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Idv: Agnola, agli altri i privilegi, a noi tagli e sacrifici

02.12.2010
15:26
(ACON) Trieste, 2 dic - COM/AB - "Alla faccia del federalismo e del premio per le regioni virtuose".

Enio Agnola, consigliere regionale dell'Idv, commenta duramente le misure della Finanziaria nazionale che mette sullo stesso piano le Regioni a statuto speciale suddividendo tra di loro una poco appetitosa torta di 500 milioni di euro di risparmi forzati per un "generico contenimento della spesa pubblica e quindi un freno alle regioni allegre, che ben si calza alla Sicilia e Sardegna che abusano regolarmente della spesa pubblica o di Val D'Aosta e Trentino Alto Adige che mantengono privilegi in termini di compartecipazione alle entrate tributarie largamente superiori ai nostri e senza il peso del Servizio sanitario tutto sulle spalle del contribuente regionale".

I dati forniti da Agnola nel corso di una conferenza stampa - alla quale hanno partecipato anche il capogruppo Alessandro Corazza, il segretario regionale dell'Italia dei Valori Giovanni de Lorenzi e il vicesegretario Giorgio Ellero - dimostrano come in cambio di 196 milioni di euro che era il valore dei due decimi di compartecipazioni sull'IVA otto anni fa, la Regione abbia speso fino a oggi oltre 800 milioni per la sanità.

Per rendere bene l'idea, Agnola ha descritto l'Italia come "un condominio di 20 appartamenti dove 15 di essi - le Regioni a statuto ordinario - hanno il riscaldamento centralizzato e pertanto consumano senza inibizioni; gli altri 5 appartamenti - le Regioni a statuto speciale - hanno il riscaldamento autonomo, ma in quattro di esse lo Stato riempie sistematicamente la caldaia, e in uno (il Friuli Venezia Giulia) le forniture sono centellinate e quindi si battono i denti dal freddo".

"Nelle precedenti leggi finanziarie - continua Agnola - la Regione aveva chiesto a tutti sacrifici per mettere al riparo la capacità di intervento e accompagnare la ripresa senza ricorrere al debito. Ora, in presenza di una Finanziaria realizzabile senza ulteriori tagli, il Governo ci impone una riduzione di 77 milioni che la Giunta, invece di ribellarsi con tutte le forze attivabili, ha già passivamente individuato nelle infrastrutture, tipico settore che accompagna la ripresa economica e nella cultura, ambito già largamente sforbiciato nelle precedenti finanziarie e che, evidentemente, viene considerato talmente poco da costituire una specie di fondo di salvezza di bilancio buono per ogni occasione".

"Dopo aver presentato come una grande conquista l'ottenimento di quanto spettante sulla compartecipazione all'Irpef delle pensioni - conclude Agnola - peraltro ben bilanciato dalla partecipazione al fondo perequativo su un federalismo fumoso negli obiettivi ma tristemente chiaro nel chiedere, vediamo una incomprensibile debolezza nei confronti delle scelte del ministro Tremonti, che dagli uffici romani toglie alla nostra regione risorse fondamentali per accompagnare quella ripresa che i cittadini meriterebbero dopo due finanziarie lacrime e sangue".

Agnola ha annunciato che la prossima mossa dell'Italia dei Valori su questo tema sarà il coinvolgimento della Commissione paritetica Stato-Regione e le forze economiche e sociali del Friuli Venezia Giulia per impedire che la nostra regione perda la possibilità di continuare a essere proprietaria delle proprie scelte di sviluppo.