Idv: Agnola, agli altri i privilegi, a noi tagli e sacrifici
(ACON) Trieste, 2 dic - COM/AB - "Alla faccia del federalismo e
del premio per le regioni virtuose".
Enio Agnola, consigliere regionale dell'Idv, commenta duramente
le misure della Finanziaria nazionale che mette sullo stesso
piano le Regioni a statuto speciale suddividendo tra di loro una
poco appetitosa torta di 500 milioni di euro di risparmi forzati
per un "generico contenimento della spesa pubblica e quindi un
freno alle regioni allegre, che ben si calza alla Sicilia e
Sardegna che abusano regolarmente della spesa pubblica o di Val
D'Aosta e Trentino Alto Adige che mantengono privilegi in termini
di compartecipazione alle entrate tributarie largamente superiori
ai nostri e senza il peso del Servizio sanitario tutto sulle
spalle del contribuente regionale".
I dati forniti da Agnola nel corso di una conferenza stampa -
alla quale hanno partecipato anche il capogruppo Alessandro
Corazza, il segretario regionale dell'Italia dei Valori Giovanni
de Lorenzi e il vicesegretario Giorgio Ellero - dimostrano come
in cambio di 196 milioni di euro che era il valore dei due decimi
di compartecipazioni sull'IVA otto anni fa, la Regione abbia
speso fino a oggi oltre 800 milioni per la sanità.
Per rendere bene l'idea, Agnola ha descritto l'Italia come "un
condominio di 20 appartamenti dove 15 di essi - le Regioni a
statuto ordinario - hanno il riscaldamento centralizzato e
pertanto consumano senza inibizioni; gli altri 5 appartamenti -
le Regioni a statuto speciale - hanno il riscaldamento autonomo,
ma in quattro di esse lo Stato riempie sistematicamente la
caldaia, e in uno (il Friuli Venezia Giulia) le forniture sono
centellinate e quindi si battono i denti dal freddo".
"Nelle precedenti leggi finanziarie - continua Agnola - la
Regione aveva chiesto a tutti sacrifici per mettere al riparo la
capacità di intervento e accompagnare la ripresa senza ricorrere
al debito. Ora, in presenza di una Finanziaria realizzabile senza
ulteriori tagli, il Governo ci impone una riduzione di 77 milioni
che la Giunta, invece di ribellarsi con tutte le forze
attivabili, ha già passivamente individuato nelle infrastrutture,
tipico settore che accompagna la ripresa economica e nella
cultura, ambito già largamente sforbiciato nelle precedenti
finanziarie e che, evidentemente, viene considerato talmente poco
da costituire una specie di fondo di salvezza di bilancio buono
per ogni occasione".
"Dopo aver presentato come una grande conquista l'ottenimento di
quanto spettante sulla compartecipazione all'Irpef delle pensioni
- conclude Agnola - peraltro ben bilanciato dalla partecipazione
al fondo perequativo su un federalismo fumoso negli obiettivi ma
tristemente chiaro nel chiedere, vediamo una incomprensibile
debolezza nei confronti delle scelte del ministro Tremonti, che
dagli uffici romani toglie alla nostra regione risorse
fondamentali per accompagnare quella ripresa che i cittadini
meriterebbero dopo due finanziarie lacrime e sangue".
Agnola ha annunciato che la prossima mossa dell'Italia dei Valori
su questo tema sarà il coinvolgimento della Commissione
paritetica Stato-Regione e le forze economiche e sociali del
Friuli Venezia Giulia per impedire che la nostra regione perda la
possibilità di continuare a essere proprietaria delle proprie
scelte di sviluppo.