Idv: Agnola e Corazza, no a forzature su comparto unico
(ACON) Trieste, 9 dic - COM/ET - Sul comparto unico del
pubblico impiego il gruppo di Italia dei Valori in Consiglio
regionale, con i suoi componenti Enio Agnola e Alessandro
Corazza, interpella la Giunta sul perché sono state forzate le
regole e le prassi sindacali, creando tensioni.
La normativa sul pubblico impiego prevede che le organizzazioni
sindacali che aderiscono all'ipotesi di accordo rappresentino nel
loro complesso almeno il 51 per cento come media tra dato
associativo e dato elettorale nel comparto o nell'area
contrattuale, o almeno il 60 per cento del dato elettorale nel
medesimo ambito.
Il 18 novembre - evidenziano i due consiglieri - i sindacati Cisl
Fp e Csa hanno firmato un verbale, definito impropriamente
accordo, mentre Fp-cgil, Uil Fpl, Cisal EE.LL non hanno
sottoscritto l'offerta proposta dalla controparte datoriale.
"Una forzatura - dichiarano Corazza e Agnola - che non fa
l'interesse della maggioranza dei lavoratori del comparto unico e
rischia di creare forti tensioni tra le parti".
Agnola, primo firmatario dell'interpellanza, chiede inoltre
perché, invece di applicare come indice di riferimento per gli
aumenti il tasso annuale di inflazione programmata (che sarebbe
stato dell'1,5%) si è deciso di applicare solo l'1,1%, valore ben
al di sotto di quello di riferimento anche del contratto
nazionale e perché si sono date decorrenze d'aumento diverse
rispetto al contratto nazionale.
Nell'interpellanza si toccano anche altri aspetti, come quello
della quattordicesima confusa con il salario aggiuntivo o delle
differenza che continuano a esserci tra dipendenti degli Enti
locali e della Regione.
L'Italia dei Valori continuerà a monitorare la situazione e a
ribadire la sua posizione a difesa dei lavoratori del comparto.