Citt: Alunni Barbarossa, aderire a studio terapico su sclerosi
(ACON) Trieste, 9 dic - COM/DT - Un'interpellanza per chiedere
alla Giunta se, di fronte a una nuova cura sull'insufficienza
venosa cronica cerebrospinale nella sclerosi multipla portata
avanti da Paolo Zamboni, direttore del Centro malattie vascolari
dell'università di Ferrara, non si possa inserire la nostra
regione nello studio terapico. A firmarla, il consigliere
regionale dei Cittadini Stefano Alunni Barbarossa, che ha anche
annunciato la presentazione di un emendamento in Finanziaria per
il sostegno della ricerca.
Già lo scorso marzo Alunni Barbarossa aveva interpellato una
prima volta l'Esecutivo sull'argomento, ma la risposta
dell'assessore alla Salute Vladimir Kosic era stata alquanto
insoddisfacente. Ora, alla luce di nuovi dati (almeno 1200 i
corregionali colpiti dalla malattia, alcuni dei quali stanno
affrontando grandi sacrifici per recarsi nelle strutture
sanitarie dove opera il dottor Zamboni), il consigliere torna
sull'argomento.
L'interpellanza di Alunni Barbarossa fa riferimento al nuovo
intervento di angioplastica (messo a punto dall'equipe di Zamboni
e da Fabrizio Salvi, dell'ospedale Belluria di Bologna) che apre
una nuova prospettiva di cura - con effetti collaterali quasi
nulli e costi ridottissimi per il servizio sanitario - per quanto
riguarda i problemi legati alla sclerosi multipla correlati a un
problema vascolare cronico definito come insufficienza venosa
cronica cerebrospinale. Questa malattia cronica, progressiva e
altamente invalidante, una delle più gravi del sistema nervoso
centrale, colpisce in Italia più di 58 mila persone.
"Attualmente - spiega il consigliere - la cura si basa su terapie
a base di interferoni e di immunosoppressori, che hanno pesanti
effetti collaterali e risultano efficaci solo su circa 1/3 dei
pazienti, con costi molto alti. Dopo aver appreso degli effetti
della terapia ma soprattutto dell'attivazione di Regioni quali
Sicilia, Veneto, Lombardia e Piemonte (che hanno chiesto la
disponibilità del professore Zamboni a ospitare nella sua
struttura professionisti locali cui trasferire il bagaglio di
conoscenze necessario), chiedo alla Giunta se di fronte a una
tale scoperta scientifica non si ritenga opportuno dare anche ai
malati del Friuli Venezia Giulia la speranza di un futuro
migliore, avviando e inserendo la nostra regione nello studio
terapico multicentrico e randomizzato sull'insufficienza venosa
cronica cerebrospinale".