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CR: Finanziaria 2011, relatore minoranza Kocijancic (8)

14.12.2010
13:23
(ACON) Trieste, 14 dic - ET - Scarso e formale il confronto nelle Commissioni, fortemente caratterizzato dai giochi di ruolo. Igor Kocijancic (SA-PRC), relatore di minoranza sulla Finanziaria 2011, nella sua relazione rimprovera alla Giunta e alla maggioranza di essersi arroccate in difesa di una manovra che riflette parzialmente e risente delle scelte operate dal Governo nazionale, dalla complessità e da un generale inasprimento dei rapporti tra Stato e Regione e da quell'insieme di scelte inopportune e inique che vengono genericamente e un po' pomposamente definite raggiungimento di livelli di spesa sostenibili e compatibili con i vincoli finanziari e contabili programmati a livello di Unione europea.

Il dibattito è stato fin qui animato soprattutto dalle valutazioni, molto diversificate, del combinato disposto che vede su un versante l'accordo sulla piena realizzazione della compartecipazione sulle ritenute da redditi previdenziali prodotti sul territorio regionale e sull'altro versante sul fondo di solidarietà e di perequazione con il quale la nostra regione contribuirà al federalismo fiscale, in assenza in merito di qualsivoglia strumento normativo regolamentare o di attuazione.

È gioco facile, continua Kocijancic, per la maggioranza accampare il merito di aver procurato risorse sufficienti per assicurare maggiori entrate, come lo è per noi dell'opposizione affermare che i 370 milioni di euro annui che il Friuli Venezia Giulia verserà a titolo di fondo solidale e perequativo per contribuire alla realizzazione del federalismo fiscale vanificano in buona parte il conseguimento dell'accordo sulle compartecipazioni. Anzi, negli anni a venire vi è il rischio che la quota parte imposta dal Governo a copertura del costo del federalismo superi le maggiori entrate derivanti dalle compartecipazioni e crei alla nostra Regione un cronico problema strutturale di disavanzo tra entrate e uscite.

Preoccupante poi la diminuzione di risorse destinate alle attività economiche, con particolare riguardo alle attività produttive, industria e agricoltura in testa, così come preoccupa la scarsa disponibilità di risorse in generale per le politiche abitative, dai mutui per la prima casa all'edilizia sovvenzionata. Un'altra ombra è rappresentata dalla scarsa disponibilità, se rapportata al 2010, di fondi per gli ammortizzatori sociali in deroga, per la protezione sociale rispetto al fatto che la prevista platea di destinatari dei benefici connessi alla carta famiglia sarebbe inferiore rispetto alle stime in avvio di 2010, forse dovuta a scarsa diffusione dell'informazione in merito. Attesa anche per i riparti per le attività culturali, ricreative e sportive.

Sarebbe opportuno inoltre che la Giunta reperisse risorse per il finanziamento del fondo regionale per la minoranza linguistica slovena derivante dalla LR 26/2007 e ulteriori risorse per l'aumento del fondo regionale per la tutela e valorizzazione delle minoranze di lingua tedesca.

C'è poi l'articolo sui costi della politica che, secondo il relatore, dovrebbe avere dignità di proposta o disegno di legge autonomo e non di emendamento trattato frettolosamente e ideologicamente. Si rischia di provocare disastri e di barattare un risparmio o un contenimento di spesa risibile, a fronte di un possibile disastro gestionale e amministrativo che, ad esempio, potrebbe derivare dalla riduzione di assessori nelle province e nei comuni, con pochi soggetti inflazionati ed oberati da troppe deleghe.

(segue)