PD: Brussa, Finanziaria ricca ma scelte sbagliate
(ACON) Trieste, 1 dic - COM/AB - Una volta di più alla resa dei
conti e, in questo caso, alla presentazione dei contenuti della
Finanziaria 2011, vengono a cadere molti degli slogan e delle
affermazioni altisonanti di cui, in questi mesi, sono stati
protagonisti il presidente Tondo e l'assessore Savino sul
Bilancio regionale.
È quanto afferma il consigliere regionale del Partito Democratico
Franco Brussa.
Come dimostrano i numeri, il Bilancio per il 2011 ha una
dotazione economica superiore a quello dello scorso anno -
precisa Brussa - risultato del riconoscimento della
compartecipazione ai redditi IRPEF da pensione, ma anche di un
maggior gettito fiscale e di un avanzo dell'anno precedente di
ben 253 milioni di euro.
Questo fatto - a giudizio dell'esponente PD - avrebbe dovuto
indurre la maggioranza a operare una serie di scelte di alto
profilo nei due settori che, da sempre, costituiscono l'elemento
caratterizzante di questa regione: interventi in campo sanitario
e della protezione sociale alla luce delle tante nuove emergenze,
e nel settore delle attività economiche bisognoso di ulteriori
sostegni per poter a superare una crisi ancora in atto.
Ebbene - sottolinea Brussa - sono proprio questi due settori che,
anziché vedere aumentare le risorse economiche a disposizione le
hanno viste diminuire: 35 milioni di euro in meno nei diversi
settori economici e 17 in meno nei campi sanitario e della
protezione sociale.
L'altro elemento su cui trova clamorose smentite l'azione della
Giunta e della maggioranza riguarda i ripetuti annunci, che
avevano trovato vasta eco sugli organi di informazione, del
recupero di circa un miliardo di euro derivanti da investimenti e
spese correnti di Comuni e soggetti privati mai utilizzati.
L'assessore Savino ha candidamente affermato che la somma
ricavata da questa operazione è di 40 milioni di euro per i
prossimi tre anni.
Ci troviamo - conclude Brussa - con amministratori che non sanno
gestire in maniera oculata le risorse date e non sanno nemmeno
essere coerenti con le promesse fatte e che tante aspettative
avevano creato presso l'opinione pubblica.