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PD: Moretton, per la Finanziaria serve seria programmazione

09.12.2010
11:25
(ACON) Trieste, 9 dic - COM/AB - Con la Finanziaria Tondo sembra fare giochi di prestigio: ogni tanto tira fuori dal suo cilindro un coniglio, una colombina e qualche fiore variopinto. Chissà da quale maestro ha imparato questi giochi di prestigio che, come si sa, sono pura illusione. La critica viene dal capogruppo PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton, che entra nel merito della questione.

Tutto ciò per dire che la Finanziaria cambia ogni momento. Si scopre infatti che un giorno si da qualcosa là e l'altro si aggiunge qualcuno dimenticato. È normale chiedersi con quale impostazione e quale garanzia si è inteso programmare questa Finanziaria, soprattutto quando lo stesso Tondo parla di crisi che è la più grave, peggio del terremoto e le finanze scarseggiano.

Poiché il terremoto ci ha colpito direttamente da vicino e, sfortunatamente, ne conosciamo le conseguenze - aggiunge Moretton - questa dichiarazione ci preoccupa e ci fa temere un futuro senza prospettiva. Del resto, senza soldi come dichiara Tondo, si può fare poco o niente. Ecco perché la Finanziaria messa in cantiere dalla Giunta che, per di più, ogni giorno aggiunge o toglie qualcosa, ci fa mal pensare e poco credere.

Credo invece essere opinione comune che proprio quando si è nel mezzo di una crisi e le risorse scarseggiano sia obbligatorio scegliere, progettare e programmare un percorso che, assicurando alcune priorità in assoluto, sappia poi distribuire con lungimiranza e saggia oculatezza quel che rimane. La necessità di essere seri e severi prima con se stessi, per essere il più possibile equilibrati con gli altri, senza illusioni e mistificazioni, è l'unico percorso che si dovrebbe scegliere per adottare una Finanziaria che possa garantire almeno quanto programmato in quei pochi punti citati (salute, famiglia ed economia) in cui è necessario esserlo, senza però dimenticare la cultura.

Quest'ultima è importante quanto, o quasi, il pane. Non a caso - conclude Moretton - mi viene in mente un saggio proverbio che diceva: se hai due lire una spendila per il pane e l'altra per la cultura. Detto questo, mi sembra che ogni altro commendo sia inutile.