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CR: Finanziaria 2011, relatore minoranza Corazza (9)

14.12.2010
13:36
(ACON) Trieste, 14 dic - DT - Promosse la non riduzione dei trasferimenti agli enti locali e la prosecuzione dei contratti di solidarietà nel mondo del lavoro, bocciati i mancati investimenti sull'ambiente e le infrastrutture, l'incapacità di utilizzare i fondi europei, i ritardi nell'erogazione dei fondi alle aziende, la scarsa attenzione verso i giovani, i tagli alla cultura. Ha più ombre che luci la Finanziaria 2011 per Alessandro Corazza, capogruppo di Idv e uno dei relatori di minoranza.

Primo punto dolente del bilancio, l'ambiente: se è vero che sono aumentate le risorse per le opere idrauliche e per il Piano di tutela delle acque, non c'è stato un sostanzioso investimento per l'economia verde, tanto che sulle fonti rinnovabili sono stati inseriti solo 200 mila euro.

Poi c'è la protezione sociale: ci sono più fondi, certo, ma ben 10 milioni e 500 mila euro serviranno a coprire l'una tantum per le pensioni minime mentre non c'è stato un euro in più per potenziare gli asili nido o l'edilizia scolastica o, ancora, l'edilizia agevolata (su cui non sono garantite nemmeno le risorse dell'anno precedente).

Infrastrutture: si farà ricorso al mercato finanziario per svariati milioni di euro senza completare le opere iniziate e senza che quelle realizzate abbiano fatto del Friuli Venezia Giulia quella piattaforma logistica per l'Unione europea che si voleva creare.

L'utilizzo dei fondi europei è uno dei capitoli più dolenti: ci sono ritardi nella presentazione e rendicontazione dei progetti (per le piccole e medie imprese, gli enti locali, i privati, ma anche per la Regione stessa) che potrebbero farci perdere importanti finanziamenti. Il caso più eclatante riguarda il Programma operativo POR FERS Obiettivo competitività e occupazione-Programmazione 2007/2013: una previsione di spesa per 2011 di 36 milioni, spesa sostenuta - a due mesi dalla chiusura dell'anno finanziario - 2 milioni e 659 mila euro (-92%).

Ma il dato più preoccupante è il ritardo nell'erogazione dei finanziamenti alle aziende: si è calcolato che quelle in attesa di una valutazione delle loro domande di contributo siano più di 800. Anche fondi strutturali a sostegno della ricerca, dell'innovazione e dello sviluppo delle imprese sono a forte rilento nel loro utilizzo. È un fallimento politico.

Capitolo gestione dei rifiuti: sarà nostro impegno chiedere un'apposita moratoria contro il ricorso all'incenerimento dei rifiuti, l'emergenza sanitaria dei nostri tempi.

Ma questa manovra finanziaria - ha proseguito Corazza - rischia di caratterizzarsi anche per la penalizzazione della categoria che è già la più danneggiata, quella dei giovani: non sono previsti finanziamenti per i contributi all'acquisto della prima casa, e anche il diritto allo studio è a rischio. In economia, invece, quello che manca è la visione politica: non vengono adottati strumenti per il suo rilancio, non si investe in un settore strategico come quello dei progetti di incubatori o start-up d'azienda che, affiancati magari da Friulia, rappresenterebbero un volano per l'economia della nostra regione.

Gravi e politicamente ingiustificabili sono i tagli alla cultura. Da noi il sistema teatrale si distingue per efficienza, qualità e prestigio: in questo senso, giudichiamo un errore tagliare di altri 650 mila euro le risorse ai teatri (siamo a quota meno 1,6 milioni in due anni). Non è solo il sistema teatrale a subire drastici segni meno, ma tutto il settore della cultura che paga un taglio delle risorse del 13%. Sul metodo di attribuzione dei contributi, a volte puntuali e poco meritocratici, per questo illegittimi, l'Italia dei valori continua a dichiararsi fortemente critica.

Con Corazza sono terminate le relazioni di maggioranza e opposizione. I lavori riprenderanno alle 14.30 con il dibattito generale sui documenti finanziari.

(segue)