso la più colpita dai sacrifici imposti dalle ristrettezze del bilancio regionale.

"Qual è la situazione attuale? In sede di consuntivo 2010 in Commissione cultura, lo scorso settembre, l'assessore Roberto Molinaro - ricorda Colussi - ci ha consegnato questi dati: 47,4 milioni di euro utilizzati per i musei, il sistema bibliotecario regionale, lo spettacolo dal vivo, il cinema, le tabelle della cultura e le diverse iniziative finanziate attraverso leggi di settore; 26 milioni per i beni culturali: la Fondazione Aquileia, l'architettura industriale, quella fortificata, i siti della 1° Guerra mondiale, gli edifici di valore storico-architettonico; 14,2 milioni per le identità linguistiche (sloveno, friulano e tedesco) di cui 7,8 milioni di fondi statali. In totale, considerando anche i fondi per i corregionali all'estero, si tratta di quasi 90 milioni di euro.

"Non dimentichiamoci inoltre che il 2010 doveva essere l'anno dell'avvio del processo di riforma del settore con il superamento delle tabelle della cultura e l'introduzione di criteri misurabili ed il più possibile oggettivi. Purtroppo - evidenzia il consigliere - a causa della scarsa volontà di questa maggioranza di mettere mano al settore, le buone intenzioni di Molinaro sono rimaste lettera morta.

"Il nuovo assessore De Anna, fin dal primo giorno del suo insediamento ha annunciato di voler affrontare la cosa quanto prima. Vedremo".

"Venendo a quest'anno, in base al documento di bilancio per il 2011 licenziato pochi giorni fa dalla Giunta regionale e limitatamente alle attività culturali, vediamo che alla tabella relativa le risorse libere passano da poco più di 30 milioni a 26 milioni scarsi, cioè quasi 4milioni e mezzo in meno, pari al 13% circa.

"Entrando nel dettaglio dei vari capitoli - continua il capogruppo dei Cittadini - verifichiamo che le istituzioni che non hanno subito riduzioni rispetto l'anno precedente sono davvero poche: l'Azienda speciale di Villa Manin, il Teatro Verdi di Pordenone, il Festival dell'Operetta di Trieste, l'Ente Regionale Teatrale, l'Unione dei Gruppi Folcloristici, l'Unione delle società corali (USCI) e l'Associazione delle bande musicali (Anbima).

"Una rapida scorsa ai diversi capitoli ci permette di focalizzare le riduzioni attualmente previste. Per lo spettacolo dal vivo (teatro e musica) il Verdi di Trieste ha 250 mila euro in meno, lo Stabile del Friuli Venezia Giulia meno 100 mila, il Centro Servizi Spettacoli di Udine ne perde 80 mila, la Contrada 90 mila, il Teatro Giovanni da Udine 150 mila, il Teatro Verdi di Gorizia si vede decurtare i fondi di 50 mila euro, il Teatro Comunale di Monfalcone di 65 mila, Bonawentura/Miela 130 mila, Artisti Associati 55 mila e Folkest perde assegnazioni per 60 mila euro. Per non parlare poi della futura Fondazione musicale, che dovrebbe assorbire la vecchia Orchestra del Friuli Venezia Giulia e che vede il capitolo ridotto di 250 mila euro.

"Ancor peggio, in proporzione e in relazione ai tagli dell'anno passato, il mondo del cinema si vede attribuire una riduzione del 19%. In due anni le risorse per questo comparto che gode di grande prestigio a livello nazionale e internazionale, rischiano di assottigliarsi addirittura del 33%: decisamente troppo. In dettaglio per i festival e le manifestazioni ci saranno meno 285 mila euro, per la rete delle mediateche meno 50 mila, per la Cineteca del Friuli meno 15 mila, per gli enti di cultura cinematografica riconosciuti meno 180 mila: si tratta - specifica Colussi - di 560 mila euro in meno su un totale di 2 milioni 141mila euro.

"Nulla per i progetti speciali, come circuito cinema che sostiene le piccole sale di paese, nulla per l'adeguamento tecnologico dell'esercizio d'essai, nulla per le pubblicazioni e l'attività di studio e ricerca: insomma un pianto.

"Il capitolo che riguarda il grande calderone delle tabelle passa da 7 milioni 470mila a 7 milioni, mentre sono azzerati i contributi per gli studi, le ricerche e gli eventi nelle materie umanistiche, dello spettacolo, delle scienze dell'educazione e delle scienze naturali e ambientali, che ancora per quest'anno potevano contare su un budget di 1.146.500 mila euro.

"Si segnala invece - dice Colussi - la fastidiosa presenza di diversi microinterventi puntuali ad associazioni ed enti che mal si conciliano con le esigenze di un Bilancio regionale".

"Fortunatamente - continua - l'assessore competente De Anna sembra intenzionato a difendere con forza le esigenze di un comparto già messo a dura prova l'anno scorso. Lo desumiamo dalle sue dichiarazioni pubbliche, quando riconosce che la cultura non è solo una spesa, ma un investimento per la crescita della società civile e un vantaggio indiretto per la ricchezza economica della regione e del suo gettito fiscale.

"L'auspicio è che anche la sua maggioranza la pensi allo stesso modo, garantendo una maggior attenzione e un comportamento più virtuoso nella destinazione delle risorse per un settore che è già abbondantemente sotto il livello di guardia.

"Due parole per il settore dei beni culturali, egualmente importante per il sistema pubblico del Friuli Venezia Giulia: se escludiamo la Fondazione Aquileia che opportunamente vede ampliate le proprie risorse che passano da 1,5 a 2 milioni di euro, per gli altri enti pubblici le cose non vanno per nulla bene. Infatti, i musei avranno 50 mila euro in meno, il sistema delle biblioteche si vedrà decurtare la stessa cifra, gli ecomusei perdono 70 mila euro e anche il neonato Istituto per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia di Villa Manin ne avrà 100 mila in meno.

"I tagli imposti dal Governo, 77 milioni di euro pari a circa il 5% del totale, - conclude Colussi - sono decisamente troppi per una Regione virtuosa e attenta all'utilizzo delle risorse pubbliche com'è la nostra: si parla tanto di federalismo, ma evidentememnte a sproposito".