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PD: Menis, futuro incerto nuova Fondazione musicale del FVG

01.12.2010
16:03
(ACON) Trieste, 1 dic - COM/DT - "Diminuiscono i fondi e cresce l'incertezza: a pochi giorni dalla Finanziaria, il futuro della nuova Fondazione musicale del Friuli Venezia Giulia sembra sempre più in bilico", avverte in una nota Paolo Menis.

"Le prime bozze circolate in questi giorni - rileva il consigliere regionale del PD - parlano di una possibile decurtazione di ben 250 mila euro. A pagare rischiano di essere sempre i soliti, cioé i professionisti, quelli veri, che per tanti anni hanno messo la loro professionalità ed esperienza di musicisti affermati al servizio di uno dei soggetti di punta del panorama artistico regionale.

"Il loro contratto - aggiunge Menis - scade il 24 dicembre e le promesse dell'allora assessore alla Cultura Roberto Molinaro (che aveva annunciato la continuità dell'attività dei quaranta professori, assicurata nel nuovo soggetto regionale) appaiono poco più di un lontano ricordo.

"Ma qui ad avere colpe non è tanto la Regione - precisa Paolo Menis che ha depositato al riguardo un'interrogazione (la terza, dopo le due dei mesi scorsi): la generalità di Giunta istitutiva del nuovo organismo, infatti, risale al 10 gennaio anche se non ha ancora visto la luce. Quelli che invece non sono mancati in questi mesi sono stati i distinguo e le prese di posizione sull'argomento, non ultime quelle provenienti da due dei possibili soci fondatori del nuovo ente, ovvero il Comune e la Provincia di Udine. Ma se i dubbi dell'Amministrazione municipale del capoluogo friulano appaiono legati solo a verifiche contabili, meno chiara è la posizione espressa dal presidente della Provincia Piero Fontanini, che pare avere le idee poco chiare.

"L'unica cosa che sembra preoccupare Palazzo Belgrado - annota ancora Menis - è lasciare fuori dalla nuova orchestra i professori (come se si potesse sostituire la professionalità e l'esperienza maturata da musicisti professionisti) per lasciare spazio a giovani provenienti dai Conservatori regionali, senza stravolgere le funzioni della stessa orchestra.

"Così, non solo una simile proposta smentisce quanto detto dall'assessore Molinaro, ma nemmeno si capisce come questa soluzione potrebbe integrarsi con quanto già esiste e perché i Conservatori dovrebbero collaborare visto che hanno entrambi, già oggi, un proprio gruppo musicale. Una situazione davvero poco nitida - conclude Menis - speriamo che la risposta alla mia interrogazione possa finalmente fare chiarezza sulle intenzioni del nuovo assessore Elio De Anna".