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PD: Pupulin, Finanziaria 2011 debole su lavoro e occupazione

16.12.2010
17:30
(ACON) Trieste, 16 dic - COM/AB - "È una maggioranza, quella di centro destra in Regione, che predica bene e continua a razzolare male. Ha raccontato di aver mezzo in sicurezza gli ammortizzatori sociali implementando le risorse per la cassa integrazione in deroga. In realtà, neanche uno dei 10 milioni di euro che avevano affermato di mettere a disposizione in aggiunta a quelli già disponibili, si trova nel bilancio".

La sottolineatura giunge dal consigliere regionale del PD Paolo Pupulin che aggiunge.

"Non solo. Hanno pure respinto un mio emendamento che riportava il sostegno all'Ebiart, Ente bilaterale del comparto artigiani, allo stesso livello dell'anno scorso. Così, dopo i primi mesi del prossimo anno, i lavoratori delle imprese artigianali messi in cassa integrazione rischiano di non poter accedere al sostegno al reddito previsto per il periodo in cui fossero lasciati a casa.

"Tante parole sulla necessità di un'azione per incentivare l'occupazione delle donne e dei giovani. In Aula, il centro destra ha invece bocciato gli unici due emendamenti che proponevano un sostegno all'imprenditorialità giovanile e femminile, aiuto che sarebbe servito per avviare attività autonome.

"La stessa norma sul credito di imposta sull'IRAP a favore delle imprese, soprattutto minori, che garantiscono i livelli di occupazione, il rispetto dei contratti collettivi, le norme sulla sicurezza nel lavoro e la non delocalizzazione per 5 anni delle attività, risulta molto sottostimata finanziariamente e con criteri così complicati che impediranno a tante imprese di poterne beneficiare. Sono stati dichiarati 10 milioni a capitolo: insufficienti. Si pensi che, solo per abbattere l'IRAP a favore delle aziende virtuose, che aumentavano fatturato e occupazione, negli anni scorsi venivano messi a disposizione ben 50 milioni di euro.

"Quella che si è venuta delineando dopo l'approvazione dell'articolo 2 della Finanziaria 2011 è una manovra debole, che poco o niente mette in campo per il rilancio dello sviluppo e per garantire il lavoro. Proprio nel momento, in cui torna a crescere la CIG e la disoccupazione in Friuli Venezia Giulia. Si doveva proporre un'azione ben più forte e impegnativa per affrontare una congiuntura difficile, che vede aumentare i fallimenti, le chiusure di imprese e le ristrutturazioni, anche in gruppi di grandi dimensioni, come Electrolux (che chiede la riduzione di ben 800 posti di lavoro) o di aziende di medie dimensioni come la Fantoni (che chiede di tagliare più di 100 posti di lavoro).