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Idv: Agnola e Corazza, no a forzature su comparto unico

09.12.2010
16:06
(ACON) Trieste, 9 dic - COM/ET - Sul comparto unico del pubblico impiego il gruppo di Italia dei Valori in Consiglio regionale, con i suoi componenti Enio Agnola e Alessandro Corazza, interpella la Giunta sul perché sono state forzate le regole e le prassi sindacali, creando tensioni.

La normativa sul pubblico impiego prevede che le organizzazioni sindacali che aderiscono all'ipotesi di accordo rappresentino nel loro complesso almeno il 51 per cento come media tra dato associativo e dato elettorale nel comparto o nell'area contrattuale, o almeno il 60 per cento del dato elettorale nel medesimo ambito.

Il 18 novembre - evidenziano i due consiglieri - i sindacati Cisl Fp e Csa hanno firmato un verbale, definito impropriamente accordo, mentre Fp-cgil, Uil Fpl, Cisal EE.LL non hanno sottoscritto l'offerta proposta dalla controparte datoriale.

"Una forzatura - dichiarano Corazza e Agnola - che non fa l'interesse della maggioranza dei lavoratori del comparto unico e rischia di creare forti tensioni tra le parti".

Agnola, primo firmatario dell'interpellanza, chiede inoltre perché, invece di applicare come indice di riferimento per gli aumenti il tasso annuale di inflazione programmata (che sarebbe stato dell'1,5%) si è deciso di applicare solo l'1,1%, valore ben al di sotto di quello di riferimento anche del contratto nazionale e perché si sono date decorrenze d'aumento diverse rispetto al contratto nazionale.

Nell'interpellanza si toccano anche altri aspetti, come quello della quattordicesima confusa con il salario aggiuntivo o delle differenza che continuano a esserci tra dipendenti degli Enti locali e della Regione.

L'Italia dei Valori continuerà a monitorare la situazione e a ribadire la sua posizione a difesa dei lavoratori del comparto.