Pdl: Dal Mas, odg convenzione Policlinico San Giorgio (PN)
(ACON) Trieste, 15 dic - COM/DT - "L'Azienda sanitaria Friuli
occidentale non interrompa la convenzione in atto con il
Policlinico San Giorgio di Pordenone per l'assistenza ai
lungodegenti".
A chiederlo è il consigliere regionale del Pdl Franco Dal Mas
assieme ai colleghi Antonio Pedicini, Paolo Santin, e a
consiglieri della Lega Nord e del PD in un ordine del giorno nel
quale si impegna la Giunta perché la paventata chiusura del
reparto riservato ai lungodegenti sia subordinato a una verifica
da parte della Direzione della Salute.
"Dal 31 dicembre - rileva Dal Mas - l'ASS intenderebbe disdire la
convenzione con il Policlinico San Giorgio motivando questa
scelta con il fatto che il servizio non sarà più necessario nel
contesto dell'area vasta.
"Il Policlinico è, però, l'unica struttura in Friuli Venezia
Giulia che accoglie persone dimesse dai reparti per acuti le cui
condizioni cliniche sono critiche e bisognose di un'assistenza ad
alta connotazione assistenziale e infermieristica che non trova
adeguata accoglienza nelle RSA, vista la loro funzione
prettamente riabilitativa.
"Nell'ultimo periodo - prosegue il consigliere - il reparto di
lungodegenza ha riscontrato un aumento di pazienti sia in stato
vegetativo che affetti da senilità complicate e da SLA (sclerosi
laterale amiotrofica), malattie, purtroppo, in costante aumento
nella nostra regione.
"L'eventuale trasferimento in strutture inadatte di pazienti in
fase di importante fragilità clinica metterebbe a repentaglio la
sicurezza dei pazienti stessi, anche perché alle RSA manca una
guardia medica 24 ore su 24: nelle RSA di Azzano, Roveredo, Casa
Serena, Maniago e San Vito, l'assistenza medica viene garantita
soltanto per due ore al giorno, rimanendo scoperta nel
pomeriggio, le notti e il fine settimana. Solamente quella di
Sacile potrebbe garantire un'adeguata assistenza, ma anche questa
non risulta strutturata con continuità di cura.
"Oltretutto - afferma ancora Dal Mas - in queste strutture è
difficile poter eseguire una diagnostica minima, considerato che
i prelievi vengono eseguiti esclusivamente due giorni e che ciò
implica la necessità di trasporti verso altri ospedali.
"Per questo - conclude Dal Mas - chiedo alla Giunta di impegnarsi
perché la decisione sulla chiusura del reparto di lungodegenti
sia subordinata a una verifica da parte della Direzione centrale
Salute, che riconosca la fondatezza e la permanenza dei requisiti
e consenta, quindi, la prosecuzione della convenzione con il
Policlinico".