Pdl: Colautti, il Pdl in Friuli Venezia Giulia ha retto
(ACON) Trieste, 14 dic - COM/RC - "Nessuno, in Consiglio
regionale, ha atteso l'esito del voto a Roma per decidere se
abbandonare o restare nel Pdl: la decisione è avvenuta prima dei
risultati a livello nazionale e di questo va dato atto ai
protagonisti come segno di coerenza e di coraggio".
L'affermazione è di Alessandro Colautti (Pdl), per il quale la
tensione nazionale non si è avvertita.
Da noi - prosegue il consigliere regionale - premiano le qualità
maturate su punti nodali: la compattezza e l'esperienza maturate
in due anni e mezzo di attività portata avanti dal Pdl hanno
permesso di reggere l'urto, pur in un momento così difficile e
travagliato, confermando che il Pdl del Friuli Venezia Giulia non
è affatto di cartapesta bensì di cemento, fondandosi sulla
condivisione degli obiettivi. Attorno al programma e alla
leadership identificata nel governatore Tondo, il partito ha
dimostrato di essere coeso e unito.
Certo, Colautti ritiene centrale aprire un nuovo fronte perché il
voto non è un punto di arrivo, semmai di partenza per la
revisione delle modalità di essere partito, la ristrutturazione
delle forme di democrazia partecipata, il rafforzamento e
l'identità di un partito che, oltre ad essere moderno, deve
essere organizzato, organizzativo e incentivante nuove idee.