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PD: Gabrovec, digitale terrestre penalizza minoranze linguistiche

02.12.2010
13:29
(ACON) Trieste, 2 dic - COM/AB - L'imminente passaggio al digitale terreste sta coinvolgendo emittenti pubbliche e private e il Corecom del Friuli Venezia Giulia nell'informare il più possibile i cittadini sulle novità che tale operazione comporta e soprattutto sull'esigenza di adeguare i propri ricevitori televisivi al nuovo sistema.

Se è vero che il problema è piuttosto banale per il resto d'Italia, la cosa si complica nella nostra regione per il semplice fatto che l'Italia ha scelto lo standard di compressione MPEG 2, già oggi tecnologicamente vetusto, mentre la Slovenia ha scelto lo standard di ultima generazione MPEG 4. Mentre i ricevitori MPEG 4 decodificano anche il segnale MPEG 2, non vale invece il contrario. Ne consegue che i programmi televisivi delle emittenti della Slovenia non saranno visibili con le normali tv o con i decoder digitali in FVG e in Italia.

Lo mette in evidenza il consigliere regionale Igor Gabrovec (PD-Ssk) che aggiunge. La cosa sarebbe di poco conto se non fosse che anche in questo caso, come al solito, chi ci rimette sono le comunità linguistiche slovena nel FVG e italiana in Slovenia. Se è vero che gli appartenenti alla comunità slovena in Italia saranno privati (salvo aggiungere alla propria tv il nuovo decoder MPEG 4) della possibilità di vedere i programmi televisivi sloveni, la comunità italiana di oltre confine in teoria si vedrà imporre un black out comunicativo in direzione dell'Italia.

Per essere più espliciti: i programmi televisivi, compresi quelli informativi, prodotti dalla redazione italiana della Tv pubblica Koper-Capodistria, non farebbero più da veicolo mediatico e culturale tra la comunità nazionale italiana in Slovenia e la madre patria.

Verrebbe da chiedersi innanzitutto perchè in Italia si stia adottando uno standard tecnologico (MPEG 2) vecchio e che con ogni probabilità imporrà alle famiglie l'integrale sostituzione già tra qualche anno, quando il passaggio alla codifica MPEG 4 diverrà ormai improrogabile anche da noi.

Tralasciando ciò, ci si chiede invece se qualcuno, a partire dal Corecom FVG, ha considerato con la dovuta attenzione le ripercussioni culturali e politiche che questa differenza, all'apparenza tanto banale, avrà sulle sorti di ambedue le comunità linguistiche, per le quali ci piace spesso dire che sono il vero collante dell'area transfrontaliera.