CR: Finanziaria 2011, dibattito generale (12)
(ACON) Trieste, 14 dic - MPB - Sergio Lupieri (PD) si è
soffermato soprattutto sulla sanità che, nonostante il suo peso,
nella Finanziaria però non è vista come un volano e vengono
trascurate ricerca e innovazione, mentre occorre una riforma
strutturale, completa e condivisa che vada a garantire migliore
salute, chiarendo il futuro degli IRCCS e del dipartimento
servizi condivisi. Tutto ciò viene ignorato, mentre si registrano
chiusure di reparti e servizi, mancanza di personale, blocco del
turnover (siamo a credito di 325 unità): invece una sanità ben
governata costa di meno.
Un documento di bilancio che si costruisce minuto per minuto, per
Roberto Antonaz (SA-PRC) che considera questo metodo c'entri poco
con la politica e nulla con la programmazione e la capacità di
progettare. La regione sta attraversando una crisi profonda e
servirebbe una Finanziaria che metta in moto i consumi, che aiuti
la capacità di spendere, invece la maggioranza è in balia delle
sue contraddizioni e punta a girare avanti fino alle variazioni
di bilancio. Poi Antonaz si è soffermato sull'istruzione,
considerando incomprensibili le anticipazioni di 8,5 milioni alle
scuole non statali, il dimezzamento degli assegni di studio per
gli universitari, i solo 2 milioni per il comodato dei libri di
testo, l'azzeramento dell'istruzione informatica.
Il centro destra, con i risultati ottenuti, non ha mai
demonizzato l'avversario e ha difeso i principi, ha detto Franco
Dal Mas (Pdl) riconoscendo che per fare le cose buone occorre
farle insieme. Quanto al federalismo, non ci si può sottrarre
agli obblighi derivanti da impegni internazionali. E, rivolto a
Lupieri, ha chiesto quali riforme il centrosinistra abbia fatto e
voglia avere: il richiamo alla responsabilità deve essere nel
rispetto dei ruoli.
Per Enzo Marsilio (PD) la maggioranza non ha fatto nulla per
accompagnare le imprese negli investimenti. Anche il settore
primario è stato abbandonato: non un euro sul piano di sviluppo
rurale quando ci sono 291 domande di inserimento di giovani in
agricoltura che cercano sostegno e oltre 400 domande inevase di
investimenti alle imprese, due misure queste che assommano circa
700 aziende che vogliono investire. Infine un riferimento alle
giacenze della provincia di Udine con, ad esempio, 120 milioni
per opere pubbliche collegate ad accordi di programma.
Per Giorgio Brandolin (PD) il bilancio grazie alle
compatecipazioni sta in piedi, però dal 2013 ci saranno serie
difficoltà per l'utilizzo del bilancio libero, importante per la
tenuta socioeconomica. Occorrono quindi riforme e norme per
affrontare i futuri bilanci. Quanto a semplificazione e
sburocratizzazione, la maggioranza ha bloccato nel 60% del Friuli
l'attività edilizia per mancanza dei regolamenti. E soprattutto è
una Finanziaria, ha concluso amaramente, che non ha niente per i
giovani.
(segue)