CR: Finanziaria 2011, relatore minoranza Corazza (9)
(ACON) Trieste, 14 dic - DT - Promosse la non riduzione dei
trasferimenti agli enti locali e la prosecuzione dei contratti di
solidarietà nel mondo del lavoro, bocciati i mancati investimenti
sull'ambiente e le infrastrutture, l'incapacità di utilizzare i
fondi europei, i ritardi nell'erogazione dei fondi alle aziende,
la scarsa attenzione verso i giovani, i tagli alla cultura. Ha
più ombre che luci la Finanziaria 2011 per Alessandro Corazza,
capogruppo di Idv e uno dei relatori di minoranza.
Primo punto dolente del bilancio, l'ambiente: se è vero che sono
aumentate le risorse per le opere idrauliche e per il Piano di
tutela delle acque, non c'è stato un sostanzioso investimento per
l'economia verde, tanto che sulle fonti rinnovabili sono stati
inseriti solo 200 mila euro.
Poi c'è la protezione sociale: ci sono più fondi, certo, ma ben
10 milioni e 500 mila euro serviranno a coprire l'una tantum per
le pensioni minime mentre non c'è stato un euro in più per
potenziare gli asili nido o l'edilizia scolastica o, ancora,
l'edilizia agevolata (su cui non sono garantite nemmeno le
risorse dell'anno precedente).
Infrastrutture: si farà ricorso al mercato finanziario per
svariati milioni di euro senza completare le opere iniziate e
senza che quelle realizzate abbiano fatto del Friuli Venezia
Giulia quella piattaforma logistica per l'Unione europea che si
voleva creare.
L'utilizzo dei fondi europei è uno dei capitoli più dolenti: ci
sono ritardi nella presentazione e rendicontazione dei progetti
(per le piccole e medie imprese, gli enti locali, i privati, ma
anche per la Regione stessa) che potrebbero farci perdere
importanti finanziamenti. Il caso più eclatante riguarda il
Programma operativo POR FERS Obiettivo competitività e
occupazione-Programmazione 2007/2013: una previsione di spesa per
2011 di 36 milioni, spesa sostenuta - a due mesi dalla chiusura
dell'anno finanziario - 2 milioni e 659 mila euro (-92%).
Ma il dato più preoccupante è il ritardo nell'erogazione dei
finanziamenti alle aziende: si è calcolato che quelle in attesa
di una valutazione delle loro domande di contributo siano più di
800. Anche fondi strutturali a sostegno della ricerca,
dell'innovazione e dello sviluppo delle imprese sono a forte
rilento nel loro utilizzo. È un fallimento politico.
Capitolo gestione dei rifiuti: sarà nostro impegno chiedere
un'apposita moratoria contro il ricorso all'incenerimento dei
rifiuti, l'emergenza sanitaria dei nostri tempi.
Ma questa manovra finanziaria - ha proseguito Corazza - rischia
di caratterizzarsi anche per la penalizzazione della categoria
che è già la più danneggiata, quella dei giovani: non sono
previsti finanziamenti per i contributi all'acquisto della prima
casa, e anche il diritto allo studio è a rischio. In economia,
invece, quello che manca è la visione politica: non vengono
adottati strumenti per il suo rilancio, non si investe in un
settore strategico come quello dei progetti di incubatori o
start-up d'azienda che, affiancati magari da Friulia,
rappresenterebbero un volano per l'economia della nostra regione.
Gravi e politicamente ingiustificabili sono i tagli alla cultura.
Da noi il sistema teatrale si distingue per efficienza, qualità e
prestigio: in questo senso, giudichiamo un errore tagliare di
altri 650 mila euro le risorse ai teatri (siamo a quota meno 1,6
milioni in due anni). Non è solo il sistema teatrale a subire
drastici segni meno, ma tutto il settore della cultura che paga
un taglio delle risorse del 13%. Sul metodo di attribuzione dei
contributi, a volte puntuali e poco meritocratici, per questo
illegittimi, l'Italia dei valori continua a dichiararsi
fortemente critica.
Con Corazza sono terminate le relazioni di maggioranza e
opposizione. I lavori riprenderanno alle 14.30 con il dibattito
generale sui documenti finanziari.
(segue)