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Pens: Ferone scrive a Tondo su adeguamento pensioni

02.12.2010
11:23
(ACON) Trieste, 2 dic - COM/AB - Il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone, ha inviato al presidente della Regione Renzo Tondo la seguente nota:

"Dal 1° gennaio 2011 i pensionati riceveranno un aumento dell'1,4%, relativo alla perequazione pensionistica derivante dall'aumento del costo della vita, secondo l'indice Istat. È veramente una miseria che non tiene affatto conto, a giudizio del Partito Pensionati, del reale aumento del costo della vita con riferimento ai pensionati e alla loro tipologia di consumi. La realtà è che si tratta di un incremento ridicolo, che non copre neppure minimamente quelli che saranno i prevedibili aumenti che i pensionati e tutti i cittadini dovranno affrontare dal 1° gennaio e, alla prova dei fatti, come già è accaduto in altre occasioni, tantissimi pensionati invece di ricevere qualche euro in più si troveranno con pensioni sempre più misere e sempre più inadeguate a garantire una vita appena dignitosa. Appare evidente il forte impegno che la nostra Regione pone verso i problemi dei cittadini più bisognosi e disagiati, e fra questi proprio i pensionati, e in quest'ottica ritengo che l'Amministrazione regionale debba proseguire nella sua politica dell'attenzione nei confronti di queste fasce ultra deboli della popolazione, proprio perché appare di tutta evidenza la necessità di una forte e concreta politica della vicinanza a chi più vive il disagio, il bisogno e, tante volte, l'emarginazione. Non si può legare il destino economico di milioni di pensionati all'indice Istat ma è necessario, dopo 20 anni, un intervento forte e strutturale che rivitalizzi veramente le pensioni e faccia recuperare ai circa 17 milioni di pensionati, almeno in parte, quanto hanno perso nell'ultimo ventennio. Troppa disattenzione per chi ha lavorato anni in condizioni pesantissime e durissime e che oggi vede i propri diritti fortemente compromessi. Certo, nessuno può pretendere che il Friuli Venezia Giulia sopperisca alle enormi carenze del Governo centrale in materia di solidarietà, e in particolare di pensioni, ma è indubbio che una sollecitazione, anche per il Friuli Venezia Giulia, non può fare che bene alla nostra gente, richiamando il Governo nazionale alle sue responsabilità nei confronti del popolo dei pensionati. È ora che il Governo nazionale si ispiri proprio alla politica sociale del Friuli Venezia Giulia che, pur con le sue modeste risorse e nell'ambito delle sue competenze, cerca di dare comunque delle risposte. Non regge l'alibi della crisi e delle difficoltà proprio perché, per i pensionati, non è mai il momento, vi sono sempre crisi e difficoltà e sono 20 anni che nessun Governo che si è succeduto alla guida del Paese ha affrontato in maniera seria e coerente il problema dei pensionati. Certo, milioni di cittadini che hanno inculcato il senso del dovere e il rispetto delle Istituzioni, tante volte con la salute malferma, non fanno paura al palazzo, perché non scioperano, non occupano binari e stazioni ferroviarie, non creano disordini, non salgono sui tetti, ma proprio questo dovrebbe maggiormente indurre chi di dovere a rispettare le ragioni, la dignità e il diritto dei pensionati. Quale rappresentante del Partito Pensionati nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia invito il Governo Berlusconi ad avere un atto di coraggio e a fare giustizia nei confronti dei pensionati mantenendo, fra l'altro, gli impegni assunti nei confronti non solo del Partito Pensionati, ma dei pensionati tutti e la invito a sostenere, con forza, presso il Governo centrale le ragioni dei pensionati".