PD: Menis, futuro incerto nuova Fondazione musicale del FVG
(ACON) Trieste, 1 dic - COM/DT - "Diminuiscono i fondi e cresce
l'incertezza: a pochi giorni dalla Finanziaria, il futuro della
nuova Fondazione musicale del Friuli Venezia Giulia sembra sempre
più in bilico", avverte in una nota Paolo Menis.
"Le prime bozze circolate in questi giorni - rileva il
consigliere regionale del PD - parlano di una possibile
decurtazione di ben 250 mila euro. A pagare rischiano di essere
sempre i soliti, cioé i professionisti, quelli veri, che per
tanti anni hanno messo la loro professionalità ed esperienza di
musicisti affermati al servizio di uno dei soggetti di punta del
panorama artistico regionale.
"Il loro contratto - aggiunge Menis - scade il 24 dicembre e le
promesse dell'allora assessore alla Cultura Roberto Molinaro (che
aveva annunciato la continuità dell'attività dei quaranta
professori, assicurata nel nuovo soggetto regionale) appaiono
poco più di un lontano ricordo.
"Ma qui ad avere colpe non è tanto la Regione - precisa Paolo
Menis che ha depositato al riguardo un'interrogazione (la terza,
dopo le due dei mesi scorsi): la generalità di Giunta istitutiva
del nuovo organismo, infatti, risale al 10 gennaio anche se non
ha ancora visto la luce. Quelli che invece non sono mancati in
questi mesi sono stati i distinguo e le prese di posizione
sull'argomento, non ultime quelle provenienti da due dei
possibili soci fondatori del nuovo ente, ovvero il Comune e la
Provincia di Udine. Ma se i dubbi dell'Amministrazione municipale
del capoluogo friulano appaiono legati solo a verifiche
contabili, meno chiara è la posizione espressa dal presidente
della Provincia Piero Fontanini, che pare avere le idee poco
chiare.
"L'unica cosa che sembra preoccupare Palazzo Belgrado - annota
ancora Menis - è lasciare fuori dalla nuova orchestra i
professori (come se si potesse sostituire la professionalità e
l'esperienza maturata da musicisti professionisti) per lasciare
spazio a giovani provenienti dai Conservatori regionali, senza
stravolgere le funzioni della stessa orchestra.
"Così, non solo una simile proposta smentisce quanto detto
dall'assessore Molinaro, ma nemmeno si capisce come questa
soluzione potrebbe integrarsi con quanto già esiste e perché i
Conservatori dovrebbero collaborare visto che hanno entrambi, già
oggi, un proprio gruppo musicale. Una situazione davvero poco
nitida - conclude Menis - speriamo che la risposta alla mia
interrogazione possa finalmente fare chiarezza sulle intenzioni
del nuovo assessore Elio De Anna".