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PD: Brussa, Finanziaria ricca ma scelte sbagliate

01.12.2010
10:39
(ACON) Trieste, 1 dic - COM/AB - Una volta di più alla resa dei conti e, in questo caso, alla presentazione dei contenuti della Finanziaria 2011, vengono a cadere molti degli slogan e delle affermazioni altisonanti di cui, in questi mesi, sono stati protagonisti il presidente Tondo e l'assessore Savino sul Bilancio regionale.

È quanto afferma il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa.

Come dimostrano i numeri, il Bilancio per il 2011 ha una dotazione economica superiore a quello dello scorso anno - precisa Brussa - risultato del riconoscimento della compartecipazione ai redditi IRPEF da pensione, ma anche di un maggior gettito fiscale e di un avanzo dell'anno precedente di ben 253 milioni di euro.

Questo fatto - a giudizio dell'esponente PD - avrebbe dovuto indurre la maggioranza a operare una serie di scelte di alto profilo nei due settori che, da sempre, costituiscono l'elemento caratterizzante di questa regione: interventi in campo sanitario e della protezione sociale alla luce delle tante nuove emergenze, e nel settore delle attività economiche bisognoso di ulteriori sostegni per poter a superare una crisi ancora in atto.

Ebbene - sottolinea Brussa - sono proprio questi due settori che, anziché vedere aumentare le risorse economiche a disposizione le hanno viste diminuire: 35 milioni di euro in meno nei diversi settori economici e 17 in meno nei campi sanitario e della protezione sociale.

L'altro elemento su cui trova clamorose smentite l'azione della Giunta e della maggioranza riguarda i ripetuti annunci, che avevano trovato vasta eco sugli organi di informazione, del recupero di circa un miliardo di euro derivanti da investimenti e spese correnti di Comuni e soggetti privati mai utilizzati. L'assessore Savino ha candidamente affermato che la somma ricavata da questa operazione è di 40 milioni di euro per i prossimi tre anni.

Ci troviamo - conclude Brussa - con amministratori che non sanno gestire in maniera oculata le risorse date e non sanno nemmeno essere coerenti con le promesse fatte e che tante aspettative avevano creato presso l'opinione pubblica.