CR: Finanziaria 2011, dibattito generale (2)
(ACON) Trieste, 15 dic - ET - Edoardo Sasco (UDC) ha
sottolineato la strategia dell'UDC insieme alla maggioranza:
liberare risorse dalla burocrazia per farle agire sul sociale. La
semplificazione deve proseguire a tutti i livelli e in tutti i
settori e nella Finanziaria ci sono importanti interventi
sull'edilizia, sul sociale, sulla famiglia. Sul fronte politico
Sasco ha evidenziato come, in una situazione di crisi economica e
politica, corra l'obbligo di avere senso di responsabilità,
rispettando gli accordi.
Enio Agnola (Idv) ha imputato un peccato originale alla manovra:
il fatto di essere pesantemente condizionata dalla norma di
stabilità nazionale, nel concreto il fatto che al Friuli Venezia
Giulia siano stati imposti pesanti tagli alla spesa, nonostante
nei due anni precedenti si sia proceduto a autonome azioni di
riduzione pari a 430milioni. È necessario riequilibrare questa
situazione, che vede la Regione in netto svantaggio rispetto alle
altre Regioni a statuto speciale: un handicap nella corsa alla
ripresa.
Per Stefano Pustetto (SA-SEL) manca una visione di prospettiva,
Giunta e maggioranza lavorano per spot, e ha elencato le norme e
le azioni che secondo lui non hanno sortito effetti, se non
contestazioni. Un metodo frettoloso con leggi protestate a vari
livelli, mentre l'esame dei contenuti si palleggia dalla
Commissione all'Aula, dall'Aula alla prossima manovra, con
emendamenti che arrivano a sorpresa e stravolgono le norme.
Gianfranco Moretton (PD) ha fatto una critica a 360 gradi
sull'azione del Governo regionale: zero riforme, divisione e
conflittualità nella maggioranza, politiche di bilancio future
indelebilmente segnate dall'accordo con il Governo centrale.
Tondo - dice Moretton - ha rinunciato a autonomia e specialità,
accettando di partecipare con più di 300milioni al fondo di
perequazione per il federalismo che verrà. Cattivo anche il
giudizio sulla Finanziaria, non strategica, priva di idee e di
linea politica.
Daniele Galasso (Pdl) ha chiuso la tornata di interventi da parte
dei consiglieri, definendo la Finanziaria una risposta possibile
e responsabile, che non elude le sfide ma le affronta, il frutto
dell'analisi della situazione globale. La ripresa sta iniziando a
farsi sentire e bisogna rimuovere le zavorre delle imprese per
renderle più competitive. Infrastrutture, politiche fiscali,
sburocratizzazione, politiche del lavoro, finanza, debito
pubblico, costi della Pubblica amministrazione, la politica delle
entrate senza nuove tasse: sono questi gli argomenti su cui
misurarsi.
(segue)