SA-SEL: lunedì Pustetto visiterà CIE Gradisca
(ACON) Trieste, 11 dic - COM/AB - Lunedì mattina, alle 9.30, si
apriranno finalmente le porte del CIE di Gradisca Stefano
Pustetto.
Saranno passati esattamente 20 giorni da quando (il 23 novembre
scorso), il consigliere regionale di SA-Sinistra ecologia libertà
ha inoltrato formale richiesta alla Prefettura di Gorizia per
poter visitare il Centro di Identificazione ed Espulsione di
Gradisca.Dopo 20 giorni, innumerevoli telefonate, rimpalli di
responsabilità tra Prefettura e Viminale, chiamata in causa del
presidente della Regione, finalmente è arrivato il via libera da
parte della Prefettura.
"Non si capisce questo atteggiamento degli organi dello Stato e
del presidente della Regione visto che esibendo semplicemente il
tesserino, ho già visitato il carcere di massima sicurezza di
Tolmezzo. Perché per il CIE vige un'assoluta discrezionalità
quasi godessero dello status di extraterritorialità? Questo è un
problema politico che uno Stato deve saper risolvere, si tratta
di una scelta di civiltà".
"Il controllo democratico deve poter essere esercitato in tempi
brevi, non a distanza di settimane. Quella in cui ci troviamo è
una situazione inquietante, perché accettare questa
discrezionalità vuol dire rendersi corresponsabili di quanto
accade tra quelle mura sigillate. In democrazia non è pensabile
che esista un luogo di detenzione sottratto al controllo
democratico delle istituzioni".
"Le notizie che il 23 novembre filtravano dal CIE raccontavano di
atti di autolesionismo perpetrati da alcuni internati che si
sarebbero cuciti le labbra per denunciare la loro condizione e
gli inaccettabili e ingiustificati tempi di detenzione. In
realtà, l'interesse non è di questi giorni, ma è nato dalle
notizie di abusi, maltrattamenti e discrezionalità che riguardano
non solo il CIE di Gradisca, ma un po' tutti i CIE sparsi per
l'Italia ove le rivolte, sia individuali che collettive, sono
decisamente aumentate da quando il periodo di detenzione è
passato dagli iniziali 30 giorni agli attuali 6 mesi".
"Ho sentito come mio preciso dovere - ha dichiarato Stefano
Pustetto - dettato dalla carica pubblica che ricopro e dal mio
trascorso di medico, accertare la veridicità di tali notizie e lo
stato di salute dei detenuti".
Viste le considerazioni in premessa si ritiene quanto mai urgente
l'istituzione di un Osservatorio permanente su quanto avviene nel
CIE a Gradisca, come già richiesto dalla Rete dei Diritti del
Friuli Venezia Giulia.