CR: Finanziaria 2011, relatore minoranza Baiutti (6)
(ACON) Trieste, 14 dic - MPB - L'impianto della legge
finanziaria uscita dalla I Commissione ricalca sostanzialmente il
testo proposto dall'Esecutivo, ma dagli emendamenti per ora
presentati dalla Giunta si evidenzia una rimodulazione
dell'ordine di un'ulteriore ventina di milioni di euro. Tuttavia
per il relatore di minoranza Giorgio Baiutti (PD), che ha
confermato la valutazione negativa del suo Gruppo, la Giunta
poteva fare di più in diversi ambiti.
Così, inquadrando la manovra nel contesto economico che il Friuli
Venezia Giulia sta vivendo e scorrendo gli interventi per
finalità, Baiutti promuove le politiche di protezione sociale e
gli sforzi fatti per riallineare le poste nel settore cultura, ma
lascia un giudizio sospeso sul settore sociosanitario e segnala
la carenza di fondi per le imprese agricole, mentre sullo
sviluppo competitivo risultano inevase 800 domande, con ritardi
causati da procedure istruttorie che rischiano di compromettere
le finalità degli interventi. Manca inoltre tutta la partita
relativa all'edilizia, alle riqualificazioni dei centri storici,
alla tutela del patrimonio ecclesiastico, alle disposizioni sulla
ricostruzione, mentre appare più organica l'azione regionale
sulle infrastrutture e sui trasporti. E restano scoperte diverse
leggi di settore che riguardano i beni culturali(ville e palazzi,
archeologia industriale, edilizia fortificata), occorrono
adeguate risorse per l'impiantistica sportiva il cui capitolo nel
2010 è stato azzerato.
Si tratta di una finanziaria contenuta sul piano delle risorse e
delle possibili azioni riformatrici, che avrebbero dovuto
sostenere le iniziative per le famiglie, i lavoratori, il mondo
imprenditoriale, ha ribadito Baiutti preoccupato perché la debole
ripresa economica non porta assunzioni, ma un aumento di precari
e interinali, mentre le piccole e medie imprese avrebbero bisogno
di una più incisiva azione verso la ricerca e l'innovazione. A
preoccupare è anche la realtà occupazionale femminile e dei
giovani, che rischiano di costituire una generazione negata.
Il riconoscimento della compartecipazione al reddito da pensioni
INPS è avvenuto in contemporanea con la partecipazione del Friuli
Venezia Giulia all'attuazione del federalismo fiscale (370
milioni annui il contributo regionale): "Con una mano si è dato e
con l'altra si è tolto - sottolinea Baiutti, evidenziando che si
mette la nostra Regione sullo stesso piano delle altre Regioni a
statuto speciale, quando invece è in una situazione diversa, sia
in ordine ai decimi di compartecipazione delle imposte, sia
perché essa è al di fuori del sistema sanitario nazionale: la
Giunta deve riservarsi la possibilità di rinegoziare il patto,
alla luce della assegnazione di nuove competenze.
I documenti contabili del triennio 2011/2013 autorizzano a
ricorrere al mercato creditizio contraendo mutui per circa 500
milioni, dei quali 180 per il prossimo anno. Seguendo l'indirizzo
delle due passate finanziarie, la Giunta non intende procedere
alla stipula di contratti di mutuo, puntando sull'abbattimento
del debito complessivo della Regione.
Mentre comincia a dare i suoi frutti la collaborazione tra
Agenzia delle Entrate e Regione per l'incrocio dei dati
statistici regionali, utili a recuperare evasione ed elusione
fiscale, bisognerebbe avviare, come proposto dal PD in occasione
della finanziaria 2010, un'azione di controllo sull'accertamento
della riscossione dei tributi regionali di concerto con i Comuni,
che consentirebbe di recuperare altre risorse indispensabili.
Infine, per quanto riguarda la sanità, Baiutti ha sottolineato
come le risorse umane (oneri per circa 1,1 miliardi) non possano
essere compresse oltre la soglia di sostenibilità, già toccata in
alcuni settori e che ha creato disservizi e carenze segnalate a
più riprese da operatori e pazienti.
(segue)