PD: Pupulin, Finanziaria 2011 debole su lavoro e occupazione
(ACON) Trieste, 16 dic - COM/AB - "È una maggioranza, quella di
centro destra in Regione, che predica bene e continua a razzolare
male. Ha raccontato di aver mezzo in sicurezza gli ammortizzatori
sociali implementando le risorse per la cassa integrazione in
deroga. In realtà, neanche uno dei 10 milioni di euro che avevano
affermato di mettere a disposizione in aggiunta a quelli già
disponibili, si trova nel bilancio".
La sottolineatura giunge dal consigliere regionale del PD Paolo
Pupulin che aggiunge.
"Non solo. Hanno pure respinto un mio emendamento che riportava
il sostegno all'Ebiart, Ente bilaterale del comparto artigiani,
allo stesso livello dell'anno scorso. Così, dopo i primi mesi del
prossimo anno, i lavoratori delle imprese artigianali messi in
cassa integrazione rischiano di non poter accedere al sostegno al
reddito previsto per il periodo in cui fossero lasciati a casa.
"Tante parole sulla necessità di un'azione per incentivare
l'occupazione delle donne e dei giovani. In Aula, il centro
destra ha invece bocciato gli unici due emendamenti che
proponevano un sostegno all'imprenditorialità giovanile e
femminile, aiuto che sarebbe servito per avviare attività
autonome.
"La stessa norma sul credito di imposta sull'IRAP a favore delle
imprese, soprattutto minori, che garantiscono i livelli di
occupazione, il rispetto dei contratti collettivi, le norme sulla
sicurezza nel lavoro e la non delocalizzazione per 5 anni delle
attività, risulta molto sottostimata finanziariamente e con
criteri così complicati che impediranno a tante imprese di
poterne beneficiare. Sono stati dichiarati 10 milioni a capitolo:
insufficienti. Si pensi che, solo per abbattere l'IRAP a favore
delle aziende virtuose, che aumentavano fatturato e occupazione,
negli anni scorsi venivano messi a disposizione ben 50 milioni di
euro.
"Quella che si è venuta delineando dopo l'approvazione
dell'articolo 2 della Finanziaria 2011 è una manovra debole, che
poco o niente mette in campo per il rilancio dello sviluppo e per
garantire il lavoro. Proprio nel momento, in cui torna a crescere
la CIG e la disoccupazione in Friuli Venezia Giulia. Si doveva
proporre un'azione ben più forte e impegnativa per affrontare una
congiuntura difficile, che vede aumentare i fallimenti, le
chiusure di imprese e le ristrutturazioni, anche in gruppi di
grandi dimensioni, come Electrolux (che chiede la riduzione di
ben 800 posti di lavoro) o di aziende di medie dimensioni come la
Fantoni (che chiede di tagliare più di 100 posti di lavoro).