Pens: Ferone scrive a Tondo su adeguamento pensioni
(ACON) Trieste, 2 dic - COM/AB - Il consigliere regionale del
Partito Pensionati Luigi Ferone, ha inviato al presidente della
Regione Renzo Tondo la seguente nota:
"Dal 1° gennaio 2011 i pensionati riceveranno un aumento
dell'1,4%, relativo alla perequazione pensionistica derivante
dall'aumento del costo della vita, secondo l'indice Istat. È
veramente una miseria che non tiene affatto conto, a giudizio del
Partito Pensionati, del reale aumento del costo della vita con
riferimento ai pensionati e alla loro tipologia di consumi.
La realtà è che si tratta di un incremento ridicolo, che non
copre neppure minimamente quelli che saranno i prevedibili
aumenti che i pensionati e tutti i cittadini dovranno affrontare
dal 1° gennaio e, alla prova dei fatti, come già è accaduto in
altre occasioni, tantissimi pensionati invece di ricevere qualche
euro in più si troveranno con pensioni sempre più misere e sempre
più inadeguate a garantire una vita appena dignitosa.
Appare evidente il forte impegno che la nostra Regione pone verso
i problemi dei cittadini più bisognosi e disagiati, e fra questi
proprio i pensionati, e in quest'ottica ritengo che
l'Amministrazione regionale debba proseguire nella sua politica
dell'attenzione nei confronti di queste fasce ultra deboli della
popolazione, proprio perché appare di tutta evidenza la necessità
di una forte e concreta politica della vicinanza a chi più vive
il disagio, il bisogno e, tante volte, l'emarginazione.
Non si può legare il destino economico di milioni di pensionati
all'indice Istat ma è necessario, dopo 20 anni, un intervento
forte e strutturale che rivitalizzi veramente le pensioni e
faccia recuperare ai circa 17 milioni di pensionati, almeno in
parte, quanto hanno perso nell'ultimo ventennio. Troppa
disattenzione per chi ha lavorato anni in condizioni pesantissime
e durissime e che oggi vede i propri diritti fortemente
compromessi.
Certo, nessuno può pretendere che il Friuli Venezia Giulia
sopperisca alle enormi carenze del Governo centrale in materia di
solidarietà, e in particolare di pensioni, ma è indubbio che una
sollecitazione, anche per il Friuli Venezia Giulia, non può fare
che bene alla nostra gente, richiamando il Governo nazionale alle
sue responsabilità nei confronti del popolo dei pensionati.
È ora che il Governo nazionale si ispiri proprio alla politica
sociale del Friuli Venezia Giulia che, pur con le sue modeste
risorse e nell'ambito delle sue competenze, cerca di dare
comunque delle risposte. Non regge l'alibi della crisi e delle
difficoltà proprio perché, per i pensionati, non è mai il
momento, vi sono sempre crisi e difficoltà e sono 20 anni che
nessun Governo che si è succeduto alla guida del Paese ha
affrontato in maniera seria e coerente il problema dei pensionati.
Certo, milioni di cittadini che hanno inculcato il senso del
dovere e il rispetto delle Istituzioni, tante volte con la salute
malferma, non fanno paura al palazzo, perché non scioperano, non
occupano binari e stazioni ferroviarie, non creano disordini, non
salgono sui tetti, ma proprio questo dovrebbe maggiormente
indurre chi di dovere a rispettare le ragioni, la dignità e il
diritto dei pensionati.
Quale rappresentante del Partito Pensionati nel Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia invito il Governo Berlusconi
ad avere un atto di coraggio e a fare giustizia nei confronti dei
pensionati mantenendo, fra l'altro, gli impegni assunti nei
confronti non solo del Partito Pensionati, ma dei pensionati
tutti e la invito a sostenere, con forza, presso il Governo
centrale le ragioni dei pensionati".